Surflex, una gamma di frizioni innovative
Nata nel 1950 a Tradate (Varese), la Surflex, che in occasione dei 70 anni ha ottenuto il riconoscimento di marchio storico italiano, inizia l’attività con la produzione di frizioni per motociclette. Con il tempo l’azienda diversifica la produzione e si specializza anche nel settore agromeccanico con la realizzazione di gruppi frizione per macchine agricole. In particolare motocoltivatori, motozappe, trattorini, motofalciatrici. In questo settore, uno dei fiori all’occhiello dell’azienda lombarda è rappresentato dalle frizioni di sicurezza che si attivano nel momento stesso in cui l’operatore rilascia la leva di comando della macchina, provocando così un arresto immediato. Si tratta peraltro di modelli intercambiabili con le normali frizioni multidisco, la cui applicazione non richiede dunque alcun intervento progettuale sugli spazi del mezzo al quale vengano applicati. I gruppi frizione, che pure rappresentano una quota importante del business, non sono tuttavia l’unico segmento di specializzazione della Surflex nel comparto agromeccanico. La casa lombarda infatti ha nel proprio catalogo anche una vasta gamma di gruppi conici, monodisco, bidisco e pluridisco proposti in diverse dimensioni e con caratteristiche diverse. I modelli monodisco, ad esempio, si segnalano per il design degli anelli d’attrito, che invece di essere rivettati sono fusi sulla parte meccanica. La soluzione costruttiva adottata dalla scuderia di Tradate, una vera innovazione, evita che l'usura provochi il distacco dal disco compromettendo così le funzionalità della macchina. Grazie alla scelta strategica di progettare e produrre “in casa” tutti i materiali di cui abbiamo bisogno per i nostri modelli – spiega la Surflex con una nota – siamo in grado di aggiornarne e migliorarne costantemente la tecnologia. Oggi – prosegue la nota – l’azienda utilizza in prevalenza materiali organici, semimetallici e sinterizzati di polveri metalliche. I primi sono i più diffusi, mentre i secondi sono utilizzati per le parti più soggette ad usura, come le frizioni centrifughe per motoseghe. I sinterizzati di polveri metalliche invece sono i più avanzati e vengono utilizzati per i componenti destinati agli impieghi più gravosi.
