Faresin 6.26, il teloscopico green
Il lancio in anteprima mondiale era avvenuto nel 2018 sul prestigioso palcoscenico di EIMA International. Poi a febbraio 2019 era stato il turno del Sima di Parigi e, in autunno, di Agritechnica. A chiudere il “roadshow” del modello Full Electric 6.26 Faresin è stata, lo scorso gennaio, la 114ª edizione di Fieragricola dove il grande pubblico della kermesse veronese ha potuto vedere il primo sollevatore elettrico realizzato dalla scuderia vicentina (la sede è a Breganze) sullo chassis modello 6.26. «La decisione di adottare energie green – Silvia Faresin, vicepresidente dell’azienda vicentina – è nata all’interno dell’azienda grazie al nostro centro ricerche che ha sviluppato il primo sollevatore 100% elettrico. Si tratta di un modello progettato e realizzato interamente nel nostro Paese, in collaborazione con gli istituti universitari e con le scuole professionali del territorio». Frutto di un intenso lavoro progettuale che ha impegnato i tecnici del dipartimento R&D di Faresin Industries per diversi anni, il telescopico Full Electric è equipaggiato con un motore elettrico da 15 kW silenzioso e ad emissioni zero. Caratteristiche, queste, che fanno del modello “green” di casa Faresin lo strumento di lavoro ideale per operazioni sia all’interno degli ambienti chiusi (logistica e attività indoor) e in tutti quei luoghi nei quali è sconsigliato l’utilizzo di motori endotermici (centri storici, ad esempio), sia nelle tradizionali attività agricole (allevamenti, settore bio, serre e vivaistica), dove la macchina firmata dalla ditta veneta si fa apprezzare per il suo approccio ecofriendly. Il propulsore principale da 15 kW dedicato alle funzioni base del sollevatore è assistito da un secondo motore (da 10 kW), specializzato nella gestione dei sistemi idraulici. Entrambi sono alimentati da un pacco di batterie al litio da 80 Watt e 300 Ah (di serie), ma ne è disponibile anche uno con un amperaggio maggiore, da 400 Ah. Decisamente competitivi i tempi di ricarica. Nel caso del modello da 300 Ah, si passa dalle 15 ore richieste per un ciclo completo con caricatore standard alle 3 ore e 45 minuti con caricatore trifase esterno per scendere ad 1,5 ore con il caricatore trifase rapido. Tempi più dilatati per la batteria da 400 Ah: 20 ore per un ciclo completo con caricatore monofase standard e 2 ore per le procedure di ricarica rapide. In questo caso ciò che viene “perso” come velocità di ricarica viene guadagnato dal punto di vista dell’autonomia operativa con il modello da 400 Ah che garantisce – dati del costruttore – fino ad 8 ore per le attività discontinue e fino a 5 per le operazioni in ciclo continuo. Di tutto rispetto anche le prestazioni delle batterie da 300 Ah che sostengono fino a 3 ore in ciclo continuo e fino a 6 in attività discontinue.
Insomma, in fatto di prestazioni, il sollevatore elettrico di casa Faresin non ha nulla da invidiare ai cugini con propulsione endotermica. Neanche dal punto di vista della capacità di sollevamento (2,6 tonnellate, la stessa del modello diesel) o da quello della manovrabilità, valorizzata dalle quattro ruote motrici tutte sterzanti e da un raggio di sterzata di soli 3,25 metri. Altro grande punto di forza del Full Electric, oltre alla durata del pacco batteria (la vita media è di circa 2.000 cicli di lavoro corrispondenti a quasi quattro anni e mezzo) è rappresentato dai costi di gestione, inferiori del 60% rispetto ad una macchina con motore endotermico. Costi, dunque, davvero ridotti al minimo, così come i tempi di recupero dell’investimento che il costruttore stima in due soli anni.
