Manutenzione agevolata con i tosaerba IS3200Z
Prestazioni, qualità, comfort, sono le caratteristiche vincenti del modello IS3200Z, un tosaerba con raggio di sterzata zero, prodotto dalla olandese Ferris e commercializzato in Italia dalla ditta Fiaba con sede a Camisano Vicentino. Equipaggiato con sospensioni dotate di ammortizzatori regolabili coilover sulle ruote posteriori e con sospensioni indipendenti – sempre di tipo coilover – sulle ruote anteriori, il tosaerba IS3200Z è in grado di operare con grande disinvoltura persino sui terreni più duri e difficili, sui quali offre precisione di sterzata e uno stile di guida morbido. Così l’operatore può mantenere una velocità costante, senza essere costretto a rallentare sulle superfici più accidentate, e può quindi sfruttare appieno la potenza della macchina, con importanti vantaggi sia dal punto di vista della resa operativa oraria sia da quello dei costi di gestione. Inoltre, il sistema di sospensioni dell’ IS3200Z riduce sensibilmente le vibrazioni a carico dell’operatore (soprattutto delle braccia e delle mani), e consente pertanto un utilizzo prolungato del tosaerba. Per il sistema di propulsione, Ferris ha puntato su un 37 cavalli benzina VanguardTM da 993cc a iniezione elettronica con sistema Oil Guard TM. «Il motore a iniezione elettronica – spiega il costruttore con una nota tecnica – risulta molto vantaggioso poiché, oltre ad avere una più generosa capacità di carico rispetto a propulsori privi di questo dispositivo, si fa apprezzare per un minor consumo di carburante e una maggior potenza erogata rispetto ai pari categoria». Da menzionare poi, tra le altre caratteristiche vincenti del Vanguard TM, le procedure di avviamento ottimizzato, compresa la possibilità di riavviare la macchina a freddo o a caldo, e – soprattutto – il sistema Oil Guard, concepito dalla Ferris per aumentare fino a 500 ore gli intervalli di sostituzione dell’olio. Infatti, grazie ad un continuo scambio d’olio tra il motore e un serbatoio dedicato, la tecnologia Oil Guard permette di tenere al di sotto di una certa soglia la temperatura d’esercizio del propulsore, con il risultato di prolungare il lasso di tempo tra una manutenzione e l’altra, e di ridurre considerevolmente il rischio di guasti o malfunzionamenti.
