Giardinaggio: positivo il bilancio EGMF nel primo semestre 2013
Per i costruttori che aderiscono all'organismo europeo di rappresentanza dei costruttori del comparto "garden", nei primi sei mesi del 2013 le vendite registrano un incremento. Segnali positivi dalla Francia e dai Paesi dell'Est non comunitario. Difficoltà per i mercati dell'Europa occidentale. Forte incremento per la domanda di applicazioni "cordless"
Nei primi sei mesi del 2013 le imprese associate all'European Garden Machinery Industry Federation (EGMF, la federazione europea che rappresenta i costruttori di macchine e utensili per il giardinaggio) hanno venduto sul mercato europeo (39 Paesi) circa 10 milioni di unità, a fronte degli oltre 15 milioni del 2012. E' quanto emerge da una relazione tecnica presentata dalla stessa EGMF in occasione del meeting istituzionale della Federazione, svoltosi il 24 ottobre scorso a Laemmerspiel in Germania.
Rispetto al primo semestre 2012, caratterizzato da un calo del 6,7% sul 2011, il primo semestre del 2013 ha visto un leggero incremento dei volumi (+0,6%), dovuto al positivo andamento in alcuni Paesi e alla crescita della domanda per alcune tipologie di prodotto. A trainare il mercato di settore, nei primi sei mesi del 2013, è stata soprattutto la Francia, dove i costruttori hanno registrato un confortante +5,5% sul 2012; ma segnali positivi arrivano anche dai Paesi dell'Est Europa (non EU) che hanno confermato (+2,9%) il trend positivo iniziato nel 2010.
In lieve flessione, invece, i mercati britannico (- 0,7%), tedesco (-0,8%), scandinavo (- 1,6%) e, più in generale quelli degli gli altri Paesi dell'Europa occidentale (-1%). In questo scenario l'Italia non fa eccezione anche se, dopo il netto decremento registrato nel 2012 (-17%), nei primi sei mesi del 2013 evidenzia un chiaro ridimensionamento del passivo (-1,4%).
Entrando nel dettaglio, i dati dell'EGMF evidenziano come la quota maggiore della domanda si polarizzi sulle macchine con propulsore a benzina (pari al 50% delle vendite totali nei primi sei mesi del 2013), seguite dalle unità ad alimentazione elettrica via cavo (40% circa) e dalle "cordless" (10%).
Benché queste ultime rappresentino una parte marginale del mercato, sono comunque in crescita, avendo messo a segno nel primo semestre 2013 un significativo +11% sullo stesso periodo dello scorso anno. Insomma, tra il 2012 ed il 2013 i veicoli e utensili cordless hanno sottratto quote alle macchine alimentate via cavo.
Secondo l'EGMF, ciò si spiega non solo con un riposizionamento della domanda nel Regno Unito – il mercato più importante per le applicazioni "a cavo" – ma anche con il maltempo che ha caratterizzato l'inizio della stagione in Gran Bretagna e che ha creato condizioni sfavorevoli alla vendita di questo tipo di mezzi. Maltempo che - evidenzia sempre la federazione - ha una forte incidenza sui trend del comparto.
Volano applicazioni multi-uso e decepugliatori cordless, a picco le motoseghe, tengono i trattori da giardino. Le dinamiche di mercato della prima metà dell'anno – sempre monitorate sui dati dei costruttori associati all'EGMF – hanno mostrato un'ottima performance sia delle applicazioni multiuso (+24,6%) – strumenti di lavoro che supportano diversi tipi di utensili per offrire la massima flessibilità di impiego – sia dei decespugliatori a braccio cordelss, che hanno visto un incremento pari al 18,8%, sensibilmente superiore a quello messo a segno sia dagli utensili a benzina sia da quelli a cavo.
Bene anche l'andamento dei tosasiepi, le cui vendite sono state trainate dai modelli cordless ed a benzina, mentre le applicazioni alimentate via cavo hanno subito una flessione del 4%. Il comparto dei trattori da giardino, invece, ha mostrato una sostanziale tenuta, non discostandosi molto dai valori dello scorso anno (+0,6%). Discorso a parte merita il segmento dei tosaerba, in leggera flessione.
In questo caso infatti, mentre i modelli a cavo hanno registrato una diminuzione delle vendite, i cordless hanno evidenziato un deciso incremento chiudendo il semestre con un buon +8,8%. Decisamente meno positive le linee di tendenza riferite al segmento delle motoseghe, dove il +2,6% evidenziato dai modelli a benzina non è stato sufficiente a compensare il crollo degli utensili a cavo (-27,2%) e la riduzione dei cordless (-3,5%).
Le prospettive per il futuro. In un contesto economico europeo che lascia intravedere i primi timidi segnali di ripresa – EGMF ricorda le previsioni secondo le quali il Pil europeo dovrebbe tornare in territorio positivo nella seconda metà del 2013, per poi crescere nel 2014 – i trend di mercato delle macchine da giardinaggio dovrebbero risentire non solo dello scenario congiunturale complessivo, ma dalle normative tributarie emanate dai singoli stati membri e dall'andamento degli investimenti pubblici per la manutenzione del verde.
Per quanto riguarda l'aspetto normativo, la federazione dei costruttori europei segnala come in Francia l'abolizione dell'Iva "privilegiata" per il settore del verde urbano andrà ad incidere sul giro d'affari delle imprese che operano nel comparto, determinando di conseguenza una diminuzione della domanda di macchine. A preoccupare l'EGMF è anche la contrazione della spesa pubblica per le attività di manutenzione del verde che rientrano tra le competenze delle istituzioni locali.
D'altro canto – osserva la Federazione – il verde pubblico svolge una funzione sempre più importante di riequilibrio ambientale per i centri urbani perché contribuisce a ridurre gli effetti dell'"isola di calore" nelle città, a contenere l'inquinamento acustico, a tenere sotto controllo la temperatura degli edifici.
Non è dunque un caso se, a fronte di una diminuzione degli investimenti pubblici in questo settore, la Commissione Europea stia incoraggiando il ricorso alle "infrastrutture verdi", fino a prevedere nel 2014 linee di sostegno finanziario (insieme con la Banca Europea degli Investimenti) per i progetti che intendono valorizzare il verde urbano.