In quindici anni, dal 2005 al 2020, l’Unione Europea ha perso oltre 5 milioni di aziende agricole. I dati diffusi in un report dell’
EUROSTAT, l’ufficio statistico della Commissione Europea, segnalano
un calo generalizzato in tutti i segmenti produttivi, particolarmente significativo per la categoria delle imprese miste - quelle cioè specializzate sia nell’allevamento che nella coltivazione vegetale – che lasciano sul terreno 2,6 milioni di unità produttive e per quelle specializzate soltanto nell’allevamento (-1,6 milioni). Secondo Eurostat,
nel 2020 in tutto il territorio dell’Unione erano attive complessivamente 9,1 milioni di aziende agricole. Inoltre, la relazione dell’ufficio statistico europeo, segnala che nel 2020 poco più della metà della superficie agricola utilizzata (SAU) dell’Unione, era destinata a coltivazioni vegetali, mentre circa un terzo era impegnata per l’allevamento. A livello nazionale, le
più alte percentuali di imprese specializzate nella coltivazione sono state osservate nei Paesi dell'Europa orientale, tra cui Bulgaria (73%), Ungheria (72%) e Romania (67%), e in Paesi dell’area mediterranea come Grecia (74%), Malta (63%) e la Croazia (61%). Le aziende zootecniche invece sono concentrate principalmente in Irlanda (79%) e nei Paesi Bassi (58%).