REPORTAGE EIMA 16 REPORTAGE EIMA satellitari, che consentono di eseguire interventi spot, on demand, riducendo in misura significativa l’impiego di sostanze chimiche. Pensiamo poi a quelle macchine autonome che, oltre a garantire una razionalizzazione delle lavorazioni agricole, possono accedere ai terreni più impervi, evitando che l’operatore metta a rischio la propria incolumità. EIMA International è stata anche l’occasione per ribadire il contributo delle centraline meteo, dei sistemi di mappatura e dei moderni impianti di irrigazione alla riduzione dei consumi idrici in agricoltura. Questi sistemi – è stato evidenziato a Bologna – sono in grado di dialogare e di interagire tra loro, pianificando gli interventi in funzione di diversi parametri (umidità del suolo, condizioni meteo, ad esempio) ed ottimizzando così lo sfruttamento delle risorse idriche. Ma ad EIMA International si è parlato anche di tecniche agronomiche a basso impatto – prime fra tutte quelle dell’agricoltura conservativa – che si sono dimostrate molto efficaci nel contrastare gli effetti dei cambiamenti climatici, tra cui l’impoverimento dei terreni. Le lavorazioni tipiche dell’agricoltura conservativa – hanno spiegato i tecnici – possono preservare e ricostituire la sostanza organica del suolo, ripristinando le condizioni più favorevoli allo sviluppo vegetativo delle piante. E sempre in tema di riscaldamento globale, la kermesse bolognese ha aperto una importante finestra sulle agroenergie evidenziando il contributo alla riduzione delle emissioni climalteranti. Dalle tecnologie next gen per gli impianti “verdi” alle più recenti normative di settore, fino alle politiche di incentivazione, tecnici, operatori e decisori pubblici hanno evidenziato l’importanza delle rinnovabili non soltanto a fini meramente energetici ma anche come strumento di integrazione ai redditi agricoli. Insomma, la 46ª edizione di EIMA International ha permesso a tecnici, case costruttrici, stakeholder e decisori pubblici di mettere a fuoco, analizzare ed approfondire i temi che nel breve e medio termine caratterizzeranno i principali trend del settore primario globale. treatments or, again in the field of phytosanitary treatments, the satellite surveys that allow spot interventions to be carried out on demand, significantly reducing the use of chemical substances. We can also think about autonomous machines, which, in addition to providing rationalization to agricultural work, are capable of accessing the most impervious terrains, so that operators do not have to put their own safety at risk. EIMA International was also an opportunity to reaffirm how weather stations, mapping systems and modern irrigation systems contribute to reducing water consumption in farm work. These systems – it was pointed out in Bologna – are able to communicate and interact with each other, planning interventions based on different parameters (e.g. soil humidity, weather conditions) and thus optimizing the use of water resources. But at EIMA International there was also talk of low-impact agronomic techniques – first and foremost those of conservation agriculture – which have proven to be very effective in countering the effects of climate change, including soil impoverishment. Typical conservation agriculture processes - as the technicians explained - are capable of preserving and reconstituting the organic substance of the soil, restoring the most favorable conditions for the vegetative development of plants. And still on the subject of global warming, the Bologna event opened an important window on agroenergy, shedding light on how it contributes to reducing climatealtering emissions. From next-gen technologies for “green” systems to the most recent sector regulations, and further still to incentive policies, technicians, operators and public decision makers stressed the importance of renewables not only for purely energy purposes but also as a tool for supplementing agricultural incomes. In short, the 46th annual EIMA International event allowed technicians, manufacturers, stakeholders and public decision makers to study, assess and delve into the themes that will characterize the main trends in the global primary sector in the short and medium term.
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