Biotrituratore R640, una macchina ad alto rendimento
Il modello R640 è un biotrituratore progettato dall’azienda mantovana Negri (la sede è a Campitello di Marcaria) per lavorare su grandi quantità di rifiuti vegetali, umidi o secchi. Si tratta di una macchina, che, destinata a soddisfare le esigenze delle municipalità come dei contoterzisti, ha i suoi principali punti di forza nella facilità di carico – tramite pinza meccanica – e nella elevata resa oraria. Il sistema di taglio – si legge nel catalogo della ditta lombarda – è composto da un rotore a martelli mobili e reversibili; il rotore, con l’ausilio di un rullo trascinatore idraulico e di un nastro trasportatore idraulico d’acciaio, è in grado di lavorare diversi tipi di potatura purché con diametro massimo di 20 centimetri. Il biotrituratore R640 inoltre è dotato di dispositivo “Nostress”; un sistema che previene eventuali situazioni di sovraccarico per il motore e che consente di dosare nel modo più appropriato l’inserimento del materiale vegetale nella bocca di carico. I comandi preposti alla gestione del biotrituratore possono essere controllati sia attraverso una centralina posizionata a bordo della macchina, sia attraverso un radiocomando in dotazione all’utilizzatore. Sul modello R640 Negri ha previsto due versioni: una equipaggiata con motore diesel e carrello a due assi (omologato su strada a 80 km/h), l’altra alimentata dalla trattrice e dotata di carrello a un solo asse, omologato su strada per il traino lento. Entrambe sono equipaggiate con sistema di frenatura di stazionamento e di servizio, e sono provviste di sistema di sicurezza conforme alle normative europee. La massa del biotrituratore diesel è di 3500 kg. Ciò significa che l’applicazione può essere trainata anche da veicoli la cui massa, a pieno carico, sia inferiore o uguale ai 3500 kg (come, ad esempio, l’Iveco Daily e il Mercedes Sprinter). Per il traino della macchina non sono dunque necessari mezzi pesanti; quelli cioè che richiedono la patente C.