Quando il design sposa l'efficienza
Un occhio al bello e l’altro alle esigenze costruttive: i grandi marchi abbracciano l’estetica. Il design, legato alle funzionalità della trattrice, è diventato un driver d’acquisto sempre più importante
Bello e possibile. Il trattore degli anni 2000 non può prescindere dall’estetica. Di un’estetica non fine a sé stessa, ma legata alla funzionalità del trattore. Con soluzioni in grado da un lato di ammiccare all’occhio, dall’altro di rispondere alle esigenze operative dell’utilizzatore.
E a chi obietta che l’attenzione all’estetica è una fisima di pochi si può replicare che ormai tutte le aziende costruttrici hanno sezioni interne espressamente dedicate allo stile e al design o importanti collaborazioni con architetti e studi di progettazione di primissimo livello.
Qualche anno fa, era il 1957, i fratelli Castiglioni, Achille e Pier Giacomo, partirono dal trattore, o meglio dall’interno della cabina, dal sedile, per creare uno degli oggetti di culto nel design degli anni del boom economico, lo Sgabello Mezzadro. Gli anni sono passati, il quadro si è capovolto e progressivamente le macchine agricole sono diventate oggetto di attenzione dei designer. Così spigoli e forme rettangolari hanno lasciato spazio agli arrotondamenti, alle linee affusolate e tondeggianti. Le luci tradizionali via via stanno sparendo e i led diventano imperanti.
E la cabina, sia all’interno che all’esterno, diventa quasi un marchio di fabbrica: la sagomatura del vetro portante e il ‘muso’ del trattore un segno di riconoscibilità che si sposa con gli interni, dove la partita dei designer si gioca sui braccioli multifunzione e sull’evoluzione e stilizzazione delle dotazioni informatiche.
A tutto ciò si aggiunge quella che potremmo definire creatività funzionale. Ovvero cercare di fare stare tutto il bello di un trattore in spazi limitati senza far perdere efficienza alla macchina.
Gli ultimi anni sono stati significativi. Si pensi allo sforzo progettuale nel comparto degli specializzati per adeguare i motori alle stringenti normative sulle emissioni, senza aumentare in maniera abnorme le dimensioni delle macchine e, ça va sans dire, senza diminuire manovrabilità e funzionalità delle stesse.
E le sfide continuano poiché il processo di elettrificazione procede a passi spediti e, con tempi e soluzioni diverse, tutti i costruttori stanno sviluppando macchine ad hoc. Forse, come ha ricordato qualche tempo fa il responsabile del Centro Stile e Design di Argo Tractors, Fabio Leonardi, «è evidente che il mondo automotive si dirige verso l’elettrificazione, che non penso sia ancora matura per il trattore nel suo complesso. Ma alcune funzioni sono già elettrificate: nel caso del nostro Rex 4 Electra assale, sospensione della cabina e gestione del cambio».
Al di là dell’elettrificazione tutti i gruppi stanno investendo sul design, guardando alle tendenze dell’auto che dà il la e ‘adattandole’ al mondo agricolo. Poiché il compito non semplice del designer in questo settore è quello di adeguarsi a investimenti più limitati, spesso dimensioni che tarpano lo sviluppo di un’idea e tenendo sempre presente che la prima linea guida è la funzionalità del prodotto.
E così il leader mondiale di mercato, John Deere, ha da molti anni in essere una collaborazione con lo studio californiano BMW Designworks che ha trovato la sua massima espressione nel trattore 8R e nella mietitrebbia X9.
Per capire il legame fra costruttore e designer bastano le parole del management del ‘cervo’: «Designworks non ha solo progettato un prodotto. Ha intenzionalmente sviluppato un linguaggio di progettazione industriale per le attrezzature agricole Deere. Il linguaggio del design industriale è essenzialmente una guida per unificare i principi del design – dalla forma alla grafica ai materiali – che contribuirà a uniformare lo sviluppo delle future soluzioni John Deere. Il design applicato all’8R è un punto di svolta: ci sono voluti diversi anni e diversi archetipi di trattori per arrivare a un unico linguaggio progettuale. Che farà da guida».
