Agriumbria 2019, tecnologica e popolare
Altamente specializzata ma comunque rivolta ad un vasto pubblico, la rassegna di Bastia Umbra, giunta alla sua 51ª edizione, continua a raccontare i comparti dell'agro-alimentare, della zootecnia e della meccanizzazione in termini tecnici e commerciali, mantenendo le caratteristiche di un appuntamento popolare che sa di festa
Ad ogni nuova edizione di Agriumbria, gli organizzatori coniano nuovi slogan di presentazione che mettono in risalto aspetti specifici o lo spirito, la filosofia dell’evento. “Amare la terra, amare la vita” è il claim della 51ª edizione, in programma a Bastia Umbra (PG) dal 29 al 31 marzo, per sottolineare come la cura e il rispetto per il territorio nel suo complesso sia cura e rispetto per le nostre stesse vite. E il territorio umbro è uno dei grandi protagonisti della rassegna perugina che quest’anno conta la presenza di 450 aziende, per 2500 brand prodotto e 80 mila visitatori attesi. Per Fernanda Cecchini, Assessore alle Politiche agricole e agroalimentari della Regione Umbria, «Agriumbria è un unicum a livello nazionale, capace di generare ricadute notevoli per l’economia umbra in generale e per quella agricola in particolare, costituendo una delle migliori vetrine possibili per le produzioni tipiche e di qualità del territorio». Una vetrina che offre un catalogo completo in tema di gamma e novità per motori, macchine e attrezzature per attività agricole e florovivaistiche, allevamenti zootecnici, prodotti agroalimentari nazionali e locali. Presenti a Bastia tutti i maggiori marchi della meccanizzazione per agricoltura e giardinaggio con aziende costruttrici e rappresentanti, per un quadro davvero completo di tutte le ultime tendenze del comparto.
La voce zootecnia vede concorsi, esibizioni, aste e mercati. Nel dettaglio, la mostra nazionale dei bovini di razza Romagnola, Limousine, Charolaise; l’interregionale di bovini della razza Frisona italiana e Chianina; le mostre-mercato dei riproduttori della razza ovina sarda e del coniglio iscritto al registro anagrafico. Ed ancora l’esposizione dei bovini di razza Marchigiana, Podolica, Maremmana e Pezzata rossa italiana; e quelle delle razze suine, ovine, caprine, equine ed asinine allevate in Umbria. Sul fronte agro-alimentare, grande spazio alla partecipazione di consorzi, cooperative e singoli espositori che portano prodotti da tutti i territori italiani, confermando come la diversificazione e l’innovazione dell’offerta, nel solco della tipicità tradizionale, siano elementi di grande valore, capaci di guadagnare sempre maggiore prestigio anche sui mercati internazionali. Confermate le iniziative del salone Milktec, dedicato alle tecnologie per la filiera lattiero-casearia, e dell’Osservatorio sul consumo nazionale di carne, che comunicherà il rapporto sulle tendenze dei consumatori nei confronti della carne certificata e di qualità.
Sul fronte internazionale, saranno presenti ad Agriumbria due delegazioni con 30 operatori dalla Tunisia, organizzate rispettivamente dai Ministeri dello Sviluppo Economico e dell’Agricoltura in collaborazione con enti locali, nell’ambito di una serie di scambi commerciali e fieristici. Presenti anche operatori da Albania, Croazia e Ungheria per incontri B2B con gli espositori presenti, organizzati da UmbriaFiere unitamente a FederUnacoma. Torna anche il premio Antonio Ricci, dedicato alla memoria dell’agronomo-giornalista che ha curato per tanti anni la comunicazione dell’esposizione, giunto alla sua terza edizione e che vedrà la cerimonia ufficiale di consegna del riconoscimento sabato 30 marzo mattina. Prosegue la proficua intesa fra UmbriaFiere e FederUnacoma che quest’anno vede la Federazione partecipare all’evento umbro con il tradizionale stand istituzionale, la collaborazione già citata sul fronte estero, e i due enti impegnati nell’organizzazione di una nuova sezione zootecnica nell’ambito della rassegna barese Agrilevante. Proprio a quest’ultima è dedicata una conferenza stampa di presentazione, che si tiene il pomeriggio della giornata inaugurale di Agriumbria presso lo spazio Italia Alleva, promosso dall’Associazione italiana allevatori, fondamentale partner organizzativo della nuova sezione fieristica pugliese. Lazzaro Bogliari, presidente di Umbriafiere Spa, ente organizzatore ed ospitante della manifestazione, definisce quella del 2019 «l’edizione Agriumbria 50 + 1, da cui ripartire con un’importante esperienza e un ruolo guida per tutta la filiera agro-zoo-alimentare, ben definito e riconosciuto da operatori e imprese, che va anche oltre i confini nazionali». «La fiera – aggiunge Bogliari – con il giro d’affari che alimenta continua a rappresentare un momento importante per il tessuto economico regionale, e allo stesso tempo mantiene il suo carattere di festa di popolo e luogo di analisi, ragionamento e programmazione per il comparto».