Mondo Macchina Nr. 11-12 - Supplemento componentistica - Anno 2024

n. 10-11/2024 9 CLOSE-UP quently from being crushed during a maneuver or being crushed between moving mechanical parts (drive shaft, harvesting machine gears, etc.). Many of these deaths – the majority of them, say some – could have been avoided by inspecting and subsequently updating the vehicles to comply with the most recent safety regulations. Or, at least, by taking action on the main elements, which numerous study groups and commissions reduce to the bare minimum and declare to be two: the use of a frame in the event of a rollover (cab or rollover protection) and the use of seat belts. Studies and tests have shown that roll bars and seat belts alone are enough to prevent most deaths related to overturning of agricultural machinery and this is why it was decided at the time to include compliance with safety regulations in the checks performed during roadworthiness tests. This decision has been opposed by some agricultural groups, who are convinced that determining whether a tractor is suitable for road circulation is one thing, and making it compliant with Law 81/2008 on workplace safety is another. The disputes that have arisen on this point have had played an important part in the continuous postponements of the implementing regulations, the lack of which still prevents the start of a comprehensive inspection program. Such a program should, of course, begin with the older machines. Risk of infringement. The decisive push to loosen the presently completely frozen gears might come from Brussels. In fact, for some years now the subject of inspections has no longer been solely an Italian matter: the adoption of the Mother Regulation has unified the legislation on agriInspections, the main components being checked Mandatory regular inspections of tractors might improve farm safety, but they are still a work in progress. Among other things, inspections should include the lighting system, the brakes, the steering and the organization of the control system visione e il conseguente adeguamento dei mezzi alle più recenti normative in materia di sicurezza. O con un intervento perlomeno sugli elementi principali, che numerosi gruppi di studio e commissioni, riducendo all’osso, dichiarano essere due: l’adozione di un telaio in caso di ribaltamento (cabina o arco di protezione) e l’uso delle cinture di sicurezza. Studi e test hanno dimostrato che la presenza di roll bar e cinture basta, da sola, a evitare la maggior parte dei decessi legati al rovesciamento delle macchine agricole ed è per questo che a suo tempo si decise di includere l’adeguamento alle normative di sicurezza nei controlli da eseguire durante la revisione stradale. Una scelta osteggiata da alcuni gruppi agricoli, convinti che una cosa sia stabilire se un trattore è idoneo a circolare su strada, un’altra la messa a norma in base alla legge 81/2008 sulla sicurezza del lavoro. I contrasti emersi al riguardo hanno avuto una parte importante nei continui rinvii dei regolamenti attuativi, la cui assenza impedisce tuttora l’avvio di un piano organico di revisioni. Che dovrebbe iniziare, ovviamente, dalle macchine più datate. Rischio di infrazione. Una spinta decisiva per sbloccare un meccanismo ormai del tutto grippato potrebbe venire da Bruxelles. Infatti, da qualche anno l’argomento revisioni non è più di sola competenza italiana: l’adozione della Mother Regulation ha unificato la normativa sulle macchine agricole e con essa gli adempimenti a esse relativi. E siccome l’Europa prevede ogni quattro-cinque anni l’obbligo di revisione per i trattori con velocità superiore a 40 chilometri orari e i primi trattori "veloci" in Mother Regulation furono immatricolati nel 2018, siamo a un passo dalla procedura d’in- frazione, con tutto quel che ne consegue. Un’eventualità che potrebbe avere aspetti positivi, se portasse finalmente ad avviare il processo organizzativo per attuare i controlli. Non soltanto sulle macchine post-2018: una norma nazionale prevede infatti che le verifiche sulle macchine tradizionali, con velocità inferiore a 40 chilometri orari – e quindi anche i più vecchi – seguano, come calendario e procedura, l’iter dei mezzi "veloci" per cui l’intera macchina delle revisioni potrebbe, d’un colpo, rimettersi in moto. Con una lentezza, tuttavia, pachidermica. Secondo Gianni Di Nardo, segretario generale di Federacma L'arco di protezione è uno di quegli elementi che, secondo tutte le commissioni che hanno trattato il tema, più contribuisce a salvare vite in caso di ribaltamento (foto BCS Tractors) The roll bar is one of those elements that, according to all the commissions that have dealt with the topic, contributes most to saving lives in the event of a rollover (photo BCS Tractors)

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