Biomasse, punto di forza delleconomia circolare
I residui delle attività agricole ed agroindustriali rappresentano una fonte energetica molto consistente e in prospettiva sempre più importante. Lo sviluppo di questa filiera richiede una meccanizzazione efficiente ed integrale, come emerge dalle tecnologie esposte al salone di EIMA Energy e dal programma degli incontri pubblici che anima la cinque giorni bolognese
Dalla recente analisi svolta dall’International Energy Agency “Renewables 2018 – Global status Report” emerge in modo chiaro l’importanza che avrà la bioenergia negli scenari futuri a partire dal quinquennio 2018-2023. Si parla testualmente di una fonte gigantesca nel campo delle rinnovabili viste le sue molteplici applicazioni che, oltre alla produzione di elettricità, interessano l’energia termica e i biocarburanti per i trasporti.
Dalle proiezioni sembrerebbe, infatti, che a livello globale assisteremo ad un sensibile incremento delle FER (circa 250 Mtep) che incideranno sui consumi complessivi di energia per il 12% entro il 2023 (per raggiungere il 18% nel 2040) e che in tale incremento la bioenergia giocherà un ruolo di importanza primaria fornendo un contributo di 76 Mtep pari al 30% rispetto a tutte le rinnovabili.
Per far si che tale trend sia rispettato si fa riferimento esplicito ad una moderna espressione della bioenergia che – facendo tesoro delle esperienze fatte – porti avanti unicamente dei modelli pienamente sostenibili per la valorizzazione delle biomasse.
Questi dovranno essere caratterizzati da tecnologie mature ed efficienti e da filiere di approvvigionamento ben integrate al territorio.
Il conseguimento dell’obiettivo richiederà, dunque, un adeguato sostegno da parte della politica.
Ponendo al centro dell’attenzione la biomassa – risorsa rinnovabile, ma non inesauribile – la bioenergia sarà veramente moderna quando troverà un giusto equilibrio con altri ambiti produttivi che attingono alla stessa materia prima.
Stiamo parlando di settori di grande importanza che, oltre a quello alimentare, interessano l’ampia sfera della bioeconomia come la chimica verde, la bioedilizia, la nutraceutica, la cosmesi e via dicendo.
Con tale approccio il gigante della moderna bioenergia assumerà delle dimensioni ancora più imponenti e non potrà sfuggire ad una visione strategica di sviluppo, che – superando la sfera dell’energia – approderà nel più vasto contesto dell’economia circolare.
Preso atto delle dimensioni del fenomeno non si potrà più parlare di un gigante nascosto (hidden giant) ma di un gigante dormiente che sarà bene destare chiarendo prima le regole per l’attivazione delle sue migliori pratiche.
In considerazione di quanto detto, quest’anno il salone EIMA Energy darà un grande spazio alla presentazione di progetti condotti in ambito Europeo ed internazionale per una corretta e ampia valorizzazione delle biomasse, sia residuali, sia appositamente coltivate.
L’importanza di un punto di vista scientifico alla trattazione di queste tematiche ha spinto Itabia a coinvolgere numerosi e prestigiosi Enti di ricerca nazionale come l’Enea, il Cnr, il Crea e diverse Università che potranno diffondere i risultati di sperimentazioni che ruotano intorno al tema delle biomasse come la meccanizzazione innovativa, l’agricoltura sostenibile, le colture dedicate, la valorizzazione dei residui, le bioraffinerie.
Programma EIMA Energy
mercoledì 7 novembre
Workshop 1 – Innovazione nel settore agrario e forestale per la sostenibilità energetica
Sala Quintetto, Padiglione 36 (ore 15,00 – 17,00)
Il Dipartimento di Scienze Agrarie e Forestali (DAFNE) dell’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo sta sviluppando diverse attività di ricerca rivolte al tema della sostenibilità in vari settori del contesto agro-forestale; tra queste l’aspetto energetico costituisce uno degli obiettivi da centrare.
Giovedì 8 novembre
Workshop 2 – Il progetto AGRICARE: l’innovazione delle agrotecniche per il risparmio di energia e la protezione del suolo
Sala EIMA WEB TV, Centro Servizi (ore 9,30 – 10,45)
Il progetto Life “AGRICARE” (Enea, Veneto Agricoltura e maschio Gaspardo) ha dimostrato che l’integrazione tra agricoltura di precisione e conservativa consente di dare una risposta significativa in termini di riduzione dei gas serra, aumento della sostanza organica e prevenzione dai fenomeni di degrado.
Workshop 3 – Fake news una zavorra per l’innovazione
Sala Quintetto, Padiglione 36 (ore 12,00 – 13,00)
In collaborazione con la rivista Nuova Energia, FederUnacoma e Itabia hanno avviato una campagna di informazione per evidenziare quanto le “fake news” possano nuocere all’attivazione di molte iniziative valide nel settore della bioenergia alimentando la sindrome NIMBY. Si porteranno alcuni esempi su cui discutere.
Workshop 4 – La Chimica verde per un ortofrutticoltura sostenibile
Sala Quintetto, Padiglione 36 (ore 15,00 – 17,30)
il Centro di Politiche e Bioeconomia del Crea promuove e coordina un focus dedicato specificatamente alle soluzioni che può fornire la Chimica Verde alle principali problematiche della filiera ortofrutticola. Lo scopo del seminario è quello di diffondere i primi esiti del lavoro coinvolgendo rappresentanti del mondo della ricerca e delle istituzioni in un confronto proficuo.
Venerdì 9 novembre
Workshop 5 – I residui agricoli: da scarti a preziosa risorsa per l’industria dei bioprodotti
Sala Quintetto, Padiglione 36 (ore 10,00 – 13,00)
Il Progetto H2020 ENABLING “Enhance New Approaches in Biobased Local Innovation Networks for Growth”, ha l’obiettivo di stimolare il mercato dei bioprodotti agevolando il contatto tra il settore agricolo (produttore di biomasse) e quello industriale (trasformatore). Il seminario punterà al coinvolgimento dei vari soggetti portatori d’interesse.
Workshop 6 – Meccanizzazione forestale innovativa a basso impatto ambientale
Sala Quintetto, Padiglione 36 (ore 14,00 – 15,00)
Le ditte che partecipano alla mostra dinamica delle macchine operatrici (Area Nord antistante il Pad 30) interverranno al workshop dove si tratterà il tema dell’innovazione nel settore della meccanizzazione nell’ottica dello sviluppo sostenibile, portando ad esempio i modelli esposti in fiera.
Workshop 7 – “Progetto di Partenariato Industriale in Costa Rica”
Sala Quintetto, Padiglione 36 (ore 15,00 – 16,00)
Nell’ambito del Piano di promozione straordinario del made in Italy del Ministero dello Sviluppo Economico, l’ICE-Agenzia e il Crea hanno messo a punto dei sistemi meccanici con cui rimuovere e valorizzare gli ingenti quantitativi di residui colturali dell’ananas contribuendo a risolvere la problematica della mosca cavallina (Hippobosca equina).
Sabato 10 novembre
Workshop 8 - “Colture non-food per la bioeconomia circolare”
Sala Gavotta, Padiglione 33-34 (ore 9,30 – 13,00)
Il Progetto H2020 PANACEA focalizza l’attenzione su alcune tra le più promettenti colture non-food per lo sviluppo della bioeconomia italiana con un approccio circolare. Il workshop tratterà alcune colture (camelina, cardo, cardo mariano, canapa e lino) definibili polivalenti per l’utilizzo diversificato delle diverse componenti della pianta.