Mondo Macchina Nr. 10-11 - Anno 2024

Edito da FederUnacoma Surl - v. Venafro, 5 - 00159 Roma - Poste Italiane Spa - Sped. A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 - D.C.B. - Roma - taxe percue - tassa riscossa, Roma Italia MENSILE DI MECCANIZZAZIONE PER L'AGRICOLTURA, LE AREE VERDI, LA ZOOTECNIA E LA GESTIONE DEL TERRITORIO A MONTHLY PUBLICATION ON MECHANIZATION FOR AGRICULTURE, GREEN AREAS, ZOOTECHNICS AND LAND MANAGEMENT anno XXXIII • ottobre-novembre 2024 • n. 10-11 EIMA 2024 Special

PERIODICO MENSILE DI MECCANIZZAZIONE PER L’AGRICOLTURA, LE AREE VERDI, LA ZOOTECNIA E LA GESTIONE DEL TERRITORIO A MONTHLY PUBLICATION OF MECHANIZATION FOR AGRICULTURE, GREEN AREAS, ZOOTECHNICS AND LAND MANAGEMENT Ottobre-Novembre/October-November 2024 iscriz. al Tribunale di Roma n. 306/92 del 14.5.92 sped.A.P. - D.L. 353/2003 (Conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma 1 - D.C.B. - Roma taxe perçue-tassa riscossa Roma - Italia Editore Direzione Amministrazione/ Publication Management Administration FederUnacoma surl - Via Venafro, 5 - 00159 Roma Tel. 0643298.1 - Fax 064076370 mondomacchina@federunacoma.it www.mondomacchina.it Direttore Responsabile/Editor in Chief: Girolamo Rossi Caporedattore/Managing Editor: Giovanni M. Losavio Segretario di redazione/Editorial Secretary: Emanuele Bredice Comitato di redazione/Editorial Committee: Patrizia Conti, Davide Gnesini, Patrizia Menicucci, Marco Pezzini, Fabio Ricci, Federica Tugnoli Hanno collaborato a questo numero/Contributors to this number: E. Bredice, A. Calcante, G. Di Paola, G. M. Losavio, M. Monni, P. Piccarolo, F. Sereni, F. Valentini Traduzioni a cura di/Translation by: Akróasis S.I.T. Srl Fotografie/Photography: Archivi FederUnacoma, Archivio G7 Italy, iStock, Immaginopoli, M. Monni, G. Santoro Grafica e impaginazione/Graphic layout: Simonetta Tranquilli Stampa/Printing: Industria Grafica Umbra s.r.l. Via Umbria, 148 - 06059 Todi (PG) +39 075898041 info@industriagraficaumbra.it Pubblicità/Exclusive Advertising Rights: Concessionaria in esclusiva PROMOSYSTEM s.r.l. - V. P. A. Orlandi, 11/1 40139 Bologna Tel. 0516014411 - Fax 0516014059 info@promosystemsrl.com Bollettino Tecnico mensile della Federazione Nazionale Costruttori Macchine per l’Agricoltura (FederUnacoma) Technical Bulletin of National Union (Federation) of Agricultural Machinery Manufacturers (FederUnacoma) Abbonamento annuale/Annual subscription: Italia UE/Italy and EU30,00 euro Estero/Elsewhere 40,00 euro ISSN 1125-422X Associato all’USPI Unione Stampa Periodica Italiana 2 SOMMARIO SOMMARIOSummary PRIMO PIANO CLOSE-UP 4G7 Agricoltura, la centralità della sicurezza alimentare The G7 Agriculture meeting, the centrality of food security Giovanni M. Losavio 6Macchine agricole “in piazza” all’Expo G7 di Siracusa Agricultural machinery “on display” at the G7 Expo in Syracuse Giovanni M. Losavio 12Tecnologia, formazione, cooperazione: i temi forti dell’Expo G7 The main themes of the G7 Expo: technology, training and cooperation Giovanni M. Losavio 20Macchine agricole, ancora in rosso il mercato Italia Italy's agricultural machinery market is still in the red Redazione Editorial Staff EIMA SPECIAL 22EIMA International, la rassegna apre i tornelli EIMA International, the exhibition opens the turnstiles Giovanni M. Losavio 24Novità Tecniche, un successo di sistema Technical Innovations, a systemic success Redazione Editorial Staff 28EIMA 2024: il programma della grande kermesse EIMA 2024: the program of the great event Redazione Editorial Staff 32EIMAEnergy: più spazio alla bioeconomia EIMA Energy: more space for the bioeconomy Matteo Monni NOVITÀ DI PRODOTTO NEW PRODUCTS Da/Frompag. 38 a/topag.132 Novità di prodotto / New products BIOECONOMIA BIOECONOMY 134Meccanizzazione forestale, un volano per la gestione attiva dei boschi Forestry mechanization: a driving force for active forest management Matteo Monni BRAND 140CIMA, 50 anni di successi tra passione e innovazione CIMA, 50 years of exciting and innovative success Redazione Editorial Staff

142La spinta verso l’innovazione: 50 anni di produzione CM The drive towards innovation: CM celebrates 50 years Redazione Editorial Staff TECNICA TECHNOLOGY 144Macchine e impianti per l’alimentazione automatica dei bovini Machines and equipment for automatic cattle feeding Aldo Calcante GIARDINAGGIO GARDENING 150Potatura degli alberi ornamentali con la tecnica del tree climbing Pruning ornamental trees with the tree climbing technique Pietro Piccarolo 156Ztrack Z370R, comfort e qualità di taglio The Ztrack Z370R: comfort and cutting quality Redazione Editorial Staff 158Emak: ancora più leggeri i decespugliatori a spalla Emak: shoulder-mounted brush cutters are lighter than ever Redazione Editorial Staff NEWS 160Potenza e controllo per il porta attrezzi RoboPLUS Power and control with the RoboPLUS tool carrier Redazione Editorial Staff SUMMMARY

