Merlo, la crescita è "green"
Il lancio dell’e-Worker nel 2021, il primo sollevatore telescopico full electric firmato Merlo, sancisce per la casa piemontese un importante cambio di passo nelle strategie industriali. Il salto di qualità è il frutto di un attento lavoro di pianificazione che nel 2018 aveva portato l’azienda ad adottare un lungimirante piano quadriennale di crescita. Obiettivo dichiarato del costruttore piemontese (la sede è a San Defendente, Cuneo) era, all’epoca, quello di rafforzare ulteriormente la competitività del brand attraverso investimenti mirati, tesi a potenziare non soltanto le attività di R&S ma anche la capacità produttiva. In questa prospettiva il debutto dell’e-Worker non è che la punta dell’iceberg di un processo di consolidamento a tutto campo che oggi può dirsi completamente realizzato. In soli cinque anni, infatti, la forza lavoro della Merlo è cresciuta del 34% arrivando a superare le 1.560 unità, mentre le vendite di sollevatori telescopici hanno toccato quota 7.200 mezzi, l’80% dei quali assorbiti dai mercati esteri. Tale processo ha interessato anche gli impianti, che, grazie agli investimenti previsti dal piano quadriennale, sono diventati sempre più sostenibili. L’installazione di pannelli solari ha permesso all’azienda cuneese di produrre in autonomia ben 747 kW, mentre la coibentazione delle nuove aree produttive ha consentito di ridurre al minimo la dispersione energetica. Sempre in chiave green è l’introduzione di oltre 30 presse per compattare cartone/plastiche che, insieme ai dispositivi di recupero delle plastiche, dei trucioli e delle lamiere metalliche, agevolano in misura significativa il riciclo dei materiali di scarto. Il 2022 ha visto l’adozione di un nuovo piano industriale quadriennale, concepito per proseguire lungo il solco tracciato dal precedente e per dare ancora più spazio all’innovazione. Nei prossimi quattro anni, spiega il costruttore con una nota, intendiamo portare la capacità produttiva a 10 mila sollevatori telescopici l’anno e migliorare ancora di più il profilo tecnologico dei nostri modelli. Il traguardo è impegnativo ma la casa piemontese ha programmato di mobilitare ingenti risorse finanziare che saranno destinate all'apertura di nuove linee produttive, una delle quali dedicata proprio all'eWorker, e ad un ulteriore ampliamento dell’organico aziendale. In particolare – prosegue la nota della Merlo – saranno profondamente riviste le aree di assemblaggio e creazione cabine, così come le linee di verniciatura, mentre le zone di saldatura della cabina saranno completamente automatizzate. Ma le novità non finiscono qui poiché la scuderia di San Defendente ha previsto di rinnovare anche la logistica con l’introduzione di software gestionali integrati con i fornitori per ottimizzare i cicli di produzione. Insomma, per la Merlo anche i prossimi 4 anni si preannunciano nel segno del rinnovamento e della crescita.
