La sostenibilità del nuovo FarmDroid FD20
La cornice dell’EIMA di Bologna è l’occasione per ARVAtec, azienda di Rescaldina in provincia di Milano, di presentare il restyling di FarmDroid FD20, un robot agricolo a trazione elettrica alimentato ad energia solare che semina e sarchia in autonomia. La macchina, già sul mercato da alcuni anni, ora è presentata con due importanti novità: il Dual Front Wheel (DFW) e lo Spot Application System (SAS). Con l’aggiornamento DFW, il robot FarmDroid FD20 vede l’introduzione di una seconda ruota anteriore, che va così ad aggiungersi all’unica originariamente prevista dal modello precedente, e alle due posteriori presenti in entrambe le versioni. Gli pneumatici sono installati sulla linea di quelli posteriori, in modo da ridurre i punti di calpestamento sul terreno agricolo (sino al 33% in meno, secondo quanto dichiara il costruttore). Tale soluzione contribuisce a migliorare il bilanciamento del peso, limitando di conseguenza la compattazione del terreno. Con questa configurazione i tecnici della casa milanese hanno potuto aggiungere un’ulteriore fila per la semina. L’altra principale novità introdotta da ARVAtec su FarmDroid FD20 è il sistema SAS che permette di applicare direttamente sulle piante, durante la sarchiatura, un fertilizzante liquido, oppure un erbicida o insetticida. L’impianto è composto da due serbatoi da 60 litri per lo stoccaggio del prodotto, da una pompa, e da una serie di tubi e di ugelli per l’erogazione, mentre un gruppo di elettrovalvole controllate dalla CPU del robot consentono di regolare le modalità di somministrazione del prodotto. Secondo le rilevazioni condotte da FarmDroid, combinando il controllo meccanico con quello convenzionale delle infestanti, la tecnologia SAS ha consentito di ridurre del 94% l’uso degli input chimici, con importanti benefici sia sotto il profilo ambientale sia sotto quello dei costi operativi.