Mondo Macchina Nr. 11-12 - Supplemento componentistica - Anno 2024

6 PRIMO PIANO dere con una certa cautela, poiché formulata sulla base delle aspettative, degli umori e dal sentiment dei costruttori, e non su approfondite analisi statistiche relative ai trend di mercato. In attesa delle rilevazioni ufficiali, tanto più laboriose e complesse considerando la straordinaria ampiezza di gamma del segmento componenti – si estende dalle centraline alle trasmissioni, dai cardani alle valvole idrauliche, sino agli ugelli e alle zappette – le aspettative dei costruttori per l’andamento a breve termine rappresentano comunque un’utile bussola per cercare quanto meno di orientarsi. Vediamolo dunque il sentiment dei componentisti italiani. Una quota significativa delle aziende riunite nel Comacomp, l’associazione che in seno a FederUnacoma rappresenta le aziende della componentistica, prevede per l’anno in corso una consistente riduzione del fatturato, in una misura compresa tra il 20% e il 30%. Soltanto una quota minoritaria delle case costruttrici prevede che il business del 2024 possa confermarsi sugli stessi livelli dell’anno precedente, se non addirittura migliorarli. Questa sostanziale tenuta sarebbe legata più a casi particolari che riguardano specifiche situazioni aziendali (l’espansione in un nuovo mercato ad esempio) che non a vere linee di tendenza, riferibili pertanto ad altre realtà imprenditoriali. Secondo i costruttori, la flessione, conseguente ad un significativo calo degli ordini, sarebbe dovuta più alle dinamiche del settore OEM che non a quelle dell’aftermarket. Sulla contrazione degli ordini – sottolineano i costruttori del Comacomp – pesano anche le consistenti scorte di magazino presso le reti dei concessionari; un fenomeno, questo, che interessa anche gli OEM. Un altro elemento che invita i costruttori alla prudenza è quello relativo all’andamento dei singoli mercati nazionali. Paesi che negli anni scorsi avevano realizzato ottime performance, in termini di vendite di trattrici e macchinari agricoli, come Germania e Polonia, stanno ora rallentando. Persino l’India, che sino allo scorso anno macinava record, nei primi 9 mesi del 2024 ha visto calare le vendite di trattori (cirThe year 2024 is characterized by uncertainty. After a prolonged growth phase, 2024 could mark a setback for the Italian components industry, with a decline in orders and turnover. This is a scenario that should be taken with a certain amount of prudence since it is formulated on the basis of the expectations, moods and sentiment of the manufacturers, and not on in-depth statistical studies of market trends. While waiting for the official figures, which are all the more elaborate and complex considering the extraordinary breadth of the range of the components segment – which extends from control units to transmissions, universal joints and hydraulic valves, and even nozzles and hoes – manufacturers' expectations for short-term trends still represent a useful compass to at least try to get our bearings. Let's attempt to glimpse the sentiment of Italian component manufacturers. A significant portion of the companies associated with Comacomp, the association that represents component companies within FederUnacoma, expects to see a significant decline in turnover for the current year, on the order of 20% or 30%. Only a minority of manufacturers expect business levels in 2024 to remain at the same levels as the previous year, or even to see improvement. This substantial stability is more likely due to particular cases related to specific business situations (expansion into a new market for example) rather than to real trends across other business organizations. According to the manufacturers, the decline, resulting from a significant drop in orders, may be due more to the dynamics of the OEM sector than to those of the aftermarket segment. As to the decline in orders – the Comacomp builders stress – the significant warehouse stocks at the dealer networks also weigh in heavily; this phenomenon also affects OEMs. Another element that is suggesting to manufacturers to be cautious is that of the trend of individual national markets. Countries that in past years have performed very well in terms of sales of tractors and agricultural machinery, like Germany and Poland are now slowing down. Even India, which until last year was grinding out records, saw tractor PRIMO PIANO

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