PRIMO PIANO di Giovanni M. Losavio Rafforzare l'agricoltura per sistemi alimentari redditizi, resilienti, equi e sostenibili; promuovere la scienza e l’innovazione in agricoltura per mitigare il cambiamento climatico e adattare i processi produttivi al nuovo contesto; investire sui giovani per promuovere il cambiamento nel settore primario e nei sistemi alimentari; favorire il ricorso a pratiche sempre più sostenibili. Sono le linee d’azione prioritarie individuate dai ministri dell’agricoltura del G7 per contrastare l’ermergenza malnutrizione che, secondo le rilevazioni dell’ONU, interessa ancora oggi più di 730 milioni di persone in tutto il mondo (pari a circa il 10% della popolazione globale). Proprio per questo la presidenza italiana del G7 Agricoltura ha fortemente voluto che il vertice svoltosi dal 26 al 28 settembre scorso sull’isola siracusana di Ortigia avesse come tema saliente quello della sovranità alimentare. Nel corso del summit, i ministri dei sette Paesi più industrializzati hanno infatti sottolineato la necessità di promuovere sistemi alimentari in grado di fornire cibo sicuro, accessibile, nutriente e di qualità per tutti e a ridurre perby Giovanni M. Losavio Strengthening agriculture for profitable, resilient, equitable and sustainable food systems, promoting science and innovation in agriculture to mitigate climate change and adapting production processes to the new context, investing in young people to promote change in the primary sector and food systems, and encouraging the use of increasingly sustainable practices, these are the priority lines of action identified by the G7 agriculture ministers to combat the malnutrition emergency which, according to UN figures, still affects more than 730 million people worldwide (approximately 10% of the global population). It is precisely for this reason that the Italian presidency of the G7 Agriculture meeting greatly desired the summit held from 26 to 28 September on the island of Ortigia in Syracuse to have food sovereignty as its primary theme. During the summit, the ministers of the seven most industrialized countries in the world stressed the need to promote food systems capable of providing safe, accessible, nutritious and quality food for all people and to reduce losses and waste, while at the same time respecting the rights of those who produce that food and the cultural specificities of rural communities, which often form the basis of their eating habits and consumption styles. To overcome the challenge of food self-sufficiency – it was explained at the conclusion of the summit – it is essential to combat climate change and the loss of biodiversity, enhancing the role of farmers (and fishermen) as custodians of the land, aquatic environments and natural resources. Another prominent theme addressed by the G7 in Ortigia 4 G7 Agricoltura, la centralità della sicurezza alimentare Si è chiuso lo scorso 28 settembre sull’isola siracusana di Ortigia il vertice tra i ministri dell’agricoltura. L’impegno dei “sette grandi” a promuovere un’agricoltura sostenibile e rispettosa dei diritti delle comunità. Un nuovo modello di cooperazione con l’Africa PRIMO PIANO

n. 10-11/2024 CLOSE-UP dite e sprechi, ma che siano al contempo rispettosi dei diritti di chi quel cibo lo produce e delle specificità culturali delle comunità rurali, che spesso sono alla base delle loro abitudini alimentari e dei loro stili di consumo. Per vincere la sfida dell’autosufficienza alimentare – è stato spiegato a conclusione del vertice – è essenziale contrastare il cambiamento climatico e la perdita di biodiversità, valorizzando il ruolo degli agricoltori (e i pescatori) quali custodi della terra, degli ambienti acquatici e delle risorse naturali. Altro tema saliente affrontato dal G7 di Ortigia è stato quello della redditività delle attività agricole. Su questo fronte i ministri dell’agricoltura hanno sottoscritto un impegno per rafforzare gli interventi finalizzati a un'equa distribuzione del valore all'interno delle filiere agricole e dei sistemi alimentari, insieme a quello per un sistema commerciale multilaterale basato su regole, libero e giusto, equo e trasparente. In questo scenario, l’innovazione è chiamata a svolgere il ruolo di “game changer” del sistema. Dall’Intelligenza Artificiale all’automazione, dalla digitalizzazione dei processi produttivi alla interconessione dei sistemi, sino alla georefenziazione, le tecnologie di ultima generazione possono trasformare l’economia agricola del pianeta, ottimizzando i processi produttivi, razionalizzando le risorse (sempre più scarse), riducendo l’impatto sull’ambiente e migliorando la redditività del primario. Ma lo sviluppo e l’applicazione delle nuove tecnologie – hanno ribadito i sette ministri dell’agricoltura – non possono prescindere dal rispetto della dignità della persona e dei diritti umani, richimando così il già citato principio della sovranità alimentare. Particolare attenzione è stata dedicata dal G7 Agricoltura anche alla situazione dell’Africa. Il continente ha uno straordinario potenziale agricolo – basti pensare alla grande disponibilità di terre coltivabili – ma non viene sfruttato in materia opportuna. Sullo sviluppo delle economie agricole africane pesano il forte gap tecnologico e la mancanza di competenze adeguate da parte degli operatori, che non permettono di ottimizzare le pratiche colturali e processi produttivi. Di conseguenza, molti territori africani praticano ancora un’agricoltura di sussistenza, che non è in grado di soddisfare i fabbisogni alimentari della popolazione. È anche a causa di questi deficit che circa la metà della popolazione mondiale è in condizioni sottoalimentazione – quasi 300 milioni di persone su un totale di oltre 730 – si trova proprio in Africa. L’impegno a rafforzare ulteriormente la cooperazione con i Paesi e le organizzazioni africane, sottoscritto ad Ortigia dai “sette grandi”, è finalizzato non soltanto ad affrancare milioni di persone da condizioni di estrema indigenza, che vanno poi ad alimentare i flussi migratori verso l’Europa mediterranea, ma anche a rafforzare un’economia agricola globale che nel 2050 dovrà soddisfare i fabbisogni alimentari di 10 miliardi di persone. L’obiettivo dell’accordo è anche quello di far leva soprattutto sulle sinergie, coinvolgendo attivamente i Paesi africani nel trasferimento di conoscenze e buone pratiche. Proprio questa potrebbe essere la chiave di volta per una nuova modalità di cooperare con l’Africa; una modalità che potrebbe finalmente affrancare il continente africano dalle endemiche condizioni di fragilità alimentare. was the profitability of agricultural activities. On this front, the agriculture ministers signed a commitment to strengthen actions aimed at a fair distribution of value within agricultural supply chains and food systems, together with that for a rules-based, free and fair, equitable and transparent multi-lateral trading system. In this scenario, innovation is called to play the role of system “game changer”. From Artificial Intelligence to automation, the digitalization of production processes to the interconnection of systems, and georeferencing, the latest generation technologies can transform the agricultural economies of the planet, optimizing production processes, rationalizing (increasingly scarce) resources, reducing the impact on the environment and improving the profitability of the primary sector. But the development and application of new technologies – the seven agriculture ministers reiterated – cannot ignore respect for the dignity of the person and human rights, thus recalling the aforementioned principle of food sovereignty. The G7 Agriculture meeting also paid particular attention to the situation in Africa. The continent has extraordinary agricultural potential – just think of the large availability of arable land – but it is not being used in an appropriate manner. The development of African agricultural economies is affected by the strong technological gap and the lack of adequate skills on the part of operators, which do not allow for the optimization of cultivation practices and production processes. As a result, many African territories still practice subsistence agriculture, which is unable to meet the food needs of the population. It is also because of these deficits that approximately half of the world's undernourished population - almost 300 million people out of a total of over 730 million - is found in Africa. The commitment to further strengthen cooperation with African countries and organizations, signed in Ortigia by the "big seven", is aimed not only at freeing millions of people from conditions of extreme poverty, which then fuel migratory flows towards Mediterranean Europe, but also at strengthening a global agricultural economy that in 2050 will have to satisfy the food needs of 10 billion people. The aim of the agreement is also to leverage synergies, actively involving African countries in the transfer of knowledge and good practices. This could be the key to a new way of cooperating with Africa; a way that could finally free the African continent from the endemic conditions of food fragility. 5 The summit between the ministers of agriculture ended on September 28th on the island of Ortigia in Syracuse. The commitment of the “big seven” to promote sustainable agriculture that respects community rights. A new model of cooperation with Africa The G7 Agriculture meeting, the centrality of food security

