Le rotoimballatrici "intelligenti" di produzione Kubota
Tra le prime aziende ad utilizzare il sistema del Tractor Implement Management (TIM), Kubota ha compiuto un salto tecnologico con l’introduzione del TIM Pack 2.0 sulla nuova generazione di rotopresse a camera variabile, le BV6000. La serie, vincitrice del concorso Novità Tecnica ad EIMA 2024, viene presentata proprio in occasione della kermesse bolognese ed è disponibile con due modelli, BV6160 e BV6190, in grado di produrre rispettivamente balle dal diametro di 1,65 e 1,85 metri. La tecnologia TIM Pack 2.0 introduce due innovazioni significative. La prima, l'Auto Feed Control, è un timone idraulico oscillante che riceve il flusso d'olio da un distributore controllato dal trattore e che consente di spostare la rotopressa sia a sinistra che a destra. Il sistema è completamente autonomo e processa le informazioni che arrivano dai sensori posti sui lati della macchina, in modo da operare direttamente sull'andana. In questo modo l’attrezzatura riesce a produrre una balla con la giusta densità e forma, evitando la contaminazione del terreno, poiché le ruote del trattore restano lontane dal foraggio. La seconda innovazione riguarda un dispositivo aggiuntivo, chiamato Auto Blockage Control, che monitora il flusso di raccolto che passa attraverso l'infaldatore della rotopressa, reagendo in tempo reale in caso di accumulo di prodotto o di blocco del rotore.
Le balle vengono prodotte grazie ad un pick-up con una larghezza di lavoro da 2,3 metri con doppia trasmissione, che migliora l’affidabilità e la manovrabilità della rotoimballatrice. Gli infaldatori a rotore PowerFeed e a coltelli ChopFeed, che si caratterizzano per le dimensioni maggiorare (il diametro è di 520 mm), sono equipaggiati con il sistema anti-ingolfamento DropFloor a parallelogramma. Nuovo è anche il sistema di densità idraulica intelligente a quattro cinghie, che garantisce la formazione di balle più pesanti per tutti i tipi di colture.
Tra i plus delle rotopresse BV6000 anche la tecnologia PowerBind – uno dei più bassi sistemi di carico della balla presenti sul mercato – che permette di applicare la rete in maniera uniforme, di ridurre i cicli di legatura brevi e realizzare balle dalla forma regolare. Lo stoccaggio verticale dei rotoli di ricambio riduce l’accumulo dei residui, mentre un dispositivo pieghevole facilita la movimentazione di quelli più pesanti. In fase di progettazione, i tecnici dei reparti Ricerca e Sviluppo e Assistenza della casa giapponese sono riusciti a tagliare del 60% i tempi di manutenzione della macchina grazie ad un miglioramento del design, ad una razionalizzazione dei punti di accesso della rotopressa e all’introduzione di funzioni opzionali (come l’ingrassaggio automatico) che hanno portato ad un minor accumulo di residui.