Mondo Macchina Nr. 10-11 - Anno 2024

n. 10-11/2024 CLOSE-UP dite e sprechi, ma che siano al contempo rispettosi dei diritti di chi quel cibo lo produce e delle specificità culturali delle comunità rurali, che spesso sono alla base delle loro abitudini alimentari e dei loro stili di consumo. Per vincere la sfida dell’autosufficienza alimentare – è stato spiegato a conclusione del vertice – è essenziale contrastare il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità, valorizzando il ruolo degli agricoltori (e i pescatori) quali custodi della terra, degli ambienti acquatici e delle risorse naturali. Altro tema saliente affrontato dal G7 di Ortigia è stato quello della redditività delle attività agricole. Su questo fronte i ministri dell’agricoltura hanno sottoscritto un impegno per rafforzare gli interventi finalizzati a un'equa distribuzione del valore all'interno delle filiere agricole e dei sistemi alimentari, insieme a quello per un sistema commerciale multilaterale basato su regole, libero e giusto, equo e trasparente. In questo scenario, l’innovazione è chiamata a svolgere il ruolo di “game changer” del sistema. Dall’Intelligenza Artificiale all’automazione, dalla digitalizzazione dei processi produttivi alla interconessione dei sistemi, sino alla georefenziazione, le tecnologie di ultima generazione possono trasformare l’economia agricola del pianeta, ottimizzando i processi produttivi, razionalizzando le risorse (sempre più scarse), riducendo l’impatto sull’ambiente e migliorando la redditività del primario. Ma lo sviluppo e l’applicazione delle nuove tecnologie – hanno ribadito i sette ministri dell’agricoltura – non possono prescindere dal rispetto della dignità della persona e dei diritti umani, richimando così il già citato principio della sovranità alimentare. Particolare attenzione è stata dedicata dal G7 Agricoltura anche alla situazione dell’Africa. Il continente ha uno straordinario potenziale agricolo – basti pensare alla grande disponibilità di terre coltivabili – ma non viene sfruttato in materia opportuna. Sullo sviluppo delle economie agricole africane pesano il forte gap tecnologico e la mancanza di competenze adeguate da parte degli operatori, che non permettono di ottimizzare le pratiche colturali e processi produttivi. Di conseguenza, molti territori africani praticano ancora un’agricoltura di sussistenza, che non è in grado di soddisfare i fabbisogni alimentari della popolazione. È anche a causa di questi deficit che circa la metà della popolazione mondiale è in condizioni sottoalimentazione – quasi 300 milioni di persone su un totale di oltre 730 – si trova proprio in Africa. L’impegno a rafforzare ulteriormente la cooperazione con i Paesi e le organizzazioni africane, sottoscritto ad Ortigia dai “sette grandi”, è finalizzato non soltanto ad affrancare milioni di persone da condizioni di estrema indigenza, che vanno poi ad alimentare i flussi migratori verso l’Europa mediterranea, ma anche a rafforzare un’economia agricola globale che nel 2050 dovrà soddisfare i fabbisogni alimentari di 10 miliardi di persone. L’obiettivo dell’accordo è anche quello di far leva soprattutto sulle sinergie, coinvolgendo attivamente i Paesi africani nel trasferimento di conoscenze e buone pratiche. Proprio questa potrebbe essere la chiave di volta per una nuova modalità di cooperare con l’Africa; una modalità che potrebbe finalmente affrancare il continente africano dalle endemiche condizioni di fragilità alimentare. was the profitability of agricultural activities. On this front, the agriculture ministers signed a commitment to strengthen actions aimed at a fair distribution of value within agricultural supply chains and food systems, together with that for a rules-based, free and fair, equitable and transparent multi-lateral trading system. In this scenario, innovation is called to play the role of system “game changer”. From Artificial Intelligence to automation, the digitalization of production processes to the interconnection of systems, and georeferencing, the latest generation technologies can transform the agricultural economies of the planet, optimizing production processes, rationalizing (increasingly scarce) resources, reducing the impact on the environment and improving the profitability of the primary sector. But the development and application of new technologies – the seven agriculture ministers reiterated – cannot ignore respect for the dignity of the person and human rights, thus recalling the aforementioned principle of food sovereignty. The G7 Agriculture meeting also paid particular attention to the situation in Africa. The continent has extraordinary agricultural potential – just think of the large availability of arable land – but it is not being used in an appropriate manner. The development of African agricultural economies is affected by the strong technological gap and the lack of adequate skills on the part of operators, which do not allow for the optimization of cultivation practices and production processes. As a result, many African territories still practice subsistence agriculture, which is unable to meet the food needs of the population. It is also because of these deficits that approximately half of the world's undernourished population - almost 300 million people out of a total of over 730 million - is found in Africa. The commitment to further strengthen cooperation with African countries and organizations, signed in Ortigia by the "big seven", is aimed not only at freeing millions of people from conditions of extreme poverty, which then fuel migratory flows towards Mediterranean Europe, but also at strengthening a global agricultural economy that in 2050 will have to satisfy the food needs of 10 billion people. The aim of the agreement is also to leverage synergies, actively involving African countries in the transfer of knowledge and good practices. This could be the key to a new way of cooperating with Africa; a way that could finally free the African continent from the endemic conditions of food fragility. 5 The summit between the ministers of agriculture ended on September 28th on the island of Ortigia in Syracuse. The commitment of the “big seven” to promote sustainable agriculture that respects community rights. A new model of cooperation with Africa The G7 Agriculture meeting, the centrality of food security

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