New Holland e Cnh Industrial, oltre al legame con Pininfarina (si veda il box dedicato), hanno da tempo una collaborazione con lo Ied, l’Istituto di design europeo di Torino, e proprio poche settimane fa sono stati resi noti i progetti per le avveniristiche macchine per la raccolta di caffè create dai designer dello Ied. Proposte finalizzate alla destrutturazione di macchinari tecnici di dimensioni ragguardevoli, per adattarli a piantagioni minori. Non una semplice operazione di stile su macchinari esistenti, ma una ricerca e una definizione di layout e soluzioni tecniche innovative, così come propulsioni e materiali intelligenti a minore impatto ambientale. Una nicchia, senz’altro. Ma un’ulteriore prova di attenzione verso il binomio estetica e funzionalità.
E ancora. Non si può non ricordare lo stretto legame fra il gruppo Sdf e l’Italdesign di Giorgetto Giugiaro. Un rapporto stretto fin dagli anni ’90 che portò alla progettazione degli Antares ma che dieci anni fa, nel 2013, trovò un suo acme con il Deutz-Fahr 7250 TTV, ‘Tractor of the Year’ di quell’anno, un 238 Cv in cui – utilizzando le parole della rivista Trattori organizzatrice del premio – «il tocco di Giugiaro si nota subito ammirando il bel cofano monoblocco. Pregevole il design della parte posteriore dove spiccano i nuovi gruppi ottici a Led. Gli interventi di Italdesign si sono rivolti anche agli interni, rendendoli più spaziosi, con una visibilità ulteriormente migliorata».
E visto che siamo in tema va ricordato che proprio il Tractor of the Year fin dal 1998 ha premiato i trattori con il miglior design. Una sezione dominata nel corso degli anni proprio dal gruppo Sdf, con i diversi marchi Deutz, Lamborghini e Same, ma dove ha trovato spazio un altro brand che del design e della personalizzazione del trattore è stato pioniere, Valtra.
Oltre ai premi raccolti nel corso degli anni (vedi anche box) Valtra è stato il primo a proporre le colorazioni a scelta dell’utilizzatore e probabilmente ad andare oltre alle reali possibilità di sviluppo di quel tempo del trattore stesso. Era il 2011 quando dagli stabilimenti finlandesi usciva il concept Ant, un trattore snodato che richiamava la conformazione di una formica. Talmente ‘bello’ da rimanere …un esercizio di stile.
Tornando in Italia, qualche anno fa la lombarda Bcs, spingendo sul tasto della funzionalità, ha tolto la veste di concept tractor allo Sky Jump per farlo entrare in produzione. Un trattore atipico caratterizzato da una doppia configurazione – avantreno gommato e retrotreno cingolato di gomma – in grado di conferire alla macchina le stesse doti di maneggevolezza di un trattore classico, e la medesima stabilità e trazione di un cingolato. Un allestimento ibrido, con un design ardito, che consente da un lato di ridurre l'effetto di compattamento del terreno, e dall'altro di ottimizzare il comfort dell'operatore.
La chiosa è per Antonio Carraro che all’estetica guarda da tempo (non a caso uno degli slogan più usati dalla casa di Campodarsego è ‘il trattore più bello del mondo’…) ma che per il futuro prossimo, e torniamo all’elettrificazione, con il progetto Atena sta sviluppando il nuovo trattore esp full electric in collaborazione con Ecothea, startup del Politecnico di Torino specializzata nella progettazione di sistemi propulsivi elettrificati per l’off-highway. Dove, e chiudiamo il cerchio, i designer hanno una voce non piccola in capitolo.
Compasso d’Oro, macchine agricole protagoniste
Nel 2022 fra sedie, maschere anti-covid, serre futuristiche e mani meccaniche prensili premiate alla XXVII edizione del Compasso d’Oro, attualmente il più importante concorso di design industriale al mondo, è emerso un ‘lampo verde’, uscito dal mondo della meccanizzazione agricola.
È stato infatti premiato l’innovativo E-Worker della Merlo (design di Porta, Felici e Contessini, Bessone, Viglietti e Lopez), un sollevatore telescopico alimentato al 100% da batterie elettriche. Una macchina dalle dimensioni ridotte e rispettosa dell’ambiente, in grado di coniugare estetica e funzionalità, grazie alla notevole manovrabilità negli spazi ristretti abbinata alla riduzione dei costi di esercizio, più alti nei modelli analoghi allestiti con motori termici alimentati a gasolio.
