Agrimec, alta specializzazione nel settore dei rimorchi
Attiva da ben ottant'anni nel settore agromeccanico italiano, la ditta cuneese si è specializzata nel segmento dei rimorchi dove può vantare una gamma di macchine ampia e differenziata, con modelli caratterizzati da grandi possibilità di personalizzazione, grazie a un ricco catalogo di accessori
L’Agrimec di Marene (Cuneo) è uno dei player storici dell’agromeccanica italiana. La casa piemontese infatti è attiva nel comparto fin dal lontano 1936 e proprio quest’anno ha tagliato il traguardo degli 80 anni di attività. Un’impresa che ha alle spalle un’esperienza maturata soprattutto dopo il salto di qualità avvenuto nel periodo del boom economico, e che può vantare una tradizione e una competenza di alto profilo, grazie alle quali è riuscita dagli anni Trenta ad oggi, ad aggiornare costantemente il profilo delle proprie macchine. Strumenti di lavoro già da allora concepiti per durare nel tempo, il cui vero valore aggiunto – come spiega la ditta con una nota – è rappresentato dal know how progettuale di un team di collaboratori che sa trasferire alla produzione industriale lo spirito e la meticolosità dell’approccio artigianale. L’Agrimec, dunque, non si è allontanata dai suoi originari principi aziendali ma non si è neanche allontanata dall’iniziale comparto di attività, quello dei rimorchi, che ancora oggi rappresenta il core business dell’azienda di Marene. Ampia e specializzata, la gamma dell’Agrimec nei carri-botte, con una linea di macchine che comprende modelli con diversa capacità di carico, compresa tra i 2.700 litri del più piccolo, e i 35.000 del più grande. Il numero di assi varia da uno a tre a seconda della massa, mentre il sistema di frenatura può essere, sempre in funzione della capacità, di tipo meccanico o idraulico. I serbatoi, invece, sono zincati per tutti i veicoli. I carri-botte Agrimec offrono inoltre la massima libertà di personalizzazione, grazie a un catalogo accessori decisamente ricco, che comprende – tra gli altri – barre di spandimento strette o rasoterra, ripper a due o quattro ancore, raccogligocce, interratore a dischi posteriore. Nel segmento dei rimorchi ribaltabili la ditta piemontese può vantare una serie di modelli che parte dal biasse da cinque metri per arrivare al tre-assi da 7, dotati di sistema di frenatura idraulico o pneumatico. Anche in questo caso massima libertà di personalizzazione con optional quali sospensioni meccaniche o Ror abbinate ad assali industriali, dispositivo di ribaltamento con radiocomando. Nel catalogo della Agrimec non mancano, poi, i rimorchi a pianale fisso (dai 4 metri del monoasse ai 9,7 del modello a tre assi), che, a seconda delle esigenze degli operatori, possono essere configurati come porta attrezzi oppure come porta rotoballe. E non mancano neanche i rimorchi dumper – con macchine dai 4 metri del monoasse agli 8,1 del triasse – equipaggiabili con sistemi di livellamento, sterzate forzate a bilancini (o elettroniche), timoni balestrati, timoni con cilindri idraulici con compensatore di azoto. In evidenza, nel catalogo dell’impresa cuneese, anche i rimorchi spandiletame, tutti certificati Imamoter per offrire all’utilizzatore la massima sicurezza possibile. I modelli Agrimec vengono proposti con dimensioni comprese tra i 4,5 metri del monoasse e i 7 del triasse e con dispositivi di spandimento (a 2 o 4 rulli) caratterizzati da un assetto inclinato, per migliorare la distribuzione del prodotto sul terreno, e da parati e posteriori regolabili ed estraibili. La versione base può essere arricchita con il sistema di avanzamento idraulico a impianto indipendente, con comandi elettrici, catene cementate, coperture superiori del cassone tipo Cramaro, tiranti idraulici automatici delle catenarie, assali sterzanti, timoni idraulici, correttore di sterzata. Tutte le macchine sono costruite utilizzando materiale di prima scelta in tubolare.