PRIMO PIANO 6 Macchine agricole “in piazza” all’Expo G7 di Siracusa PRIMO PIANO

n. 10-11/2024 CLOSE-UP di Giovanni M. Losavio Entro il 2050 la popolazione mondiale raggiungerà i 10 miliardi di persone, creando i presupposti per una esplosione della domanda alimentare globale, specie in quei Paesi emergenti che presentano di tassi di natalità più elevati. Per soddisfare tale domanda sarà necessario non soltanto mettere a coltivazione nuovi terreni, soprattutto in quei territori – come quelli africani – caratterizzati da un maggiore potenziale agricolo, ma anche recuperare alla coltivazione i suoli degradati e sfruttare quelli marginali. Per raggiungere tutti questi obiettivi è fondamentale investire su quei sistemi di ultima generazione, come ad esempio i robot autonomi, che permettono di incrementare le rese produttive, razionalizzando l’impiego di fattori produttivi sempre più scarsi, e di attenuare le conseguenze dei cambiamenti climatici. Questo il messaggio forte lanciato dal G7 agricoltura e dalla manifestazione denominata “Divinazione”, che si è svolta dal 21 al 29 settembre scorso, e che ha fatto da cornice al summit dei “sette grandi”. Orby Giovanni M. Losavio By 2050, the world's population will reach 10 billion people, creating the conditions for an explosion in global food demand, especially in those emerging countries with higher birth rates. To meet this demand it will be necessary not only to cultivate new land, especially in those places - such as those in Africa - that feature greater agricultural potential, but also to recover degraded soils for cultivation and to make use of marginal soils as well. To achieve all these goals, it is essential to invest in those latest generation systems, such as autonomous robots, which allow for increased production yields, rationalizing the use of increasingly scarce production factors, and to mitigate the consequences of climate change. This is the strong message launched by the G7 Agriculture meeting and the event called “Divinazione”, which took place 7 Over 80 agricultural machines were on display, from 21 to 29 September, in the streets and squares of Ortigia during the G7 Expo. Prime Minister Meloni's visit to the FederUnacoma stand. Mariateresa Maschio: agricultural mechanics are the linchpin of the new agriculture Oltre 80 macchine agricole sono state messe in mostra, dal 21 al 29 settembre, tra le vie e le piazze di Ortigia in occasione dell’Expo G7. La visita del premier Meloni allo stand FederUnacoma. Mariateresa Maschio: la meccanica agricola perno della nuova agricoltura Agricultural machinery “on display” at the G7 Expo in Syracuse

PRIMO PIANO 8 PRIMO PIANO ganizzata dal Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, l’iniziativa è stata concepita con una grande contenitore nel quale hanno avuto spazio e rilievo tutti i temi salienti del settore primario. Protagoniste indiscusse della manifestazione sono state proprio le macchine agricole, che sullo straordinario palcoscenico di Ortigia si sono agevolmente calate nella parte di ambasciatrici dell’innovazione. D’altro canto, se la sicurezza alimentare, la sostenibilità e la produttività delle lavorazioni agricole dipendono proprio dall’impiego di sistemi di nuova generazione – commenta l’associazione dei costruttori FederUnacoma che ha organizzato la mostra dei macchinari ad Ortigia – nessuno meglio delle macchine stesse può testimoniare al grande pubblico la centralità strategica della tecnologia per il settore primario. I macchinari agricoli dunque come simbolo di progresso e sviluppo nel settore agricolo. Trattori, mietitrebbie, rotopresse, il made in Italy si presenta al G7. Complessivamente sono stati più di 80 i mezfrom 21 to 29 September, and which provided the backdrop to the summit of the “big seven”. Organized by the Minister of Agriculture, Food Sovereignty and Forestry, Francesco Lollobrigida, the initiative was conceived as a large container in which all the salient topics of the primary sector would be give space and prominence. The undisputed focus of the event was placed upon agricultural machinery products, which, against the fantastic backdrop of Ortigia, easily took on the role of ambassadors of innovation. On the other hand, if food safety, sustainability and productivity of agricultural processes depend decidedly on the use of new generation systems – according to the association of manufacturers FederUnacoma that organized the machinery exhibition in Ortigia – then there is no one better than the machines themselves to testify to the general public the strategic centrality of technology for the primary sector. Agricultural machinery thus is a symbol of progress and development in the agricultural sector. Tractors, combine harvesters, round balers: all Made in

