FOCUS 60 FOCUS Le colture vocate per il sovescio presentano alcune caratteristiche comuni. Devono essere a crescita rapida, per consentire il taglio e l’interramento nei tempi adeguati; altamente produttive in biomassa, al fine di garantire un adeguato apporto di sostanza organica; competitive nei confronti delle infestanti e resistenti alla siccità. Tra le famiglie botaniche più indicate per il sovescio rientrano: Fabaceae: lupino, trifoglio, lupinella, veccia, fava e pisello proteico Brassicaceae: rafano, senape e colza Graminaceae: segale, avena e orzo Boraginaceae: facelia. Tali specie non devono avere scopi alimentari, ma fungere da fertilizzante naturale una volta degradate dall’azione dei microrganismi del suolo. Le leguminose sono particolarmente impiegate poiché, grazie alla simbiosi con le micorrize, sono in grado di fissare l'azoto atmosferico trasformandolo in forme assimilabili dalle piante. L’effetto sul suolo varia in base al periodo di interramento: se eseguito durante la fioritura, determina un rapido rilascio di azoto; se posticipato alla formazione dei baccelli, favorisce invece un rilascio più graduale nel tempo. La scelta della specie più idonea deve tenere conto anche delle caratteristiche del suolo. Ad esempio, la veccia (Vicia sativa) si adatta a diverse tipologie di terreno, ma risulta sensibile al ristagno idrico e alle basse temperature. Le Brassicaceae, grazie alla presenza di radici fittonanti, contribuiscono al miglioramento della struttura del suolo, limitando il ristagno idrico e favorendo il drenaggio delle acque. L’interramento della senape (Brassica nigra, Sinapis alba, Brassica juncea) apporta una notevole quantità di sostanza organica, mobilita il fosforo e il potassio e possiede proprietà biocide. Le Graminaceae, invece, favoriscono il mantenimento della fertilità recuperando nutrienti dagli strati profondi del terreno. A seguito della trinciatura e dell’interramento, tali nutrienti risultano maggiormente disponibili nei primi 20 cm di suolo. Tuttavia, al fine di evitare un rapporto carbonio/azoto eccessivamente elevato – caratteristico delle graminacee – è opportuno procedere con l’interramento prima della fioritura. In linea generale, le colture da sovescio sono finalizzate al miglioramento della fertilità del suolo, al controllo delle infestanti e, in alcuni casi, all’azione biofumigante. La scelta tra l’impiego di specie singole o miscele multispecie dipende dagli obiettivi agronomici e dalle esigenze del terreno. L’uso di specie singole semplifica la gestione colturale e comporta costi inferiori, mentre l’impiego di sementi multispecie offre una maggiore competitività contro le infestanti, un miglior sviluppo dell’apparato radicale e un incremento della biodiversità. In funzione della specie selezionata e delle necessità aziendali, sarà necessario adottare pratiche colturali adeguate alla semina, al fine di ottimizzarne la resa. Il periodo di semina, la profondità e le lavorazioni accessorie dovranno essere calibrati in base alle caratteristiche delle varietà impiegate. Le colture per il sovescio Crops suitable for green manure have some common characteristics. They must be fast-growing to allow for cutting and planting in the right time frame, highly productive in biomass to guarantee an adequate supply of organic substance, competitive with weeds and resistant to drought. The botanical families most suitable for green manure include: Fabaceae: lupin, clover, sainfoin, vetch, fava bean and protein pea Brassicaceae: horseradish, mustard and rapeseed Graminaceae: rye, oats and barley Boraginaceae: phacelia. These species are not intended for consumption but to act as a natural fertilizer once they have been broken down by the action of microorganisms in the soil. Legumes are particularly useful because, thanks to their symbiotic relationship with mycorrhizae, they are able to fix atmospheric nitrogen, transforming it into forms that plants can assimilate. The effect on the soil varies according to the period of burial: if carried out during flowering, it determines a rapid release of nitrogen; if postponed until the formation of pods, it favors a more gradual release over time. The choice of the most suitable species must also take into account the characteristics of the soil. For example, the common vetch (Vicia sativa) adapts to different types of soil but is sensitive to water stagnation and low temperatures. Brassicaceae, thanks to their taproots, contribute to improving the soil structure, limiting water stagnation and favoring water drainage. Burying mustard (Brassica nigra, Sinapis alba, Brassica juncea) provides a considerable quantity of organic substance, mobilizes phosphorus and potassium and has biocidal properties. Gramineae, on the other hand, favor the maintenance of fertility by recovering nutrients from the deeper layers of the soil. After shredding and plowing, these nutrients are more readily available in the top 20 cm of soil. However, in order to avoid an excessively high carbon/nitrogen ratio - characteristic of grasses - it is advisable to plow before flowering. In general, green manure crops are used to improve soil fertility, control weeds and, in some cases, act as a biofumigant. The choice between using single-species or multispecies mixtures depends on the agronomic targets and the needs of the soil. The use of single species simplifies crop management and involves lower costs, while the use of multispecies seeds offers greater competitiveness against weeds, better root system development, and an increase in biodiversity. Depending on the species selected and the farm's needs, suitable cultivation practices for sowing will be necessary to optimize yield. The sowing period, depth and additional work will have to be adjusted according to the characteristics of the varieties used. Crops for green manure Una panoramica delle più comuni essenze adottate per il sovescio An overview of the most common species used for green manure
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