FOCUS 50 FOCUS raccolta delle leguminose, causate sostanzialmente dal loro portamento prostrato e facilmente allettabile. Un’ulteriore opzione è la consociazione mista, ovvero l’abbinamento di una coltura arborea e una erbacea. Oltre a costituire una barriera frangivento, la specie arborea garantisce un’ulteriore fonte di reddito su quelle aree non pienamente coltivabili per la coltura erbacea, per esempio a causa di pendenze eccessive. Le combinazioni più popolari in tale contesto sono senza dubbio la vite e l’ulivo, associati a foraggere. Sono noti anche casi di consociazione tra due colture arboree, come l’olivo e il limone; in questo caso le piante secolari di olivo, con la loro chioma espansa, proteggono le piante di limone dal vento riducendo il rischio che si diffonda il mal secco. Inoltre, il parziale ombreggiamento riduce le scottature e crea un clima che diminuisce il consumo idrico del limone. Le consociazioni possono poi essere permanenti, se le colture insistono con continuità sul medesimo terreno, oppure temporanee, se la compresenza include solo parte del loro ciclo vegetativo. In diversi casi la meccanizzazione delle consociazioni richiede attrezzature specializzate per le modalità di intervento, che devono comunque essere rispettose delle esigenze di entrambe le colture; si tratta di un’eventualità non scontata, specie per le combinazioni esclusivamente erbacee. Da questo punto di vista, la riduzione dell’intensità di lavorazione del terreno, sino alla soluzione che consente il minimo disturbo del suolo, ovvero la semina diretta, favorisce la convivenza delle coltivazioni. Domenico Pessina this type of intercropping is the structural support provided by the grasses, which, thanks to their ascending behavior, are able to reduce the loss of legume harvests, caused mainly by their prostrate and easily flattened growth habit. Another option is mixed intercropping, i.e., combining a tree crop with a herbaceous one. In addition to providing a windbreak barrier, the tree species guarantees an additional source of income in areas that are not fully cultivable for herbaceous crops, for example, due to excessive slopes. The most popular combinations in this context are undoubtedly vines and olive trees associated with fodder crops. There are also known cases of intercropping between two tree crops, such as olive and lemon; in this case, the centuries-old olive trees, with their expansive foliage, protect the lemon trees from the wind, reducing the risk of the spread of "mal secco" (a disease that causes the leaves to shrivel and die). Furthermore, the partial shade reduces sunburn and creates a climate that decreases the lemon's water consumption. Intercropping can be permanent if the crops are continuously present on the same land or temporary if they are present for only part of their vegetative cycle. many cases, the mechanization of intercropping requires specialized equipment for the type of intervention, which must, in any case, respect the needs of both crops; this is not a given, especially for exclusively herbaceous combinations. From this point of view, reducing the intensity of working the soil to a solution that allows minimum disturbance of the soil, i.e., direct sowing, favors the coexistence of the crops. Domenico Pessina
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