| COLTIVAZIONI |
COLTIVATIONS
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sia laquantitàdi erbicida impiegatosia i rischi legati allamanipolazionedel pro-
dotto, nel rispetto dei principi contenuti nella buona pratica agricola.
Ponendo attenzione alle produzioni di biomassa epigea ottenute nei primi due
anni di prove (si consideri che la coltura raggiungemaggiori produzioni dal terzo
anno in poi) sono stati osservati valori interessanti per questo carattere nelle
densità con un investimento unitario di 4 e 6 piante/m
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, dove il numero di cul-
mi per unità di superficie è risultato più elevato rispetto alle altre densità a con-
fronto (vedi tabella). Ciò potrebbe significare che – in questo peculiare conte-
sto – la capacità di insediamento del Miscanto sia sensibilmente influenzata
dal numero e/o disposizione spaziale delle piante in campo, per cui una mag-
giore densità della coltura riesce a contenere bene i fenomeni di competizione
con le infestanti. Inmeritoalla capacità fitoestrattivadi inquinanti leanalisi han-
no mostrato un’elevata capacità di accumulo nella biomassa epigea di Rame,
Piombo, Zinco eMercurio rispetto alle concentrazioni riscontrate nel suolo.
In conclusione il Progetto “Miscanthus”,orientatoalmassimo coinvolgimentodi
soggetti operanti in Abruzzo, ha centrato in pieno i suoi obiettivi principali, at-
traverso lo studio di una coltura energetica con anche finalità fitoestrattive e fi-
todepurative. La coltivazione del miscanthus costituisce un’opportunità per va-
lorizzare e rendere produttivi terreni a riposo o abbandonati, destinandoli – con
poche risorse economiche – alla produzione di biomassa ad uso energetico. Si
concretizza inquestomodo unmodello di sviluppo verso il concetto di multifun-
zionalità aziendale dell’agricoltura abruzzese, con produzioni non più legate alla
sola alimentazione umana o animale,ma destinate a nuovi segmenti di merca-
to innovativi e promettenti. Il progetto ha quindi definito un caso di studio che
potrà costituire un’esperienza facilmente replicabile in altre realtà, in conside-
razione dei punti di forza e di debolezza evidenziati dall’azione di monitoraggio
svolta. Nel contesto abruzzese, dunque, il progettoMiscanthus si potrà adatta-
re nelle tante aree pedemontane, dove per contrastare il fenomeno dell’abban-
dono è necessario stimolare iniziative che generino nuova occupazione, soprat-
tutto tra i giovani aperti ad intraprendere nuove iniziative.
Per queste ragioni si è voluto dare un grande risalto alla divulgazione degli esiti
del progettoattraversopubblicazioni ed incontri con gli stakeholdersa cui Itabia
e FederUnacomahanno fornitoun valido contributopresentando inoccasionedi
EIMA International 2014 i primi risultati dell’iniziativa progettuale e prevedendo
per Agrilevante (Bari 15-18 ottobre) un momento di approfondimento alla luce
degli esiti conclusivi.
MatteoMonni
On the basis of the results of the experiments and the setting of the
studies, it canbeasserted that the introductionofMiscanthusonmar-
ginal agricultural lands in theAbruzzodisplayed good growthandpro-
ductivity capabilityondeep soil witha limestonematrixandadiscrete
supply of nutrients – though there could be come problems in adapt-
ing to thepeculiarpedoclimaticconditions.For soundcultivationof the
crop, itwouldbe timely towork synergeticallywith irrigation in the first
phase of the development of the crop and successivelymediatewith
nitrogen-based fertilizer in thegrowthphase. In these rural conditions,
which featureawealthof biodiversity,agronomicmanagement should
include low impact on the environment in operations, fertilization and
plant treatment aswell asfor integrated control to counter pathogens
and infestations. For this purpose, an integratedmanagement system
for post-emergentweeds, chemical +mechanical,was seemasause-
ful and efficient operational instrument to apply for risks associated
withmanipulating theproductwith respect for good farmingpractices.
Attention focusedon theproductionofabovegroundbiomassobtained
in the first twoyears of the trials – considering that the cropachieves
greaterproduction from the thirdyearon–disclosed interestingvalues
for density inunifiedplantings of 4and6plants/m
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where thenum-
berof stalks turnedout tobehigher in relation to thecomparativeden-
sity (seeTable below). In this special setting, this couldmean that the
capacitiesofMiscanthusmight besignificantly influencedby thenum-
berand/or thespacingof theplants in the field. In thisconnection, the
greaterdensityof thecrop isable to limitwell thephenomenonof com-
petitionwith infestations.As regards the phytoextration of pollutants,
analysesshowahighcapacityofaccumulationofcopper, lead,zincand
mercury in theabovebroundbiomass.
In conclusion, theMiscanthus Project orientedmainly on involvingworkers in theAbruz-
zo, fullymet all its principle objectives through a study of an energy cropwhich also in-
cludesphytoextrationandphytodepurationpurposes.ThecultivationofMiscanthus isan
opportunity toenhance thevalueandproductivityof set-asideorabandoned land,for the
productionwith few financial resources of biomass for energy use. In this way, a devel-
opmentmodel hasbecome reality for the concept ofmulti-functional farming inAbruzzo
agriculture for productionnot connected tohumanandanimal foodproductsbut bound
for new innovative and promisingmarket segments. The project thus identified a study
casewhichwill beable toprovideanexperience for duplication in real conditions in light
of the strong points andweaknesses turnedupby themonitoring carried out. So in the
Abruzzo setting, theMiscanthusProject canbeadopted for a largenumber of foothill ar-
easwhere,needed for countering thephenomenonof abandoning lands, is the stimula-
tion of initiatives for generating job creation, initiatives aimed especially at young enter-
prisingpeopleopen to them.
For this reasongreat prominencehasbeengiven to thedisseminationof theoutcomeof
theproject throughpublicationsandmeetingswith such stakeholdersas Itabia, the Ital-
ian BiomassAssociation, and FederUnacoma, the ItalianAgricultural MachineryManu-
facturersFederation,whichprovidedastrongcontributionbypresenting the initial results
of theproject initiativeat theEIMA International Exhibition2014andareplanninga fol-
lowup for the final findingsat theAgrilevante inBari comingupOctober 15-18.
MatteoMonni
