iCUT di Ferri, la famiglia dei porta-attrezzi radiocomandati
Nello stand della Ferri ad Hannover riflettori puntati sulla serie iCUT, la gamma professionale di macchine porta-attrezzi radiocomandate, progettate per lavorazioni impegnative o in ambienti potenzialmente critici per l’operatore.
Agile nelle manovre e stabile anche sui terreni sconnessi, la linea iCUT si fa apprezzare per i suoi comandi intuitivi e per l’ampio raggio d’azione del telecomando (sino a 200 metri).
Tutti i modelli della serie sono dotati di un impianto idraulico a circuito chiuso, che riduce il riscaldamento dell’olio e ottimizza le prestazioni, adattando all’effettiva richiesta di potenza il rapporto tra portata e pressione dell’olio.
Questa tecnologia – spiega con una nota tecnica la casa di Tamara (Ferrara) – permette di dosare in maniera precisa la potenza erogata in funzione della potenza richiesta, contenendo al massimo il consumo di carburante.
Per tutti i servizi ausiliari, tutti i modelli iCUT dispongono di un impianto idraulico separato a circuito aperto; la valvola VENTING, posizionata sul distributore diminuisce la dissipazione quando non si attiva nessun comando operativo (è il caso della fase di trasferimento). Il sistema di raffreddamento del propulsore (Yanmar o Hatz a seconda del modello) è a liquido e dispone del dispositivo FLEXXAIRE, con ventole reversibili a comando oleopneumatico che permette di modificare, automaticamente o manualmente, il flusso dell’aria, pulendo quindi il radiatore da eventuali accumuli di materiale e favorendo sempre e comunque un grado di raffreddamento tale da poter lavorare anche in condizioni ambientali difficili e con temperature “impossibili”.
I comandi della macchina sono disposti in modo ergonomico ed intuitivo e consentono di utilizzare al meglio il porta-attrezzi fin dal primo impiego (due joystick ergonomici di grandi dimensioni garantiscono il controllo totale del mezzo e dell’attrezzatura collegata). Da parte dell’azienda sono comunque previsti dei corsi di formazione obbligatori prima della consegna.
Il radiocomando è̀ predisposto per operare in modalità̀ multifrequenza, cercando costantemente la migliore frequenza possibile, tuttavia l’operatore può anche selezionare manualmente una frequenza ritenuta più idonea.
Oltre al pulsante di arresto immediato, sulla consolle del radio-comando sono previsti, tra gli altri, gli indicatori di temperatura del liquido di raffreddamento dell’olio idraulico, la carica della batteria del radiocomando, la potenza ed il canale del segnale radio, la pressione dell’olio motore, l’avviso di riserva carburante, l’indicazione dei giri motore, l’indicatore di rotore inserito, l’inversione dei comandi per l’utilizzo del porta-attrezzi in senso opposto al senso di marcia.
Il sottocarro allargabile è un altro plus della gamma iCUT. Realizzato con acciai speciali ad elevata resistenza, il sottocarro offre la possibilità di modificare la carreggiata direttamente dal radiocomando in base alle condizioni e alla pendenza del terreno. Questa operazione può essere effettuata in pochi secondi anche in fase di lavorazione.
L’innovativo design a-baricentro-basso permette di lavorare fino a potenze estreme dove anche per noi “umani” sarebbe difficile poter procedere normalmente. Grazie ad una distribuzione ottimale dei pesi ed al baricentro basso, il porta-attrezzi di casa Ferri è̀ in grado di operare con angoli di pendenza in tutte le direzioni fino a 55° con un’aderenza e una trazione ottimali in tutte le condizioni. Su questa famiglia di macchine Ferri ha previsto due versioni: iCUT 3.40 equipaggiata con motore diesel Stage V Yanmar a tre cilindri da 40 Cv e iCUT 3.60 alimentata da un 3 cilindri turbo intercooler Hatz da 60 Cv, sempre Stage V.