Agrishow, un grande evento per il Sudamerica
Una superficie impegnata di 440 mila metri quadrati, 100 ettari dedicati a prove in campo, 800 marchi presenti e 160 mila visitatori attesi: questi i numeri della 23ma edizione di Agrishow, la maggiore rassegna meccanico-agricola del Sud America in programma a Ribeirão Preto dal 25 al 29 aprile. Sono 14 le aziende italiane presenti nell'ambito della collettiva ICE Agenzia, organizzata in collaborazione con FederUnacoma
Fra la fine di aprile e gli inizi di maggio, gli agricoltori dello stato di San Paolo in Brasile, si apprestano a concludere le coltivazioni precedenti e a programmare le successive. è quindi in questo periodo dell’anno che pianificano prevalentemente gli eventuali nuovi acquisti di mezzi e macchine agricole. Per offrire ai coltivatori la possibilità di prendere visione della più ampia gamma di tecnologie per l’agricoltura disponibili, viene organizzata dal 1992 la fiera internazionale Agrishow che negli anni è diventata una delle manifestazioni più importanti dell’America Latina, e la cui 23ma edizione è in programma dal 25 al 29 aprile prossimo a Ribeirão Preto. Su una superficie espositiva di 440 mila m2, 800 marchi aziendali propongono prodotti (macchinari, attrezzature, sistemi di irrigazione, accessori e ricambi) e servizi per attività agricole di ogni tipo o dimensione, ad un pubblico di operatori professionali che ogni anno si attesta su circa 160 mila visitatori. Dal 2012 la rassegna – promossa dalle associazioni brasiliane Abag, Abimaq, Anda, Faesp, Srb e organizzata da Informa Exhibitions – è ospitata presso un’azienda agricola sperimentale governativa di Ribeirão Preto, data in concessione agli organizzatori fino al 2042. Il principale punto di forza di Agrishow si conferma, negli anni, la sezione dedicata alle prove in campo di macchine agricole. “è in campo che si vince la partita” è infatti lo slogan promozionale 2016 dell’evento - che vede su una superficie di 100 ettari di terreno le più varie tipologie di mezzi agricoli in azione, perché i visitatori possano verificare le reali funzionalità e prestazioni dei vari dispositivi. L’economia del Brasile nel 2015, secondo i dati recentemente diffusi dall’istituto di statistica del Paese, ha registrato una contrazione del 3,8% del Pil, il peggior risultato dal 1990 ad oggi. Fra le cause della recessione, accompagnata da un’inflazione pari al 10,7%, il crollo dei prezzi delle materie prime e il rallentamento della domanda cinese, e questo ha ripercussioni anche sul mercato delle macchine agricole che sembra offrire, in questa particolare congiuntura, minori opportunità soprattutto per le industrie estere. Non mancano in ogni caso, come detto, le industrie italiane, presenti grazie anche al supporto dell’ICE: il padiglione italiano ha una superficie di 900 m2 ed è posizionato proprio nei pressi dell’entrata visitatori (Stand D2C Pavilhão Italia), ed è organizzato come un piccolo centro servizi per le ditte presenti, con uffici e sale riunioni. FederUnacoma e Mondo Macchina sono presenti in questo spazio.
Nonostante la crisi, le esportazioni italiane di trattori in Brasile hanno fatto registrare nel 2015 (dati Istat aggiornati a novembre scorso) un incremento di oltre il 100% in valore, passando dai 912 mila euro del 2014 ai più recenti 1.8 mln. Per quanto riguarda l’andamento del mercato interno – che secondo dati Agrievolution, aggiornati al settembre scorso vede un calo del 28% nelle immatricolazioni di trattrici, scese a 30 mila unità, rispetto al periodo precedente – proprio di recente l’associazione dei costruttori di macchine brasiliani, Abimaq, ha svolto un’indagine presso 88 sue aziende, che si sono dichiarate ottimiste circa le prospettive future dei loro fatturati, in virtù del recente buon raccolto dei coltivatori accompagnato da prezzi di vendita definiti “ragionevoli”.
Numerosi ad Agrishow i momenti di incontro e dibattito come i Forum Mega Pec e Mega Agro, che vede riuniti rispettivamente i cento proprietari delle maggiori aziende di allevamento di bovini da latte e un numero analogo dei maggiori coltivatori di cotone, mais e soia, per parlare di gestione, qualità e prospettive delle due filiere produttive.