Agrilevante, un focus sullAfrica
La kermesse internazionale dedicata alle macchine e alle tecnologie per le filiere agricole ospita il convengo sul tema "Economia agricola e stabilità politica: una sfida per l'agricoltura dell'Africa e del Mediterraneo". L'incontro verte sulle strategie politiche, sugli strumenti finanziari e sulle tecnologie in grado di favorire lo sviluppo dell'economia agricola nei territori africani
Le grandi questioni legate allo sviluppo dell’economia agricola del Mediterraneo e dell’Africa sono al centro della quinta edizione di Agrilevante. Proprio questi temi saranno affrontati con particolare evidenza in occasione del meeting internazionale dal titolo “Economia agricola e stabilità politica: una sfida per l’agricoltura dell’Africa e del Mediterraneo”, che si tiene venerdì 13 ottobre alle 10.30 presso il Centro Congressi della Fiera di Bari. Rivolto a rappresentanti politici, e delle istituzioni, operatori agricoli ed economici, esponenti del mondo universitario e dell’informazione, l’incontro è stato concepito come occasione per riflettere in modo tecnico sulle potenzialità e sulle criticità del continente africano.
Ad aprire i lavori è la presentazione di un rapporto realizzato da Nomisma per conto di FederUnacoma sulla realtà socio-economica dei Paesi africani. L’indagine – spiegano gli organizzatori – è una mappa aggiornata delle risorse agricole dei principali Paesi africani, dalla quale emerge come spesso, molti dei Paesi che danno luogo a consistenti flussi migratori avrebbero le risorse e le potenzialità per sviluppare una solida economia agricola. L’agricoltura può rappresentare, soprattutto in questo continente, un fattore di stabilizzazione economica e politica, l’unico in grado di garantire sicurezza alimentare e prospettive occupazionali tali da consentire la permanenza delle comunità agricole nelle zone d’origine. Insomma, già oggi l’Africa ha le potenzialità per dare un risposta positiva ai problemi dello sviluppo e della stabilità sociale; servono tuttavia gli strumenti per mettere a frutto tali potenzialità. Politiche di intervento, anzitutto, ma anche tecnologie meccaniche adeguate per le esigenze specifiche delle coltivazioni nelle differenti condizioni pedoclimatiche. Ed è proprio nel campo della cooperazione con l’Africa che la Regione Puglia è chiamata a svolgere un ruolo di primo piano. Non soltanto perché è uno dei territori italiani maggiormente interessati dal fenomeno delle migrazioni e dall’impiego di manodopera straniera, ma soprattutto perché possiede, grazie alle proprie istituzioni regionali e locali, alle organizzazioni professionali regionali, alle Università e alle relative Facoltà di Agraria, nonché ad istituzioni d’eccellenza nel campo della formazione agronomica come l’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari, un “know how” di alto livello, in grado di elaborare e supportare strategie coerenti e durature.