Ora si riparte con la nuova edizione. FederUnacoma e ADI, l’Associazione per il design industriale, collaboreranno anche quest'anno per le selezioni dell'ADI Design Index.
Si tratta di una selezione del miglior design italiano messo in produzione e appartenente a qualsiasi categoria merceologica, e permette di accedere alle selezioni per il Compasso d'Oro la cui prossima edizione si svolgerà nel 2024.
La selezione riguarda tutti i campi della progettazione e dell'innovazione: oltre ai canoni estetici, anche il design funzionale, dei materiali, dei componenti, dei servizi, la ricerca per l'impresa, con un'attenzione particolare alla sostenibilità ambientale del progetto.
Il settore della meccanizzazione agricola ha quindi oggi un’ulteriore opportunità per valorizzare il proprio design di prodotto: le aziende possono pertanto partecipare alla selezione per accedere all'ADI Design Index, proponendo un progetto/prodotto che ritengono meritevole di essere segnalato.
Lo Straddle Tractor Concept, il futuro visto da New Holland
La mano di Pininfarina coglie ancora una volta il segno. Lo Straddle Tractor Concept (ovvero il concept di trattore scavallante), coproduzione di New Holland Agriculture e Pininfarina appunto, ha vinto la medaglia d'oro al German Award Design 2023 nella categoria Excellent Product Design.
Il German Design Award è un prestigioso riconoscimento assegnato dal German Design Council, l'ente tedesco per i marchi e il design.
Presentato in anteprima al Sitevi 2021, lo Straddle Tractor Concept è un concept appositamente pensato per soddisfare le esigenze dei vigneti stretti, con filari larghi meno di un metro e mezzo, spesso su pendii ripidi e piccoli appezzamenti. In queste condizioni la vendemmia viene effettuata a mano e la maggior parte dei lavori di manutenzione delle viti viene effettuata con trattori che si muovono “scavalcando” letteralmente i filari.
Il design futuristico sviluppato da Pininfarina combina sicurezza, comfort e tecnologia: si ispira alla forma di un calice da Champagne, alto, largo in alto e affusolato in basso, come omaggio ai viticoltori di eccellenza di regioni come Champagne, Médoc e Borgogna.
La cabina, completamente in vetro, offre all'operatore visibilità sui vigneti e tutt'intorno ed è inclinata nella direzione di marcia, aggiungendo dinamismo all’insieme.
Nel complesso l’aspetto esterno della macchina si distingue per le linee fluide e dinamiche d’ispirazione automobilistica. Il telaio scoperto conferisce un look sportivo.
L'interno è accessibile grazie all'ampia porta singola e presenta un sedile girevole. L'utilizzo della radica contribuisce alla sensazione di lussuosità della cabina e anche in questo caso si collega all'attività dei clienti richiamando il legno delle botti di vino.
In linea con l'impegno di lunga data e sempre maggiore di New Holland Agriculture in tutti gli aspetti dell'agricoltura sostenibile e nella strategia Clean Energy Leader del marchio, il concept è stato creato già predisposto per la trazione elettrica, per un futuro in cui le macchine saranno alimentate da energie alternative
A Valtra il Red Dot Design
Che Valtra sia uno dei marchi da sempre attento all’estetica è un dato di fatto. È stato il primo, oltre 20 anni fa, a promuovere la ‘personalizzazione’ del colore del trattore, opzionabile dal cliente al momento dell’acquisto. Un’attenzione all’estetica e al design che è proseguita nei primi due decenni degli anni duemila. In questo scenario di riferimento si inserisce il premio Red Dot Design Award 2022, nella serie Red Dot Product Design award, portato a casa dall’ultima serie di trattori Valtra, la serie N di quinta generazione. Il Red Dot è uno dei concorsi di design più prestigiosi al mondo. Il riconoscimento è stato ottenuto grazie all’introduzione di una serie di nuove funzionalità come il display digitale sul montante anteriore che offre una visione all’utente completamente nuova rispetto ai comandi precedenti. I nuovi trattori della Serie N sono inoltre ricchi di miglioramenti che incrementano la sicurezza, come le nuove luci di marcia diurna a led. La serie N di quinta generazione è stata presentata nel 2021 ed è stata progettata sulla base della pluripremiata quarta generazione e dei feedback dei clienti.