Puglia: cresce la domanda di meccanizzazione
I dati d'immatricolazione relativi al 2018, se confrontati con quelli degli anni 2014, 2015 e 2016, mostrano una ripresa nella Regione degli investimenti per l'acquisto di trattrici. Resta alta la compravendita di macchine usate, che non migliorano l'efficienza del sistema agricolo e che concorrono ad ampliare un parco macchine già molto vecchio
La fiera di Agrilevante rappresenta una vetrina molto importante per monitorare e promuovere la meccanizzazione in un’area, quella del Mediterraneo, che ha grandi potenzialità e che mostra un trend complessivamente crescente, un’area nella quale rientra anche il mercato italiano. Questo ha registrato nel 2018 un calo delle vendite di trattrici pari al 18,8%, in ragione di 18.442 unità immatricolate (un dato che bilancia il picco di registrazioni avutosi a fine 2017, quando le case costruttrici hanno attuato politiche commerciali e d’immatricolazione volte a sbloccare i veicoli in giacenza prima dell’entrata in vigore nel 2018 delle nuove norme comunitarie per l’omologazione delle macchine). Rispetto alla media nazionale il mercato pugliese ha registrato una flessione più contenuta, chiudendo l’anno con un passivo del 12,5% in ragione di 1.525 trattrici immatricolate. Con questi numeri la Puglia si è attestata al quinto posto in Italia come domanda di trattrici, a poca distanza da Regioni quali Veneto, Piemonte, Emilia Romagna e Lombardia che hanno rappresentato nell’ordine i primi quattro mercati. Il dato sulle immatricolazioni di trattrici in Puglia – sia pure negativo rispetto al risultato del 2017 condizionato, come detto, delle immatricolazioni forzate nell’anno precedente – risulta tuttavia nettamente migliore (+18%) rispetto a quello del 2016 e rispetto anche a quello degli anni 2015 e 2014, a segnalare una certa ripresa della domanda di macchinario agricolo. Il rischio è che il fabbisogno di meccanizzazione – in mancanza di capacità di spesa da parte delle imprese agricole per l’acquisto di macchine nuove – possa essere soddisfatto con l’acquisto di mezzi usati. Le vendite di trattrici d’occasione sono cresciute proprio nel 2018 del 12,5%, a fronte di quasi 2.800 unità vendute, un quantitativo pari quasi al doppio di quello relativo ai mezzi nuovi di fabbrica. Questa tendenza preoccupa i costruttori e gli enti preposti all’innovazione e alla sicurezza in agricoltura, perché riduce la qualità tecnologica delle macchine utilizzate sul campo, andando ad incrementare un parco macchine che conta nella Regione 139 mila trattrici in massima parte vecchie di venti o trent’anni. è fondamentale, sotto questo profilo, che le aziende agricole possano ricorrere in modo sempre più efficace ai fondi comunitari per la meccanizzazione agricola (PSR), oltre che ai fondi gestiti dall’Inail per l’acquisto di macchine con elevati standard di sicurezza, e a quelli della legge Sabatini per l’acquisto di beni strumentali, che è stata proprio in questi giorni rifinanziata.