CLOSE-UP zi meccanici che gli organizzatori di FederUnacoma hanno messo in mostra ad Ortigia con quattro suggestivi allestimenti che hanno ricreato le ambientazioni tipiche di alcuni paesaggi agricoli mediterranei. Nell’area antistante la Capitaneria di Porto, a catturare l’occhio è stata la suggestione di un campo di grano dominato dall’imponente profilo di una mietitrebbia, di un trattore e di altre macchine per le coltivazioni campo aperto. Gli spazi della Capitaneria hanno ospitato anche la riproduzione di un orto con i relativi macchinai specializzati, tra cui una trapiantatrice e un trattore con pianale di carico. L’ambientazione del Tempio di Apollo è stata invece dedicata all’olivicoltura, con l’allestimento di un oliveto di varietà autoctone siciliane. In via Minerva i filari di un vigneto e di un agrumeto hanno fatto da contorno ai mezzi di ultima generazione per la viticoltura e la frutticoltura. Riflettori accesi, in quest’area, sulle trattrici specializzate, sugli atomizzatori e sulle cimatrici, tutte eccellenze produttive dei costruttori italiani. Il saluto di Mariateresa Maschio alla premier Meloni. Sono state proprio le macchine da vigneto e frutteto di via Minerva a fare da cornice, lo scorso 21 settembre, alla visita della premier Giorgia Meloni presso lo stand di FederUnacoma. «La meccanica agricola è un settore vincente del Made in Italy, il perno della nuova agricoltura», ha detto la presidente di FederUnacoma Mariateresa Maschio, salutando la premier Meloni. «La gamma di prodotti e sistemi esibita nelle specifiche aree all'interno dell’esposizione – ha agItaly products presented at the G7. In total, the organizers of FederUnacoma put more than 80 mechanical vehicles on display in Ortigia with four evocative installations that recreated the typical settings of some Mediterranean agricultural landscapes. In the area in front of the Harbor Master's Office, what caught the eye was the recreation of a wheat field dominated by the imposing profile of a combine harvester, a tractor and other machines for open-field cultivation. The spaces of the Harbor Master's Office also hosted the reproduction of a vegetable garden with its specialized machinery, including a transplanter and a tractor with a loading platform. The Temple of Apollo was instead dedicated to olive growing, with the creation of an olive grove of native Sicilian varieties. In Via Minerva the rows of a vineyard and a citrus grove served as a backdrop to the latest generation equipment for viticulture and fruit growing. The spotlight in this area was on specialized tractors, sprayers and pruners, all excellent products made by Italian manufacturers. Mariateresa Maschio's greeting to Prime Minister Meloni. It was the vineyard and orchard machines in Via Minerva that accompanied Prime Minister Giorgia Meloni's visit to the FederUnacoma stand on September 21st. "Agricultural mechanics is a Made in Italy success story, and the linchpin of the new agriculture", said the president of FederUnacoma, Mariateresa Maschio, in her greeting to Prime Minister Meloni. “The range of products and systems exhibited

PRIMO PIANO 10 PRIMO PIANO giunto il direttore generale di FederUnacoma Simona Rapastella, alla presenza anche del Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida – è la strada obbligata per proteggere la qualità delle produzioni e la biodiversità». La ricerca e l’innovazione in campo agromeccanico – questo il messaggio che la federazione dei costruttori ha affidato ai rappresentanti del Governo – serve a risolvere le questioni vitali che investono il mondo agricolo, come la scarsità di risorse idriche, la perdita di fertilità dei suoli, la necessità di rendere coltivabili anche territori impervi e marginali. Giovanni M. Losavio in the specific areas within the exhibition - added the General Director of FederUnacoma, Simona Rapastella, present with the Minister of Agriculture, Food Sovereignty and Forests, Francesco Lollobrigida - is the only way to protect the quality of production and biodiversity”. Research and innovation in the field of agro-mechanics - the message that the federation of manufacturers puts forth to the representatives of the Government - serves to resolve vital issues that affect the agricultural world, such as the scarcity of water resources, the loss of soil fertility, the need to make even impervious and marginal territories cultivable. Giovanni M. Losavio

PRIMO PIANO 12 Tecnologia, formazione, cooperazione: i temi forti dell’Expo G7 PRIMO PIANO

n. 10-11/2024 CLOSE-UP by Giovanni M. Losavio In addition to the open-air display of agricultural machinery and technologies, FederUnacoma has also organized several opportunities for discussion on the most current issues for the agricultural machinery sector during the G7 Expo. From digital transition to training, Italian-African cooperation to robotics, and the recovery of marginal lands, the conferences in Ortigia sponsored by the association of agricultural machinery manufacturers have given rise to a lively debate that has involved operators in the sector, experts, university professors, along with many young people and students interested in entering the world of agricultural mechanics. Digital transition: the difficult task of training. Digital transition and training were discussed at the conference entitled “Digital transition in agriculture: a 'systemic' challenge”, which saw participation by Giancarlo Bellina, Vice President of Confindustria Siracusa, Alessandro Monteleone, Coordinator of 13 At this year's G7 Expo the spotlight is on the conferences organized by FederUnacoma. Technological innovation, training, recovery of degraded lands and Italian-African cooperation are some of the main themes at the forefront of the conferences, as well as a focus on young people The main themes of the G7 Expo: technology, training and cooperation di Giovanni M. Losavio oltre alla mostra “en plein air” di macchinari e tecnologie per l’agricoltura, FederUnacoma ha organizzato in occasione dell’Expo G7 anche diversi momenti di confronto sui temi di più stretta attualità per il settore agromeccanico. Dalla transizione digitale alla formazione, dalla cooperazione italo-africana alla robotica, sino al recupero dei terreni marginali, i convegni promossi ad Ortigia dall’associazione dei costruttori di macchine agricole hanno dato vita ad un vivace dibattito che ha coinvolto gli operatori del settore, esperti, docenti universitari, ma anche tantissimi ragazzi e studenti interessati a entrare nel mondo della meccanica agricola. Transizione digitale, il nodo della formazione. Di transizione digitale e formazione si è parlato in occasione del convegno intitolato “Transizione digitale in agricoltura: una sfida ‘di sistema’”, che ha visto la partecipazione di Giancarlo Bellina vice presidente Confindustria Siracusa; Alessandro Monteleone coordinatore Rete Rurale Nazionale; Danilo Monarca, ordinario Meccanica Agraria Università della Tuscia, Mariateresa Maschio, presidente FederUnacoma; Paolo Menesatti, direttore Dipartimento Ingegneria e trasformazioni agroalimentari del CREA. Le tecnologie elettroniche, i sistemi informatici più avanzati, la robotica, così come l’Internet of Things e l’intelligenza arAll’Expo G7 riflettori accesi sui convegni organizzati da FederUnacoma. Innovazione tecnologica, formazione, recupero dei terreni degradati e cooperazione italo-africana i temi al centro dei convegni. Il focus sui giovani

