Gardening: il primo trimestre congela gli acquisti
Il prolungarsi della stagione invernale produce in Italia, nel primo trimestre 2018, un calo della domanda di macchine ed attrezzature per il giardinaggio e la cura del verde. L'associazione dei costruttori Comagarden prevede un recupero delle vendite nel corso dell'anno, anche grazie agli effetti del 'bonus', che consente detrazioni fiscali per chi ristruttura giardini e spazi verdi. Procedono i preparativi per EIMA Green, il salone delle macchine per il giardinaggio che si tiene a Bologna dal 7 all'11 novembre prossimo e che ospiterà 270 industrie specializzate
L’andamento climatico condiziona negativamente il mercato delle macchine e delle attrezzature per il giardinaggio e la cura del verde. Dopo un 2017 caratterizzato da un caldo eccezionale e da una netta diminuzione delle piogge, che hanno limitato l’attività vegetativa delle piante e lasciato la domanda di macchinario sui livelli 2016, il primo trimestre 2018 registra una flessione delle vendite. In questo caso non è stata la siccità a colpire la vegetazione di giardini, parchi e viali alberati, ma un prolungamento della stagione invernale con ondate di freddo e precipitazioni nevose anche nel mese di marzo, che hanno ritardato le fioriture e lo sviluppo delle piante producendo una stasi negli acquisti di macchine ed attrezzature specifiche. Per quanto riguarda il consuntivo del mercato italiano nel 2017, i dati elaborati dall’associazione dei costruttori Comagarden insieme con il gruppo di rilevamento statistico Morgan – diffusi lo scorso 4 maggio a Milano nel corso della conferenza stampa Comagarden – indicano un calo complessivo dello 0,6% rispetto all’anno precedente, in ragione di 1.220.632 unità vendute, comprendenti ogni tipo di mezzo dai semoventi professionali fino ai più semplici attrezzi da giardino. Al di là del dato complessivo, sostanzialmente in linea con quello dell’anno precedente, le tipologie di prodotto legate alle manutenzioni di parchi e giardini hanno mostrato nel 2017 andamenti differenziati: i rasaerba segnano un passivo del 4,5% (a fronte di 267.197 unità vendute), i decespugliatori del 3,1% (248.460 unità), i trimmer e le motoseghe rispettivamente del 2,2% (54.022 unità) e dell’1,5% (340.007). I trattorini rasaerba ed i robot hanno fatto registrare un andamento positivo rispettivamente del 7,3% e del 18,5%. Altre tipologie di macchine, quelle attinenti alle pulizie nei contesti urbani o agli interventi nelle sedi stradali, mostrano invece incrementi consistenti: i soffiatori/aspiratori crescono del 15,9%, gli spazzaneve del 29,1%, le potatrici ad asta del 46,9%. Questo in un contesto che ha visto nel 2017 il mercato europeo crescere complessivamente del 4,1%, in ragione di circa 19 milioni di mezzi e attrezzi meccanici venduti (dati EGMF). Per quanto riguarda il primo trimestre dell’anno in corso, e sempre a causa del ritardato avvio della stagione primaverile, le stime Comagarden/Morgan indicano un calo delle vendite più consistente (-11,1% medio), esteso a quasi tutte le tipologie di mezzo, con un passivo dell’11,9% per i rasaerba, una flessione del 6,6% per le motoseghe e un calo più accentuato per i decespugliatori (-16,7%) e per i trimmer (-29,3%). Le tagliasiepi calano del 20,1% e i trattorini del 22,4%, mentre i soffiatori/aspiratori sono tra le poche categorie che mostrano un indice positivo (+20%).
Tanto l’anno 2017 quanto l’inizio del 2018 hanno comunque confermato la recente tendenza del mercato italiano a valorizzare gli acquisti di attrezzi a batteria, nonché dei robot tosaerba, tendenza che trova il suo precedente nell’analogo trend del mercato europeo degli ultimi anni. Il mercato delle macchine a batteria è cresciuto infatti, nel continente, del 30,6% nel 2016 e del 26,8% nel 2017, mentre il mercato dei rasaerba robot registra un incremento del 38% nel 2016 e del 36,5% nel 2017.
La variabile meteorologica – è stato illustrato nel corso della conferenza – ha influenzato anche altri mercati importanti come quello del Regno Unito (-4,1% nel 2017 a causa della stagione particolarmente calda e siccitosa) e quello degli Stati Uniti (-2% nel 2017, in conseguenza delle devastazioni dovute agli incendi e agli uragani). «Oltre al fattore climatico – ha detto in conferenza stampa il presidente di Comagarden Franco Novello – anche le condizioni generali dell’economia e le politiche messe in atto dai vari governi hanno un peso rilevante sul settore della meccanica per il giardinaggio e la cura del verde». L’andamento di comparti come quello delle costruzioni, che ha riflessi sulla realizzazione e manutenzione delle aree verdi, o quello dell’impiantistica sportiva, che richiede standard qualitativi sempre maggiori, possono influenzare il mercato del macchinario professionale, così come la congiuntura economica più o meno favorevole determina la disposizione agli acquisti da parte di hobbisti e appassionati. «Una novità interessante per il mercato italiano – ha detto Novello – è quella rappresentata dal ‘bonus verde’ varato dal Governo nella legge di bilancio per il 2018, che prevede, sia pure in modo diluito nel tempo, una detrazione del 36% del costo relativo agli interventi di cura e sistemazione di terrazzi, giardini, spazi condominiali ed anche parchi d’interesse storico, e che può rappresentare un buon vettore anche per la ripresa degli investimenti nella meccanizzazione di settore». Il primo grande appuntamento per il settore del gardening, che consentirà di fare un monitoraggio del mercato, di conoscere le più avanzate tecnologie e di verificare le esigenze e le aspettative dei diversi segmenti di utenza, è il Salone di EIMA Green, che si tiene a Bologna dal 7 all’11 novembre prossimo nell’ambito della grande rassegna della meccanica agricola EIMA International. Saranno 270 le industrie costruttrici di macchine ed attrezzature specifiche per il giardinaggio e la cura del verde presenti a Bologna, accolte all’interno di tre padiglioni del quartiere fieristico con la possibilità di mostrare tutte le novità di prodotto, e molto ricco sarà il programma dei convegni e dei seminari su temi tecnici e su aspetti culturali legati alla progettazione e manutenzione del verde. «Nelle nuove tendenze dell’architettura e dell’urbanistica – ha concluso Novello – le aree verdi sono concepite non più come oasi a sé stanti, ma come elementi completamente integrati nel paesaggio urbano, che diviene per l’industria del gardening un vero e proprio laboratorio per progettare e realizzare tecnologie all’altezza delle nuove esigenze».