"Cibus è Italia": i capolavori del comparto alimentare
Lo spazio di Federalimentare all'interno del Padiglione Italia prevede la partecipazione di molte e prestigiose imprese del made in Italy alimentare, in una cornice suggestiva e di alto contenuto artistico. Spazio anche per le macchine agricole come elementi imprescindibili delle filiera agro-alimentare, con la partecipazione istituzionale di FederUnacoma e di dieci aziende associate alla Federazione
Una grande esposizione dell’industria alimentare ma anche una descrizione delle filiere agroindustriali, a partire dall’agricoltura e dalle operazioni colturali di base. Così si presenta ad EXPO 2015 lo spazio di Federalimentare, la federazione che in seno a Confindustria rappresenta le aziende del settore alimentare, e che ha quindi un ruolo di primo piano nel contesto di un’esposizione sul grande tema “Nutrire il Pianeta”. All’interno del Padiglione Italia, Federalimentare ha dato vita alla mostra “Cibus è Italia”, organizzata in collaborazione con la Fiera di Parma e dedicata a descrivere la grande storia del made in Italy alimentare, in un viaggio affascinante tra prodotti d’eccellenza, nel quale la tradizione italiana si sposa con l’alta tecnologia dell’industria alimentare. In questo percorso, che considera l’intera filiera dell’alimentazione, trova spazio (levare “appunto”) la meccanizzazione agricola, con una sezione dedicata a FederUnacoma, come rappresentanza istituzionale dell’intero settore della meccanica agricola, ed una sezione che ospita dieci aziende associate alla Federazione (lo spazio disponibile non consentiva purtroppo di inserire altre aziende del settore pure interessate a partecipare), che hanno uno spazio dedicato. Si tratta delle aziende AMA, Annovi & Reverberi, Antonio Carraro, Caron Officine Brevetti, Comer Industries, Irrimec, Ocmis Irrigazione, Rovatti Pompe, Salvarani e Zanon, che coprono un’ampia gamma merceologica dai trattori alla componentistica, dalle macchine operatrici fino ai sistemi per l’irrigazione. Mediante le proprie postazioni, dotate di schermo multimediale e di una vetrina per l’esposizione di plastici o prodotti di dimensioni contenute, le aziende della meccanica agricola sono così inserite in un circuito che lega in modo logico l’intera filiera, in un contesto nel quale centinaia di aziende e migliaia di marchi raccontano al mondo la storia e il futuro dell’alimentare italiano, e dove grazie alla collaborazione con artisti internazionali e con il mondo del design si delinea un nuovo modello di marketing fieristico che attende nei sei mesi complessivi dell’Esposizione non meno di 35 delegazioni di buyers esteri. La struttura – una vera e propria quinta pensata dall’architetto Francesco Di Gregorio – è organizzata su 5.000 mq, con due piani di esposizione ed una terrazza per incontri, degustazioni, workshop e business matching. I due piani compongono un percorso edutainment ipermediale di grande fascino, mentre all’esterno una performance artistica “living”, sviluppata su architettura tessile creata ad-hoc, cambia ripetutamente il look del padiglione. La relazione tra arte e cibo, del resto, sarà uno dei grandi temi trattati da Expo Milano 2015 – è stato spiegato da Federalimentare nella conferenza di presentazione dell’iniziativa, tenutasi il 27 febbraio scorso a Milano – e in questa prospettiva il padiglione presenta sulle facciate esterne la performance artistica “Cibus Infabula” che abbina la street art e la video art in tredici lavori ispirati al cibo, alla nutrizione e al pianeta. Per tutta la durata di Expo, artisti del graffito internazionali (come L7m dal Brasile, Masaru Ishiura & Kinuko Esther Asano dal Giappone, Destrukt dal Regno Unito, l’italiano Agostino Jacurci) si alterneranno dal vivo nella creazione di murales, abbinati a una video installazione di grande impatto visivo.
