I battipista "eco" firmati Prinoth
La propulsione a idrogeno potrebbe presto insidiare il primato dell’alimentazione diesel nel settore dei battipista. Alfiere di questa innovazione è il modello LEITWOLF h2MOTION che, progettato dall’altoatesina Prinoth (l’azienda, con sede a Vipiteno, fa parte del Gruppo HTI) ha da poco iniziato i test operativi sulle piste delle Dolomiti. Il prototipo di casa Prinoth è equipaggiato con un motore “ecologico” da 544 Cv, che combina una cella a idrogeno e un motore elettrico, e che non ha nulla da invidiare alle versioni Diesel. Con una coppia massima di 2300 Nm e un’autonomia massima di quatto ore – spiega l’azienda altoatesina – il battipista a idrogeno è in grado, infatti, di offrire prestazioni anche superiori a quelle del modello classico.
La fine dell’anno ha portato un’altra novità firmata da Prinoth, che, oltre al già citato LEITWOLF h2MOTION ha presentato un battipista interamente elettrico, l’HUSKY eMOTION. Questa macchina eroga una potenza di 270 Cv e una coppia massima di 1140 Nm, con un’autonomia di 3 ore; numeri di tutto rispetto che dimostrano come le tecnologie alternative si prestano anche alle applicazioni più impegnative, inclusi i terreni difficili. «Il nostro gruppo aziendale passa dalle parole ai fatti quando si tratta di tutela ambientale: dalla produzione di energie rinnovabili alla costruzione e installazione di impianti eolici, fino all'implementazione, grazie alla tecnologia funiviaria, di una mobilità elettrica innovativa nei sistemi di trasporto pubblico e ora all'introduzione di battipista CO2-neutri. Per noi – ha commentato Anton Seeber, presidente del consiglio di amministrazione di HTI – la sostenibilità non è uno slogan, ma un impegno».