n. 12/2024 73 buendo alla riduzione del 55% delle emissioni di gas a effetto serra attesa per il 2030, rispetto ai livelli del 1992. Un traguardo che dovrebbe successivamente portare all’auspicata neutralità climatica in Ue entro il 2050. In tale ottica, in Italia, un passo importante è stato compiuto con l’istituzione del Registro Italiano dei Crediti di Carbonio presso il CREA. Questo strumento permette agli agricoltori e agli operatori forestali italiani di partecipare a un mercato del carbonio strutturato, favorendo l’adozione di pratiche sostenibili in linea con gli schemi europei e rafforzando le politiche climatiche nazionali. Nonostante i progressi, restano le sfide da affrontare. Gli agricoltori devono confrontarsi con la necessità di adattare i propri sistemi produttivi, implementando tecniche innovative che, da un lato, migliorino la qualità del suolo e dall’altro garantiscano la redditività delle aziende. La creazione di un mercato del carbonio che supporti questa transizione è essenziale. Quindi, sarà sempre più importante sviluppare il dialogo tra agricoltura, ambiente e innovazione per favorire la tutela dei suoli come elemento centrale verso una transizione competitiva e sostenibile. Oggi più che mai, vista la difficoltà di tenere il carbonio fossile stoccato nei giacimenti petroliferi, il carbon farming diventa sempre più strategico per contrastare il cambiamento climatico valorizzando al contempo il ruolo degli agricoltori come custodi del territorio e protagonisti dell’innovazione agricola. Matteo Monni Europe. According to estimates by the European Commission, these practices could provide an overall savings of 42 million tons of CO2 by 2030, contributing to a 55% reduction in greenhouse gas emissions envisaged by 2030, compared to 1992 levels. It is a goal that should subsequently lead to the desired climate neutrality in the EU by 2050. In this perspective, an important step has been taken in Italy with the establishment of the Italian Register of Carbon Credits at the Council for Agricultural Research and Economics (CREA). This tool allows Italian farmers and forestry operators to participate in a structured carbon market, encouraging the adoption of sustainable practices in line with European schemes and strengthening national climate policies. Despite progress, challenges remain. Farmers are faced with the need to adapt their production systems, implementing innovative techniques that, on the one hand, improve soil quality and, on the other, ensure the profitability of their businesses. Creating a carbon market that supports this transition is essential. Thus, it will be increasingly important to develop a dialogue between agriculture, environment and innovation to promote soil protection as a central element towards a competitive and sustainable transition. Today more than ever, given the difficulty of keeping fossil carbon stored in oil fields, carbon farming is becoming increasingly strategic to combat climate change while enhancing the role of farmers as custodians of the land and key players in agricultural innovation. Matteo Monni BIOECONOMY
RkJQdWJsaXNoZXIy NTY4ODI=