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Giardinaggio

Rasaerba robotizzati, un mercato in crescita

Le aziende produttrici di rasaerba si sono sempre impegnate in ricerca e sviluppo per offrire macchine sempre più performanti in termini di motorizzazione, precisione e accuratezza di taglio. Negli ultimi anni è cresciuto il numero dei costruttori di rasaerba robotizzati, un mercato sempre più in crescita. In Francia, ad esempio, il 2014 ha visto pressoché raddoppiata in termini numerici la loro vendita

di Pietro Piccarolo
maggio - giugno 2015 | Back

 

La selezione delle essenza per tappeti erbosi è divenuta così avanzata che è possibile avere tappeti con buone performance per tutte le condizioni. Uno dei maggiori problemi è sempre stato l’ombreggiamento. La situazione si presenta particolarmente difficile per i tappeti per i quali la presenza di alberi e arbusti è elevata. Oltre alla riduzione della intensità luminosa vi è meno circolazione di aria e, a seguito di piogge, si verificano ristagni di umidità a danno della  vegetazione. Grazie ad anni di ricerca oggi si dispone di varietà e di miscele in grado di adattarsi a condizioni di ombreggiamento anche elevate. Altra situazione difficile è quella degli ambienti siccitosi, o comunque con scarsa disponibilità idrica. Anche in questo caso sono state selezionate graminacee adatte per queste condizioni. Per i tappeti dei parchi aperti al pubblico, l’aspetto estetico non è così importante, ma occorre ugualmente garantire una buona copertura impiegando varietà e miscele all’uopo selezionate. Discorso completamente diverso è quello dei tappeti erbosi di prestigio, per i quali la ricerca ha prodotto miscele per coperture ornamentali di alta qualità. è quindi possibile avere varietà e miscele di sementi per ogni situazione.

In parallelo è avanzata anche l’innovazione tecnologica delle macchine rasaerba. I costruttori si sono impegnati in ricerca e sviluppo per offrire macchine sempre più performanti in termini di motorizzazione, precisione e accuratezza di taglio, realizzando sistemi di guida confortevoli ed ergonomici. In ciò spinti anche dalla legislazione europea  che richiede motori sempre più ecologici, non solo in termini di emissioni inquinanti ma anche nei valori di decibel e, quindi, di rumorosità.

A fronte di questi progressi a livello sia di miglioramento genetico e sia tecnologico, non sempre l’utilizzatore si dimostra all’altezza, a partire dalla scelta del rasaerba. Le carenze più rimarchevoli riguardano: il sottodimensionamento del rasaerba rispetto alle dimensioni del tappeto erboso, il che comporta tempi di lavoro eccessivi; la frequenza di taglio generalmente insufficiente, per cui si interviene quando l’erba è troppo alta. Si sa che il principio di base è quello di asportare non più di un terzo dell’altezza dell’erba perché quando non si rispetta questa regola il prato perde di qualità. La cattiva manutenzione del rasaerba, infine, si traduce in un peggioramento della qualità del lavoro.

In effetti l’impegno di lavoro può scoraggiare la buona gestione del tappeto erboso e, in particolare, della rasatura, che invece richiede attenzione continua e interventi tempestivi. I rasaerba robotizzati, autonomi, silenziosi  e non inquinanti, possono rappresentare la giusta soluzione per una corretta manutenzione del tappeto erboso.

 

Mercato in crescita

Gli utilizzatori dei rasaerba si possono dividere in due fasce. A quella che richiede macchine a basso prezzo senza considerarne la longevità e la qualità del lavoro, si contrappone la fascia di utilizzatori esigenti in termini di prestazioni e di qualità del lavoro, disposti a fare investimenti di un certo significato. Questa seconda categoria è quella più orientata verso i rasaerba robotizzati.

Quello dei robot per il taglio dei tappeti erbosi è un mercato in crescita. In Francia, ad esempio, il 2014 ha visto pressoché raddoppiata in termini numerici la loro vendita. Da settembre 2013 ad agosto 2014 sono state vendute 6400 unità, con un incremento dell’ 83% rispetto allo stesso periodo precedente, per un valore di poco superiore ai 12 milioni di euro,  pari a un incremento del 67%. Si tratta di valori, specie in termini numerici, ben lontani da quelli dei rasaerba, sia con conducente a terra e sia con conducente a bordo, per i quali però nel 2014 l’incremento in termini numerici è stato dell’ordine, rispettivamente, del 12% e del 4%.

