EIMA, le stalle automatizzate per il benessere animale
Le nuove tecnologie per l’automazione dell’alimentazione dei bovini fanno bene agli animali e consentono all’azienda agricola di abbattere gli sprechi, ridurre i carichi di lavoro e i consumi di gasolio. A EIMA 2022, focus sulle stalle automatizzate che permettono anche di migliorare la qualità della produzione
Migliorano la qualità della produzione e lo stato di benessere degli animali. Hanno anche ricadute positive sulla sostenibilità dell’attività dell’azienda, sotto il profilo economico e sociale.
Sono le stalle dotate di sistemi di automazione per il razionamento dell’alimentazione dei bovini da latte e da carne. Diminuiscono l’errore umano nella somministrazione degli alimenti, in modo da garantire sempre agli animali i principi nutritivi di cui hanno bisogno. E permettono anche all’allevatore di ridurre gli sprechi, i carichi di lavoro, i consumi di gasolio, con benefici per la sostenibilità dell’attività produttiva.
«Con l’automazione del razionamento il risultato che si ottiene è un notevole miglioramento delle condizioni di salute dei bovini – dice Massimo Brambilla, ricercatore del Crea, Centro di ricerca ingegneria e trasformazione agroalimentari – e in questo modo non si hanno nemmeno modifiche della composizione del latte». Proprio al Crea, nell’ambito della 45a edizione a Bologna di EIMA, si deve il focus sulle nuove tecnologie per stalle all’avanguardia dove il benessere degli animali, condizione sempre più richiesta dal consumatore finale, va di pari passo con la riduzione dei costi di produzione. «Oggi – prosegue Brambilla – ci sono sistemi che consentono grande accuratezza nell’analisi, nella miscelazione e nella pesatura degli alimenti, eliminando tutte quelle inefficienze ed errori che si ripercuotono sugli animali, i quali non ricevono tutti i nutrimenti di cui hanno bisogno». La possibilità di frazionare le razioni in tante piccole somministrazioni, inoltre, è un ulteriore beneficio per i bovini, che hanno sempre a disposizione alimenti freschi.
Questi sistemi di automazione hi-tech consentono anche di misurare l’omogeneità dei foraggi e la lunghezza delle fibre che li compongono. Una volta addestrato, l’allevatore può azionarli con grande semplicità, programmando i tempi di razionamento, ad alta frequenza. In questo modo la mano dell’uomo interviene ma una gran parte del lavoro è svolto dalla macchina. Frutto delle più moderne tecnologie anche gli spingiforaggi, veri e propri piccoli robot che sono sistemi di distribuzione degli alimenti che verificano anche dove l’animale ha già mangiato, per assicurargli il più possibile ingredienti freschi.