PRIMO PIANO 14 PRIMO PIANO tificiale sono un fattore chiave di sviluppo anche per il settore agricolo, che – hanno detto i relatori nei loro interventi – è chiamato a raccogliere le sfide della sicurezza alimentare, della sostenibilità ambientale, della gestione ottimale delle risorse. Nei prossimi vent’anni la popolazione mondiale crescerà sino a superare i 10 miliardi di persone e questo determinerà un incremento consistente della domanda alimentare, in termini non soltanto quantitativi ma di varietà e qualità delle produzioni. «L’agricoltura si trova ad affrontare sfide epocali che richiedono una gestione altamente scientifica dei fattori produttivi. Il settore della meccanica agricola – ha affermato la presidente di FederUnacoma nel corso del convegno – è il perno di questo processo, perché le macchine non sono solo “il braccio operativo” del lavoro agricolo ma “la sua “mente”, per la capacità di raccogliere ed elaborare una enorme mole di informazioni e di ottimizzare un’attività che risente di variabili di ogni genere, da quelle meteo-climatiche a quelle pedologiche, orografiche e fitosanitarie». «Investire nella digitalizzazione – ha aggiunto Giancarlo Bellina – è essenziale per garantire un futuro agricolo sostenibile». Difatti, come ha ricordato a margine del convegno il presidente di Confindustria Siracusa Gian Piero Reale, «Le trasformazioni che caratterizzano oggi il nostro mondo, sia agricolo che industriale, riguardano anche un nuovo approccio alla digitalizzazione, che oramai investe tutti i comparti dell’economia e della vita delle persone. È una sfida entusiasmante che vede presente e futuro avvicinarsi ad alta velocità fino a sovrapporsi». La PAC 2023-2027 prevede, tra le sue linee d’intervento prioritarie, proprio la modernizzazione dell’agricoltura e delle zone rurali attraverso la digitalizzazione. Tuttavia – come è stato sottolineato dal coordinatore della Rete Rurale Nazionale – il sistema produttivo italiano incontra diversi ostacoli. «C’è, in primo luogo, la nota criticità relativa al sottodimensionamento delle aziende agricole che – ha detto Alessandro Monteleone – hanno difficoltà ad investire in macchinari e tecnologie di nuova generazione. Ma ci sono anche le questioni legate alla presenza di efficienti reti infrastrutturali e alla possibilità di accedere alla ricerca e al trasferimento tecnologico». the National Rural Network, Danilo Monarca, Professor of Agricultural Mechanics at the University of Tuscia, Mariateresa Maschio, President of FederUnacoma, and Paolo Menesatti, Director of the Department of Engineering and Agri-food Transformations at CREA (Council for Agricultural Research and Analysis of the Agricultural Economy). Electronic technologies, the most advanced computer systems, robotics, as well as the Internet of Things and artificial intelligence are now a key factor for development even in the agricultural sector, which - as the speakers stated in their talks - is today called upon to take up the challenges of food safety, environmental sustainability, and optimal management of resources. In the next twenty years, the world's population will grow to over 10 billion people and this will create a significant increase in food demand, not only in terms of quantity but also in terms of variety and quality of production. "Agriculture is facing epochal challenges that require highly scientific management of production factors. The agricultural mechanics sector – stated the president of FederUnacoma during the conference – is the linchpin of this process, because machines are not only “the operational arm” of agricultural work, but are “its 'mind' with the ability to collect and process an enormous amount of information and to optimize an activity impacted by variables of all kinds, including meteorological and climatic concerns, and pedological, orographic and phytosanitary ones". “Investing in digitalization,” explained Giancarlo Bellina, “is essential in order to ensure a sustainable agricultural future”. In fact, as the president of Confindustria Siracusa Gian Piero Reale mentioned on the sidelines of the conference, "The transformations that characterize our world today, both agricultural and industrial, also concern a new approach to digitalization, which now affects all sectors of the economy and people's lives. It is an exciting challenge that sees the present and the future approaching at high speed until they overlap." The CAP 2023-2027 includes among its key objectives the modernization of agriculture and rural areas through digitalization. However – as underlined by the coordinator of the National Rural Network – the Italian production system is encountering several obstacles. "First of all, there is the well-

