EIMA International ed EDP, il "mix fieristico"
La rassegna organizzata da FederUnacoma sposa una formula che abbina lo strumento della realtà virtuale alla tradizionale esposizione fisica
L’emergenza sanitaria ha accelerato la diffusione dei sistemi “da remoto" e anche nel settore fieristico ci si aspetta una diffusione delle piattaforme di realtà virtuale. Il modello più efficace vede l’affiancamento della fiera virtuale a quella fisica tradizionale, e in questo senso è orientato il progetto dell’EIMA, la grande rassegna mondiale della meccanica agricola che terrà la propria edizione virtuale dall’11 al 15 novembre prossimo e quella fisica tradizionale. Delle nuove prospettive del settore fieristico si è parlato nel corso dell’Assemblea annuale di FederUnacoma, l’associazione italiana dei costruttori, svoltasi il 25 settembre a Bologna, con la partecipazione di autorità pubbliche ed esperti del settore.
Sabina Addamiano, docente di marketing all'Università di Roma Tre, ha analizzato i cambiamenti indotti dall’emergenza Covid-19 nelle dinamiche di mercato. «La presenza dell'Information Technology nelle logiche fieristiche è un processo destinato a crescere nel breve periodo – ha sostenuto Addamiano – ma questo non sostituirà l’esperienza della fiera fisica, che non soltanto risulta necessaria nel caso di beni strumentali come sono i macchinari agricoli, ma che nella psicologia dell’operatore e del visitatore rappresenta la dimensione relazionale e l’elemento emotivo, tuttora fondamentali nel marketing».
Francesco De Nobili, consulente e formatore nel campo del digital marketing integrato, ha affrontato il tema della promozione e della preparazione degli eventi fieristici attraverso lo strumento dei webinar. «Dai video one to one a quelli one to many, fino alle tecniche di video editing – ha evidenziato De Nobili – il linguaggio del marketing sta subendo evoluzioni rapide e per questo un ruolo fondamentale assume la formazione permanente degli addetti al marketing e della forza vendita aziendale».
In questo scenario, che conferma l'importanza delle rassegne tradizionali, diviene decisivo il fattore organizzativo, e in particolare il sostegno congiunto del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, e dell’ICE Agenzia, impegnati a predisporre forme di sostegno alle imprese e a realizzare quei “corridoi verdi” che consentono agli operatori esteri di partecipare agli eventi fieristici in condizioni di sicurezza e con procedure accelerate di verifica sanitaria. Il direttore generale della Direzione per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Lorenzo Angeloni, ha ricordato la forte vocazione all'export dell’agro-meccanica italiana, che ha dimostrato di saper competere con successo sui principali mercati mondiali. «Oggi per le imprese italiane possono aprirsi altre opportunità non solo in Europa e negli Stati Uniti ma – ha detto Angeloni – anche in Asia e in Africa, dove ci sono prospettive di crescita estremamente interessanti. L'azione della nostra rete a fianco delle aziende può aiutarle a cogliere queste opportunità». Tra gli strumenti di sostegno messi a punto dal Ministero, Angeloni ha ricordato il Patto per l'Export, che si sviluppa su sei direttrici relative a formazione e informazione; comunicazione del brand Italia nel mondo; promozione integrata attraverso la rete diplomatica all'estero; e-commerce; sistema fieristico (con i corridoi verdi); finanza agevolata, anche attraverso il fondo 394. Gestito da Simest e finalizzato all'internazionalizzazione delle aziende italiane, il fondo prevede misure a favore delle fiere di rilevanza internazionale.