Buriel acquisisce Frandent: un progetto italo-francese
Il pacchetto di maggioranza della Frandent Group, azienda italiana specializzata nella costruzione di erpici rotanti, spandivoltafieno e ranghinatori rotativi. è stato acquisito nel luglio scorso dalla società francese Buriel. Frandent, con sede a Osasco in provincia di Torino, è un’azienda a conduzione familiare fondata nel 1977 che ha in catalogo una gamma di oltre 70 erpici rotanti, da 0,90 a 8,00 metri di larghezza, e più di 20 spandivoltafieno e ranghinatori-andanatori, da 2 a 8,40 metri. Nel 2020 ha prodotto oltre un migliaio di macchine, per un fatturato di 10 milioni di euro.
Buriel (Chateaubourg, F) è anch’esso un gruppo a conduzione familiare, giunto alla terza generazione, attivo dal 1936 e che progetta, produce e commercializza macchine agricole per la preparazione del terreno, la semina e la concimazione. Realizza 4 mila macchine all’anno per un fatturato di 55 milioni di euro. I due gruppi collaborano già dal 2001, quando l’azienda italiana ha messo a disposizione il suo know how nella fabbricazione di erpici che ha portato alla produzione congiunta, ad oggi, di 10 mila erpici rotanti a marchio Sulky, abbinabili alle seminatrici Buriel modelli Tramline, Master, Progress e TF. L’accordo si perfezionerà nel 2025 con l’acquisizione delle quote restanti Frandent da parte di Buriel, nell’ambito del progetto "Farming Together" finalizzato al rafforzamento dell’azienda francese in Europa.
Ezio Bruno, fondatore e amministratore di Frandent, a proposito dell’accordo ha detto «sono molto soddisfatto di vedere la mia impresa familiare entrare a far parte di un altro gruppo familiare. La storia di Frandent iniziata con mio padre, e questa cessione ci permetterà di assicurare il futuro della società. Accompagnerò questa transizione per garantirne il successo». Julien Burel, presidente del gruppo francese ha aggiunto: «siamo felici di accogliere Frandent nella nostra famiglia. La società italiana possiede un vero know-how e una competenza riconosciuta nel campo degli utensili animati. Ci auguriamo così di consolidare e sviluppare questa attività produttiva in Italia».
