Zeus e Sirio di Badalini, per terreni difficili
le multifrese Zeus e Sirio della mantovana Badalini sono macchine studiate per offrire prestazioni elevate anche sulle superfici più dure e sassose (i componenti sono rinforzati) e per preservare l’umidità ideale del suolo. Ma la qualità, l’affidabilità e la resistenza non sono gli unici punti di forza di questi modelli, i quali possono essere impiegati con una velocità di lavoro compresa tra 5 e 10 chilometri orari (a seconda delle diverse condizioni del terreno). Tale caratteristica – spiega l’azienda lombarda con una nota – consente di abbattere in misura significativa i costi di gestione della macchina, con un aumento della resa fino al 30%. Caratterizzate da una richiesta di potenza compresa tra 60 e 120 cavalli e da una larghezza di lavoro tra 290 e 1.000 millimetri, le frese Sirio sono equipaggiate con un dispositivo di chiusura stradale, disponibile in versione manuale (in questo caso una molla di ribaltamento agevola l’operazione) o idraulica, completa – quest’ultima – di valvole di blocco e di bloccaggio automatico di fine corsa (per gestire l’applicazione dal posto di guida). Le multifrese Sirio sono ideali per coltivazioni quali girasole, carciofi, piante officinali, cotone e mais (macchina a sei file con dispositivo che ribalta due elementi contemporaneamente). I modelli Zeus, invece, sono indicati per i settori vivaistico, orticolo e agricolo, e si presentano con catene rinforzate, telaio in estruso (indeformabile), sistema di spostamento dei corpi lungo il telaio stesso, ancora anteriore su ogni corpo per smuovere il terreno dove non viene lavorato. I due modelli si distinguono tra loro soprattutto per gli utensili: il modello MZsa è infatti dotato di zappe adatte ad affinare, agevolando così il successivo intervento delle raccoglitrici, mentre la multifresa MZs è equipaggiata con zappe maggiorate e bulloni alta resistenza (12 mm) per lavori heavy duty anche in profondità e su terreni duri, argillosi o pietrosi.