n. 10-11/2024 15 CLOSE-UP In questo scenario la problematica più penalizzante è rappresentata dalla carenza di competenze e di figure professionali in grado di programmare e gestire i sistemi digitali avanzati. «Nessun agricoltore, nessun contoterzista o tecnico dell’agromeccanica può infatti gestire i nuovi mezzi e i sofisticati sistemi informatici che li governano senza una preparazione specifica. Esiste oggi una nuova generazione di macchine – ha aggiunto Danilo Monarca – ma non esiste una nuova generazione di utilizzatori e di tecnici in grado di farle funzionare». Un importante ausilio per la formazione di operatori agricoli “high tech” è quello fornito dalla tecnologia denominata Simagri, un simulatore per l’agricoltura di precisione realizzato dal CREA. «Simagri è ispirato ai simulatori automobilistici ed è integrato in modo innovativo con le funzioni tipiche della meccanizzazione agricola. Il suo layout – ha detto Paolo Menesatti – non richiama uno specifico modello di trattore e coniuga la massima semplificazione costruttiva con la facilità di utilizzo e di regolazione oltre che con la verosimiglianza con la cabina di un trattore moderno». Per superare il deficit formativo è essenziale agire rapidamente, promuovendo una forte sinergia tra il mondo dell’industria e il sistema dell’istruzione. «La nostra Federazione è parte attiva in questo, e lavora con le istituzioni per favorire un aggiornamento dei piani didattici e dei percorsi formativi, ai vari livelli. Recentemente abbiamo costituito una Scuola di alta formazione, l’AFI Accademia che – ha concluso Mariateresa Maschio – inizierà la propria attività il prossimo anknown critical issue related to the undersizing of agricultural companies – explained Alessandro Monteleone – which have difficulty investing in new generation machinery and technologies. But there are also issues related to the presence of efficient infrastructure networks and the ability to access research and technology transfer". In this scenario, the greatest disadvantage faced is that of the lack of skills and professional figures capable of programming and managing advanced digital systems. "No farmer, contractor or agricultural mechanic can manage the new vehicles and the sophisticated computer systems that govern them without specific training". "There is a new generation of machines today – added Danilo Monarca – but there is no new generation of users and technicians capable of getting them to work". An important aid for the training of “high tech” agricultural operators is provided by the technology called Simagri, a simulator for precision agriculture created by CREA. "Simagri was inspired by automotive simulators and has innovatively integrated the common functions found in agricultural mechanization". "Its layout – said Paolo Menesatti – is generic, that is, it does not relate solely to a specific tractor model, and combines maximum construction simplification with ease of use and adjustment as well as with the genuine resemblance of the cabin of a modern tractor". To overcome the training deficit it is essential to act quickly and promote great synergy between the world of industry and the education system. "Our Federation is an active part of

PRIMO PIANO 16 PRIMO PIANO no con un’offerta di corsi e seminari in buona parte dedicati proprio ai sistemi digitali in agricoltura». Tecnologie next gen, il “fattore giovani”. Innovazione tecnologica e formazione sono stata al centro anche della tavola rotonda sul tema “Intelligenza artificiale e imprenditorialità giovanile nella filiera agrifood”, tenutasi nell’ambito del G7 Giovani. L’incontro, aperto da un saluto del ministro dell’Università e della Ricerca Anna Maria Bernini, si è svolto su un palcoscenico d’eccezione quale il teatro di Ortigia, dove si sono alternati numerosi relatori, tra cui Mariateresa Maschio (presidente di FederUnacoma) e Alessio Bolognesi (responsabile FederUnacoma per le aree digital, robotica e Intelligenza Artificiale), che hanno affrontato la questione della formazione di profili professionali nuovi, modulati sulle specifiche esigenze del settore primario e sulle tecnologie agricole emergenti. È un’agricoltura altamente tecnologica guidata da robot e intelligenza artificiale, quella che – è stato sottolineato nel corso dei lavori – si prospetta per le nuove generazioni. I sistemi avanzati permettono infatti di accrescere la produzione e di salvaguardare le risorse naturali, prime fra tutte l’acqua e la sostanza organica dei terreni, ma per svolgere questo compito fondamentale si devono gestire parametri estremamente complessi che – ha spiegato nel suo intervento Alessio Bolognesi – richiedono una sempre digitalizzazione più spinta e l’impiego massivo di sistemi di intelligenza artificiale. this and works with institutions to promote the updating of teaching plans and training paths at various levels. We have recently established a high-level training school, the AFI Academy – concluded Mariateresa Maschio – which next year will begin to offer courses and seminars largely dedicated to digital systems in agriculture". Next gen technologies: the “youth factor”. Technological innovation and training were also at the center of the round table on the topic of "Artificial intelligence and youth entrepreneurship in the agrifood supply chain", held as part of the G7 Youth. The meeting, opened by a greeting from the Minister of Universities and Research, Anna Maria Bernini, was held in the fantastic setting of the Ortigia theater, where numerous speakers, including Mariateresa Maschio (president of FederUnacoma) and Alessio Bolognesi (responsible for the digital, robotics and Artificial Intelligence areas of FederUnacoma) addressed the issue of training new professional profiles modulated on the specific needs of the primary sector and on emerging agricultural technologies. This highly technological agriculture guided by robots and artificial intelligence - it was emphasized during the workshops - is what lies in store for the new generations. Advanced systems allow for increased production and the protection of natural resources, first and foremost water and organic matter in the soil. But to carry out this fundamental task, extremely complex parameters must be managed, which – ex-

