Fresatrice E/P di Celli, leggera nelle risaie
Una nuova soluzione per la lavorazione del terreno nelle risaie è presente sul mercato ed è firmata Celli. Si chiama E/P e amplia la gamma delle fresatrici proposte dall’azienda di Forlì. È un modello pieghevole sviluppato dalla versione fissa (E) e pensato specificamente per operare nelle risaie, grazie ad un particolare sistema di lavorazione brevettato dall’azienda. Adatta a lavorare con trattori di potenza medio-bassa (100-120 Cv), la E/P presenta caratteristiche tecniche e geometriche che le permettono di intervenire efficacemente in questo tipo di coltivazioni: il rotore, in particolare, è stato completamente ridisegnato, in termini di dimensioni, diametro esterno e quantità di flange e zappe. Ma in cosa consistono queste innovazioni? Iniziamo col dire che E/P è una macchina estremamente leggera, grazie all’utilizzo di acciai ad alto limite di snervamento, che la rendono in grado di operare anche in terreni completamente allagati come le risaie della Corea del Sud, mercato su cui Celli è presente da decenni e per il quale la macchina è stata inizialmente progettata dopo mesi di prove sul campo. Per ottenere questa caratteristica di galleggiamento, indispensabile per lavorare correttamente (la macchina non deve sprofondare), oltre al peso sono state studiate geometrie particolari (cofano e rotore) che consentono di avere un rapporto peso/volume molto basso: questo, accoppiato alla corretta velocità di rotazione del rotore, realizzata tramite una scatola ad ingranaggi a singola velocità, consente di lavorare in maniera adeguata. Sono inoltre stati sviluppati automatismi che evitino proiezioni di acqua nelle zone circostanti all’area di lavoro, ad esempio attraverso le ventole. Dalla versione ideata per il mercato coreano, i progettisti Celli hanno poi pensato a varianti idonee per le risaie italiane: come tutti i macchinari Celli, infatti, anche la E/P è caratterizzata da un’estrema versatilità, grazie ad alcuni accorgimenti tecnici (la doppia flangia con sistema di interfaccia) che consentono di accogliere rotori di dimensioni e geometrie differenti, sostituendoli in maniera semplice e adattando quindi la macchina a diverse tipologie di lavoro e condizioni del terreno.