Connettività e controlli da remoto nelle macchine agricole

L’impiego della telemetria in agricoltura, vale a dire dei sistemi per il controllo a distanza delle macchine agricole, risale al 2002. Concepite inizialmente per conoscere la posizione di un mezzo meccanico, tali tecnologie si sono evolute diventando il perno dell’interscambio dati tra la macchina stessa, l’utilizzatore e il service post-vendita

La telemetria e il controllo a distanza, tecnologie centrali della smart farm, sono termini con cui viene descritta una funzione concettualmente semplice ma tecnologicamente assai avanzata: ovvero la possibilità di controllare cosa fa una macchina anche a distanza di chilometri dalla stessa. Lo può fare l’agricoltore, per sapere dove sono e che lavoro fanno i suoi trattori, ma lo può fare anche l’officina, se autorizzato dal proprietario. L’impiego telemetria in agricoltura risale al 2002, allora serviva per conoscere l’esatta posizione della macchina, oggi è il perno dell’interscambio dati tra macchina, sede aziendale e officina/concessionaria. Diverse le aziende costruttrici che si sono dotate di Data Connect, che permette di visualizzare tutta la flotta su una sola piattaforma. Esse attivano un servizio di analisi del funzionamento delle macchine; così, con l’autorizzazione del proprietario, le informazioni possono arrivare anche al concessionario, che può verificare il corretto funzionamento del mezzo ed proporre eventuali interventi o semplici aggiornamenti software. Con il Data Connect è anche possibile acquisire informazioni sull’operatività della macchina, avvertendo se la stessa esce dal perimetro stabilito dal proprietario, e programmare le manutenzioni. Nella maggior parte delle aziende costruttrici, il sistema prevede un dispositivo da installare a bordo della macchina agricola per la localizzazione GPS, per il monitoraggio, per la gestione di comandi remoti (blocco avviamento) e per la trasmissione dati bidirezionale, al quale si associa una interfaccia CANBUS specificamente programmata per la lettura e l’interpretazione dei dati di telemetria e diagnostica dei macchinari agricoli. Il sistema prevede inoltre un accesso alla piattaforma software in cloud per usufruire dei servizi di localizzazione, monitoraggio, telemetria e diagnostica e funzioni di pianificazione riferite alle aree di lavorazione e certificazione puntuale delle attività realizzate giornalmente. Per gestire in modo ottimale tali tecnologie si rende indispensabile l’assistenza software e la manutenzione dei dispositivi installati sui macchinari. Il dispositivo installato a bordo della macchina agricola viene collegato all’impianto di alimentazione del macchinario e raccoglie costantemente le informazioni relative ai principali parametri operativi del mezzo. In particolare quelle necessarie a monitorare da remoto lo stato delle lavorazioni agricole in tempo reale (dati relativi alla posizione GPS, alla velocità, alla direzione, alle ore di lavoro, allo stato di sosta e movimento del mezzo) e lo stato d’uso del macchinario. L’interfaccia CAN permette il collegamento alle centraline elettroniche per acquisire tutti i dati e tutti i parametri salienti (come, ad esempio, il progressivo dei chilometri percorsi) ai fini della manutenzione della macchina. L’interfaccia CANBUS fornita è specificamente programmata per la lettura e l’interpretazione dei dati di telemetria dei macchinari agricoli. È indiscutibile l’utilità che si riceve da questi sistemi quando dal trattore parte un messaggio di malfunzionamento o allerta. Il medesimo arriva al titolare dell’azienda, ai meccanici della concessionaria o dell’officina di riferimento, che in pochi istanti, interpretando i codici di errore, possono capire la natura del problema. A quel punto il tecnico può chiamare l’operatore e chiedere il via libera per entrare – naturalmente da remoto – dentro il terminale e controllare bene cosa succede. Suggerendo le contromisure adottare e verificando, in particolare, se non sia necessario un fermo macchina o se il malfunzionamento non possa essere risolto, piuttosto, con qualche piccolo intervento. Questo è una delle applicazioni di controllo a distanza che viene comunemente chiamata Remote service. Tutti i dati raccolti vengono trasmessi in tempo reale tramite rete internet alla piattaforma cloud; in caso di momentanea assenza della rete dati nel luogo di lavorazione della macchina agricola, il dispositivo di bordo è in grado di memorizzarli e di trasmetterli non appena la connessione torna disponibile. Questa seconda modalità non è da annoverare in un sistema smart; ci si augura pertanto che la diffusione dei nuovi sistemi di trasmissione dati di V generazione, ovvero 5G, eliminino il gap legato ad assenza di copertura e tempi di latenza particolarmente lunghi. Le piattaforme possono essere organizzate in differenti ambienti logici (tempo reale, dati storici, archivi, pianificazione, report e utilità) che possono essere utilizzati anche in parallelo e che permettono una più agevole organizzazione delle informazioni e delle funzioni a seconda degli scopi d’uso degli utenti. Cosi come è possibile una diversa profilazione degli utenti, la piattaforma prevede la profilazione ovvero utente “Azienda Agricola” e utente “Officina di Manutenzione”. Oggi, tali tecnologie consento prestazioni ed informazioni una volta neanche immaginabili: visualizzare la posizione corrente di tutti i macchinari sulla mappa geografica, inquadrare un mezzo sulla mappa, seguirlo durante i suoi spostamenti, visualizzare il tragitto e la lavorazione effettuati nel corso della giornata, evidenziare i punti di sosta con la relativa durata e l’orario. Tra le applicazioni più interessanti vi è la possibilità di disegnare su mappa le aree di lavoro e di pianificare le attività associando a ciascuna area uno o più macchinari agricoli a cui affidare la lavorazione, e quindi la programmazione degli interventi. Ma anche verificare lo stato delle lavorazioni di ciascuna area accedendo sia ai dati in tempo reale che ai dati storici con consultazione delle tracce (percorso storico svolto dal mezzo) e dello stato dei sensori per ciascuna delle posizioni rilevate.