La riforma della Pac è in dirittura d’arrivo. Il 28 giugno i ministri dell’agricoltura dell’Unione Europea hanno dato luce verde all’accordo raggiunto tre giorni prima dalle istituzioni europee sui punti chiave della nuova politica agricola comune, in particolare su quello degli ecoschemi. Strumenti di incentivazione per pratiche eco-sostenibili su base volontaria, gli ecoschemi rappresentano una delle principali innovazioni della PAC ma sono stati anche all’origine di tensioni in sede europea. Consiglio, Commissione e Parlamento Europeo si sono divisi sulle quote da corrispondere agli agricoltori. Il Parlamento spingeva affinché il 30% delle dotazioni nazionali per i pagamenti diretti relativi al periodo 2023-2027 fosse destinato alle pratiche virtuose, mentre gli Stati-membri puntavano su un più modesto 20%. Alla fine il compromesso è stato trovato su una soglia pari al 25%. E’ comunque prevista una fase di transizione di due anni nei quali si applicherà una quota del 20%, per poi entrare a regime a partire dal terzo.