n. 10-11/2024 17 CLOSE-UP LAB - Innova un progetto per l’Africa. Il settore della meccanica agricola ha una lunga tradizione di cooperazione con l’Africa, giacché l’uso di tecnologie meccaniche è condizione basilare per la crescita della produttività e la modernizzazione del settore primario; due obiettivi prioritari per lo sviluppo dell’economia agricola del continente. Oggi, con la creazione di un’area di libero scambio e con il crescente impegno dell’Italia per il rafforzamento della cooperazione tecnica e commerciale, si sono create le condizioni per un ulteriore salto di qualità nelle relazioni con i Paesi africani. Questo l’argomento al centro del convegno sull’avanzamento del progetto LAB Innova, il programma di formazione tecnico-manageriale promosso dall’Agenzia ICE per il settore agribusiness in Africa. L’incontro, organizzato dall’ICE in collaborazione con FederUnacoma, si è aperto con un intervento di Matteo Zoppas, presidente dell’Agenzia, che ha ribadito l’importanza strategica della cooperazione italo-africana, con particolare riferimento alla formazione tecnica e professionale. Molti Paesi soffrono ancora di un rilevante deficit tecnologico che – ha spiegato Zoppas – deve essere colmato non soltanto attraverso investimenti in macchinari innovativi ma anche attraverso programmi formativi specifici che possano avviare gli agricoltori all’utilizzo di queste macchine. Nei prossimi dieci, anni grazie alla creazione dell’African Continent Free Trade Area (AfCFTA) – l’area continentale di libero scambio africana già ratificata da 47 Stati – i flussi commerciali intra-continentali dovrebbero crescere del 52%, generando ricavi per 450 miliardi di dollari. L’ AfCFTA, così come le Zone Economiche Speciali create nei singoli Paesi, offrono dunque alle imprese italiane del settore agromeccanico importanti canali di accesso ai mercati africani e significative occasioni di cooperazione. «Oggi il grande elemento di novità è rappresentato dal Piano Mattei che – ha detto Mariateresa Maschio – si caratterizza per un approccio “olistico” alla cooperazione, che comprende la dimensione politica, quella economico-sociale, quella culturale e della sicurezza». «Tale approccio può risultare parplained Alessio Bolognesi in his speech – require increasingly advanced digitalization and the massive use of artificial intelligence systems. LAB Innova - a project for Africa. The agricultural machinery sector has a long history of cooperation with Africa, as the use of mechanical technologies is a basic condition for productivity growth and the modernization of the primary sector. Both of these are priority objectives for the development of the continent's agricultural economy. Today, with the creation of a free trade area and the growing commitment of Italy to strengthen technical and commercial cooperation, the conditions have been created for a further leap in quality in relations with the countries on the African continent. This was discussed during the conference that took stock of the progress of the LAB Innova project, the technical-managerial training program promoted by the Italian Trade Agency (ICE) for the agri-business sector in Africa. The meeting, organized by ICE in collaboration with FederUnacoma, the Italian association of agricultural machinery manufacturers, opened with a speech by Matteo Zoppas, president of the Agency, who reiterated the strategic importance of ItalianAfrican cooperation, particularly in terms of technical and professional training. Many countries still suffer from a significant technological deficit that – Zoppas explained in his speech – must be filled not only through investments in innovative machinery but also through specific training programs that can introduce farmers to the use of these machines. Over the next ten years, thanks to the creation of the African Continent Free Trade Area (AfCFTA), the continental free trade area already ratified by 47 states, intra-African trade flows are expected to grow by 52%, generating revenues of USD 450 billion. The free trade area, as well as the Special Economic Zones created in individual countries offer Italian companies in the agro-mechanical sector important channels for access to African markets and significant opportunities for cooperation. "But the great news today is represented by the Mattei Plan

PRIMO PIANO 18 PRIMO PIANO ticolarmente efficace per il settore della meccanica agricola che in una realtà come quella africana – ha aggiunto la presidente di FederUnacoma – è in grado di operare offrendo tecnologie e un know how complessivo ben più ampio». Proprio alla formazione tecnico-manageriale è diretto il progetto dell’ICE LAB Innova. L’iniziativa, come ha ricordato il direttore generale dell’Agenzia Lorenzo Galanti, oltre a promuovere partenariati per le nostre imprese in Africa, prevede percorsi di sviluppo delle competenze modellati sulle specifiche esigenze del continente. Nei loro interventi, i docenti della Faculty ICE Umberto Trulli, Enrico Turoni, e Fabio Santoni hanno fatto il punto sull’avanzamento del progetto LAB Innova, mentre il dirigente dell’Ufficio ICE per la Formazione alle Imprese Alessandro Cugno, cui è stata affidata la chiusura dei lavori, ha fornito una panoramica sulle attività dell’Agenzia in campo formativo e fornito un bilancio di tali attività. La sicurezza alimentare passa dal recupero dei terreni “difficili”. Strettamente collegato al tema della cooperazione italo-africana è quello del recupero dei terreni degradati. Secondo le stime di un recente rapporto pubblicato da FAO e Nepad il 65% dei terreni produttivi africani è soggetto a degrado e circa la metà della superficie continentale è minacciata dalla desertificazione. L’emergenza, tuttavia, non è circoscritta al solo continente africano. A livello globale – stima sempre la FAO – il 41% dei terreni è in condizioni di degrado moderato o elevato, e questa situazione confligge con la necessita di incrementare le superfici coltivate per soddisfare la crescente domanda alimentare della popolazione globale. Secondo le proiezioni del World Resources Institute, nei prossimi 30 anni, per nutrire una popolazione di 10 miliardi di persone, dovranno essere messi a produzione altri 590 milioni di ettari, i quali si andranno ad aggiungere agli 1,6 miliardi di ettari attualmente coltivati; ciò significa che da qui al 2050 la SAU globale dovrà crescere del 37%. È una sfida estremamente impegnativa, non solo per l’estensione dei terreni che devono entrare nel ciclo produttivo, ma anche perché molti di quelli attualmente in uso sono soggetti a degrado, a causa della salinizzazione dei suoli, della perdita di sostanza organica e della desertificazione, e rischiano pertanto di diventare improduttivi. Il tema è stato discusso nel corso del convegno “Territori sconfinati, piccoli poderi e orti urbani: tutte le tecnologie per ‘macro’ e ‘micro’ agricolture”, organizzato da FederUnacoma. Per fermare e invertire il degrado del suolo non ci si può affidare unicamente all’iniziativa degli imprenditori agricoli, ma è essenziale che i decisori pubblici sviluppino con urgenza adeguate politiche di sostegno. «Il problema interessa anche l’Italia. Il recupero delle terre – ha detto il presidente CIA dell’Emilia Romagna Stefano Francia – è fondamentale non soltanto a fini agricoli, ma anche per garantire la sicurezza idrogeologica dei nostri territori e per incentivare il turismo nelle aree rurali, che rappresenta una ulteriore, importante fonte di reddito per gli agricoltori». D’altro canto, è proprio la bassa remuneratività delle attività agricole, condizionata da un gran numero di variabili, che finisce per disincentivare gli investimenti, anche nelle aree marginali. «Per questo è necessario prevedere strumenti di incentivazione pubblica che – ha aggiunto Francia – sostengano l’agricoltura nelle aree a rischio, territori nei quali sono richiesti macchinari specifici, altamente specializzati». Dalle attrezzature per la minima lavorazione che preservano la sostanza organica dei terreni, alle mietitrebbiatrici autolivellanti capaci di lavorare su pendenze molto pronunciate, sino alle flotte di droni in grado di operare su terrazzamenti altrimenti inaccessibili, le industrie agromeccaniche italiane vantano una gamma di tecnologie estremamente diversifiwhich – said Mariateresa Maschio – is characterized by a “holistic” approach to cooperation, which encompasses political, economic-social, cultural and security dimensions". "This approach can be particularly effective for the agricultural mechanics sector which, in a situation such as the African one – added the president of FederUnacoma – is able to operate by offering a much more extensive range of technologies and overall know-how". ICE's LAB Innova project is aimed precisely at technical-managerial training. The project - stated the general director of the Agency Lorenzo Galanti - in addition to promoting partnerships for our companies in Africa, provides skills development paths modeled on the specific needs of the continent. In their speeches, ICE Faculty professors Umberto Trulli, Enrico Turoni, and Fabio Santoni discussed the clear progress of the LAB Innova project, while the director of the ICE Office for Business Training, Alessandro Cugno, who was entrusted with closing the proceedings, provided an overview of the Agency's training activities and provided a summary of these activities. Food security comes about through the recovery of “difficult” terrain. Closely linked to the topic of Italian-African cooperation is that of the recovery of degraded lands. According to estimates in a recent report published by FAO and NEPAD, 65% of Africa's productive land is subject to degradation and approximately half of the continental surface is threatened by desertification. The emergency, however, is not limited to the African continent alone. At a global level - FAO estimates - 41% of all land is in a condition of moderate or high degradation, and this situation conflicts with the need to increase cultivated surfaces to satisfy the growing food demand of the global population. According to estimates by the World Resources Institute, over the next 30 years, another 590 million hectares will have to be brought into production, in addition to the 1.6 billion hectares currently cultivated; this means that between now and 2050, global utilized agricultural area (UAA) will have to increase by 37%. It is an extremely demanding challenge, not only because of the large extent of the lands that must be brought into the production cycle, but also because many of those currently in use are experiencing degradation due to soil salinization, the loss of organic material and desertification, and thus risk being taken out of it. The topic was discussed during the conference “Borderless Territories: Small Farms and Urban Gardens: All the Technologies for 'Macro' and 'Micro' Agriculture”, organized by FederUnacoma. Stopping and reversing this process cannot rely solely on the actions of agricultural entrepreneurs, but rather will entail public decision makers to urgently develop adequate support policies. "The problem also affects Italy." "The recovery of degraded lands – said the president of the CIA of Emilia Romagna, Stefano Francia, – is fundamental not only for agricultural purposes, but also to ensure the hydrogeological safety of our territories and to encourage tourism in rural areas, which represents a further, important source of income for farmers". On the other hand, it is precisely the profitability of agricultural activities, conditioned by a large number of variables, that ends up discouraging investments, even in marginal areas. "For this reason it is necessary to provide public incentive tools that – added Francia – support agriculture in the risk areas, territories in which specific, highly specialized machinery is required". From minimum tillage equipment that preserves the organic substance of the soil, to self-leveling combine harvesters capable of working on very steep slopes, to fleets of drones capable of operating on otherwise inaccessible terraces, the