Il numero dei costruttori di rasaerba robotizzati è in crescita, poiché ai marchi più accreditati già presenti sul mercato – tra i quali quelli di importanti aziende italiane – si sono recentemente aggiunti nuovi player anche di Paesi emergenti come la Cina. Attualmente l’offerta di questi robot è dell’ordine di una ottantina di modelli. La differenziazione dei modelli è abbastanza elevata, e questo comporta per gli acquirenti la necessità di acquisire informazioni precise circa le caratteristiche, la qualità e l’affidabilità dei prodotti. Complessivamente, si tratta di un mercato in grado di soddisfare ogni esigenza, con modelli adatti a superfici da 400 fino a 30 mila metri quadrati.

Le tipologie

Schematizzando molto, una prima classificazione dei diversi modelli può essere fatta proprio in funzione della superficie dominabile. Si possono così distinguere quattro classi: da 400 a 1000 m2; da 1000 a 3000 m2; da 3000 a 6000 m2; oltre 6000 m2. Le caratteristiche comuni sono il taglio mulching e l’alimentazione effettuata con batterie al litio-ione, la cui capacità passa dai 5 Ah della prima classe ai 30-60 Ah per l’ultima. Anche la massa, in funzione delle diverse capacità di lavoro, è diversa: inferiore a 10 kg per la prima classe, dai 20 ai 50 kg per la quarta. A seconda dei modelli, il tempo medio di lavoro consentito da ogni carico delle batterie passa da 1-2 ore, situazione più frequente, a oltre 8 ore. La soluzione più diffusa è rappresentata dalla ricarica automatica, per cui il robot, quando il livello della batteria scende sotto certi valori, va in automatico alla stazione di ricarica. La velocità di avanzamento è di 1,5-2 km/h; in alcuni modelli si raggiungono velocità anche superiori. Sono silenziosi con valori di potenza sonora inferiore agli 80 dB(A). I motori elettrici che  azionano questi robot hanno potenze contenute con valori dell’ordine dei 150-200 Watt per i modelli più piccoli.

La lama di taglio può essere a stella a 4 o 8 punte, oppure a disco con lame sporgenti poste sulla circonferenza del disco stesso. Il regime è intorno a 3000 giri/min. La larghezza di taglio della lama è compresa tra i 20 e i 35 cm. A seconda dei modelli la lunghezza di lavoro va da 20-25 cm con una sola lama, a 120 cm con più lame (sino a 5). In quest’ultimo caso i bracci portalama sono basculanti, in modo da meglio seguire il profilo del terreno, L’altezza di taglio dell’erba è regolabile tra i 20 e i 60 mm.

La maggior parte dei modelli richiede che la superficie in cui opera il robot venga delimitata da un filo perimetrale elettrificato. I modelli più avanzati possono essere dotati di touchscreen,e remote console, Bluetooth e GPS, bussola, app per smartphone e sistema di programmazione dell’area di taglio senza la necessità del filo periferico. La trazione può essere data da 2RM, 4RM o anche da cingoli.

Le pendenze superabili sono normalmente di 30-35°, e di 20° in prossimità del filo perimetrale. I modelli con ruote più larghe e cingolati possono  operare su pendenze anche di 45°.

Oltre al PIN di sicurezza, la dotazione di sensori determina il livello tecnologico di queste macchine. Nei modelli più sofisticati troviamo, oltre ai sensori antiurto, quelli che rilevano la pioggia e anche quelli che memorizzano la superficie del prato già rasata in modo da evitare di effettuare un danno in caso di pioggia o di ripassare su una superficie sulla quale vi è già stato il taglio. Ai sensori che rilevano l’altezza dell’erba può essere demandato il comando della variazione di velocità della lama, regolandone l’incremento in caso di erba alta.

Vi può essere la possibilità di personalizzare il programma di taglio attraverso la preimpostazione del percorso, anziché  procedere come normalmente avviene a random, così come quella di avere la segnalazione di un malfunzionamento sul proprio cellulare tramite SMS, o quella del comando remoto dal proprio tablet.

Anche la scocca può essere di materiale diverso; nei modelli tecnologicamente avanzati e con alta capacità di lavoro, si arriva a realizzare scocche in carbonio, leggere e resistenti.  Di fronte a questa vasta offerta l’acquirente deve effettuare la sua scelta non solo in funzione della superficie del proprio tappeto, che rappresenta il punto di partenza, ma anche valutandone le caratteristiche costruttive e funzionali, oltre al prezzo e all’assistenza tecnica che gli viene assicurata.

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