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Macchine agricole: produzione italiana in crescita

Il calo delle esportazioni di trattrici determina una flessione della produzione "made in Italy", che cresce però per quanto riguarda le altre tipologie di macchine incluse le trattrici incomplete e parti di trattrici. Fatturato a 7,9 miliardi di euro (+1,5%), a cui si deve aggiungere un valore per la componentistica stimato in 2,7 miliardi ed un valore per il giardinaggio stimato in 800 milioni, per un valore totale della produzione di circa 11,4 miliardi di euro. Mercato Italia a 18.442 trattrici, una quota pari a meno della metà delle compravendite di mezzi usati

a cura della Redazione
luglio - settembre 2019 | Back

La flessione della domanda estera di trattrici, in buona parte determinata dal calo del mercato francese, si riflette sulle esportazioni italiane, che nel 2018 registrano una decrescita rispetto all’anno precedente del 9,9% in termini di unità (45.474 contro le 50.467 del 2017) e del 9,3% in valore (1,235 miliardi di euro). Nonostante la flessione – ha spiegato il presidente di FederUnacoma Alessandro Malavolti nel corso dell’Assemblea Generale tenutasi a Varignana (BO) a giugno scorso – i volumi di esportazione si mantengono su buoni livelli grazie al positivo andamento del mercato statunitense, dove le trattrici made in Italy crescono in valore dell’11,4%. In attivo le esportazioni anche in Spagna (+7,4%), mentre è la Bulgaria il Paese che registra in percentuale l’incremento più consistente di trattrici italiane (+27%, per circa 39 milioni di euro). Il calo delle esportazioni incide in modo diretto sulla produzione italiana, che in presenza di un numero minore di ordinativi si riduce del 5,3% in numero (56.240 macchine rispetto alle 59.362 dell’anno precedente) e del 6,3% in valore (1,83 miliardi di euro). Diverso il bilancio per quanto riguarda le trattrici incomplete e parti di trattrici, che sono spinte da un incremento delle esportazioni e che raggiungono un valore pari a 946 milioni di euro con un incremento del 6,3% rispetto all’anno precedente; e soprattutto dalla buona affermazione delle altre tipologie di macchine (operatrici e attrezzature), le quali registrano una crescita delle esportazioni (+3,4%) che spinge la produzione industriale ad un fatturato di 5,16 miliardi di euro con un incremento del 3,7%. I dati prodotti dall’Ufficio Statistico FederUnacoma indicano un valore della produzione italiana pari a 7,9 miliardi di euro con una crescita dell’1,5%, ai quali si deve aggiungere il valore relativo ai comparti della componentistica e del giardinaggio, che non sono censibili in modo analitico ma che si stima abbiano un valore rispettivamente di 2,7 miliardi e di 800 milioni. In totale il valore stimato della produzione italiana è pari a 11,4 miliardi di euro. Della produzione italiana di trattrici una quota minoritaria viene venduta sul territorio nazionale, dove il mercato ha assorbito nel 2018 un numero pari a 18.442 trattrici, con un calo del 18,8% rispetto all’anno precedente, una flessione dovuta più a meccanismi di natura statistica che all’effettivo andamento del mercato (le immatricolazioni nel 2018 appaiono infatti in calo come riflesso del picco anomalo avutosi a fine 2017, quando molte case costruttrici hanno immatricolato stock di macchinario in giacenza, prima dell’entrata in vigore delle nuove norme sull’omologazione – Mother Regulation – che avrebbero reso non più commercializzabili i modelli prodotti secondo la vecchia normativa). Sempre nell’ambito dei veicoli muniti di targa, cali marcati si registrano per le trattrici con pianale di carico (motoagricole), che nel 2018 segnano un passivo del 34,2%, in ragione di 634 unità vendute, un numero molto lontano dal picco del 2017 (963 unità con un incremento del 24,7%). «Il trend di lungo periodo indica una costante flessione del mercato italiano – ha spiegato il presidente di FederUnacoma Alessandro Malavolti – dovuta a fattori quali la riduzione del numero di imprese agricole attive e il calo progressivo dei redditi agricoli, ma dovuto in buona misura anche al peso delle vendite di mezzi usati». Negli ultimi anni le vendite di trattrici di seconda mano sono state più del doppio di quelle nuove (37.807 nel 2018, con una crescita del 7,4% rispetto all’anno precedente). Anche nell’anno in corso il trend si mantiene invariato, confermando come la compravendita di mezzi usati levi spazio alle macchine di nuova generazione e contribuisca in modo determinante ad abbassare gli standard qualitativi della nostra dotazione meccanica (le trattrici acquistate di seconda mano presentano un’età media di vent’anni). I dati riferiti ai primi cinque mesi dell’anno vedono un quantitativo di 19.590 trattrici usate vendute in Italia, con un incremento rispetto allo stesso periodo del 2018 del 5,9%, un dato preoccupante se si pensa che supera di oltre mille macchine il totale delle immatricolazioni di trattrici nuove registrate nell’intero anno 2018.

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