La flotta Droinwork, al servizio dellagricoltura
droinwork è un’azienda di Todi (Perugia) che offre un ampio ventaglio di servizi basati sulla tecnologia dei droni. Riprese video, certo, ma anche rilievi fotogrammetrici (è il rilevamento delle caratteristiche del terreno non agevolmente percepibili al livello del suolo), ispezioni di infrastrutture e corsi di formazione professionalizzanti. Ovviamente, non potevano mancare le applicazioni agricole, per le quali i droni possono svolgere un ruolo essenziale in termini di razionalizzazione e ottimizzazione dei processi produttivi, soprattutto grazie al telerilevamento multispettrale. «L’agricoltura di precisione prevede interventi agronomici basati sulle reali esigenze colturali – spiega l’azienda umbra – determinate da variabili non lineari e non facilmente osservabili come la tipologia del terreno, l’illuminazione e il microclima. Variabili, queste, che incidono sensibilmente sulle condizioni fisiologiche delle piante. Ma con il telerilevamento multispettrale da drone – specifica l’azienda – è possibile monitorare in modo puntuale le condizioni di salute della vegetazione, calibrando di conseguenza le lavorazioni». Infatti, grazie all’uso di droni a bassa quota è possibile acquisire – tramite un sensore specifico – numerose immagini multispettrali che andranno a comporre mappe georiferite. Su tali mappe vengono rappresentate, in modo dettagliato e con una scala colorimetrica, le condizioni e le necessità della coltivazione in ogni zona del campo. Grazie ai telerilevamenti con i droni, che possono essere abbinati ai campionamenti tradizionali, è dunque possibile incrementare la qualità e la quantità del raccolto, identificare eventuali stress biotici e abiotici, stabilire con precisione l’irrigazione e la fertilizzazione in ogni area, riducendo l’impatto ambientale e i costi di gestione. Rispetto a satelliti ed aerei, la tecnologia dei droni ha il grande vantaggio di eliminare i disturbi prodotti dall’effetto-filtro dell’atmosfera e di risolvere i problemi legati alla bassa risoluzione a terra (pixel dove la commistione di vegetazione, terreno e ombre finisce per falsare i dati e quindi per inficiare l’analisi). Inoltre, l’altissima risoluzione delle immagini permette di selezionare e analizzare solamente le piante di interesse scartando tutto il resto.