n. 10-11/2024 19 CLOSE-UP cata, che si adatta anche alle esigenze di un’agricoltura “estrema”. «Progettare e realizzare mezzi meccanici che possano operare in condizioni così impegnative – ha spiegato il responsabile dell’Ufficio Tecnico FederUnacoma Davide Gnesini – è una grande sfida costruttiva che le nostre industrie stanno vincendo grazie alla loro capacità di innovare e sviluppare soluzioni all’avanguardia, personalizzandole secondo le specifiche esigenze dei territori». «Droni, robot, applicazioni digitali evolute, ma non solo. La nuova frontiera – ha proseguito Gnesini – è quella rappresentata dalla meccanizzazione per le colture idroponiche ed aeroponiche». Proprio di queste ha parlato Emilia Arrabito, direttore SVI.MED, presentando i risultati di un progetto relativo alla coltivazione di pomodori che ha interessato la Sicilia e la Tunisia. Sia l’idroponica che l’aeroponica sono coltivazioni fuori suolo nell’ambiente protetto di una serra – ha spiegato Emilia Arrabito nel corso del suo intervento – ma mentre nel primo caso la pianta riceve le sostanze nutritive per irrigazione, nel secondo le riceve per nebulizzazione. «Entrambi i metodi possono essere considerati come una possibile soluzione al problema della riduzione della fertilità del suolo e alla necessità di ottimizzare l’uso delle risorse, poiché – ha concluso il direttore dello SVI.MED – oltre a ridurre il consumo di terreno, queste particolari tipologie di coltivazione ci hanno permesso anche di tagliare del 35% i consumi di acqua nonché l’impiego di fertilizzanti e di trattamenti fitosanitari». Giovanni M. Losavio Italian agricultural machinery industries possess an extremely diversified range of technologies, which also adapt to the needs of “extreme” agriculture. "Designing and building mechanical means that can operate in such demanding conditions - explained the Head of the FederUnacoma Technical Office, Davide Gensini, - is a great construction challenge that our industries are overcoming through their ability to innovate and develop cutting-edge solutions, customizing them according to the specific needs of the territories". "This includes drones, robots, advanced digital applications, and more". "The new frontier – continued Gnesini – is represented by mechanization for hydroponic and aeroponic crops". This is exactly what Emilia Arrabito, Director of SVI.MED, spoke about when presenting the results of a project on tomato cultivation involving Sicily and Tunisia. Both hydroponics and aeroponics are soil-less cultivation methods in the protected environment of a greenhouse – explained Emilia Arrabito during her speech – but while in the first case the plant receives nutrients through irrigation, in the second it receives them through nebulization. "Both methods can be considered as a possible solution to the problem of the reduction of soil fertility and the need to optimize the use of resources, since – concluded the director of SVI.MED – in addition to reducing land consumption, these particular types of cultivation have also allowed us to cut water consumption by 35% as well as the use of fertilizers and phytosanitary treatments". Giovanni M. Losavio

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