Rallentano nel secondo trimestre del 2023 i rincari delle commodity agricole. I dati dell’istituto europeo di statistica Eurostat riferiti all’Unione Europea indicano infatti per il periodo compreso tra marzo e giugno un tasso di incremento medio del 2%, a fronte del 17% registrato nei primi tre mesi dell’anno. In un contesto caratterizzato dunque da un parziale allentamento delle pressioni inflattive, agrumi (+89%), olio d'oliva (+48%) e patate (+38%) vanno in controtendenza, segnando invece aumenti di prezzo fuori scala rispetto al dato medio europeo. Secondo Eurostat questa “anomalia” è dovuta alla siccità che ha colpito alcune regioni del bacino mediterraneo, specializzate proprio nelle colture orto-frutticola e olivicolo-olearia. Portogallo (+22%), Grecia (+21%) e Spagna (+16%), infatti sono i Paesi l’inflazione agricola ha continuato a galoppare anche nel secondo trimestre.
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