Sicurezza in agricoltura, amore per la vita
Prende il via dall'EIMA di Bologna la campagna FederUnacoma per prevenire gli incidenti nell'uso dei mezzi meccanici. Ogni anno in Italia si registrano tra gli agricoltori 200 infortuni mortali, molti dei quali causati dal ribaltamento del trattore. Un bilancio che potrebbe essere notevolmente ridimensionato. Non solo facendo leva sugli incentivi europei e nazionali per l'acquisto di macchine agricole di nuova generazione dotate dei sistemi di sicurezza più avanzati ma anche investendo sulla formazione
Parte dall’Eima di Bologna la “Campagna Sicurezza” di FederUnacoma, una iniziativa volta ad informare gli operatori agricoli sui rischi connessi all’uso dei mezzi meccanici, che si articola in quattro azioni chiave: migliore utilizzo dei fondi pubblici per l’acquisto di macchine di nuova generazione; attuazione della legge sulla revisione obbligatoria dei mezzi meccanici più vecchi; sorveglianza di mercato per impedire la commercializzazione di mezzi prodotti in Paesi che non rispettano le norme di sicurezza europee; e infine formazione tecnica per gli operatori e diffusione di una cultura della sicurezza. La campagna – che prevede l’utilizzo di vari strumenti, dalla pubblicità su carta stampata ai presidi web, dalla diffusione di documentari filmati all’attività di sportello per il pubblico degli operatori – interviene su un tema che resta di scottante attualità. Nelle aziende agricole italiane ci sono oltre due milioni di trattori. Ma l’età media delle macchine è molto elevata: si aggira infatti intorno ai 30 anni, con la conseguenza che i mezzi oltre ad avere consumi elevati e un alto impatto ambientale hanno sistemi di sicurezza obsoleti. Si devono soprattutto alla vetustà del parco mezzi i numerosi incidenti sul lavoro con esiti mortali: una media di 200 all’anno. Un dramma che potrebbe essere evitato o notevolmente ridimensionato. Non solo utilizzando gli incentivi europei e nazionali previsti per l’acquisto di macchine di ultima generazione ma anche facendo leva sulla sensibilizzazione e sulla formazione degli operatori del settore. Ne è convinto il presidente di FederUnacoma Alessandro Malavolti, che nel contesto dell’EIMA ha aperto giovedì 8 novembre l’incontro di presentazione del “Progetto Sicurezza” lanciato dalla Federazione e che si svilupperà dal dicembre 2018 fino all’ottobre 2019, concludendosi in occasione di Agrilevante a Bari. «Dobbiamo lavorare tutti insieme, da FederUnacoma all’Inail, sulla cultura della sicurezza» ha detto Malavolti introducendo l’incontro al quale hanno partecipato anche Matteo Ansanelli (Copa/Cogeca), Vincenzo Laurendi (Dipartimento innovazioni e sicurezza Impianti) e Roberto Zalambani (presidente di Unaga). «Tutti insieme – ha proseguito Malavolti – dobbiamo formare gli operatori, affinché ognuno di loro, quando sale sul proprio trattore, controlli che tutti i dispositivi di sicurezza siano perfettamente funzionanti». Sui numeri drammatici che danno la misura del fenomeno degli infortuni incidono anche le importazioni di macchine da Paesi, soprattutto quelli del Sud Est asiatico, che non devono ottemperare agli standard normativi europei e nazionali sulla sicurezza. Oggi appare più che mai necessario svecchiare il parco mezzi (solo l’11% dei trattori in funzione nei campi italiani ha meno di dieci anni). Il fabbisogno di macchine agricole, con la crescita dell’agricoltura, aumenta. Ma nel 2018 saranno solo 19 mila i trattori di nuova immatricolazione, mentre il mercato della compravendita dei mezzi usati, con una media di vent’anni di età, conterà 37 mila mezzi. Sul fronte della sicurezza FederUnacoma ricorda anche il notevole ritardo nell’emanazione dei decreti attuativi del provvedimento ministeriale che nel 2015 ha sancito l’obbligo della revisione delle macchine. Decreti che dovrebbero essere emanati dal ministero dei Trasporti di concerto con il ministero dell’Agricoltura.