Mondo Macchina Nr. 7-9 - Anno 2024

n. 7-9/2024 57 TRAINING now," says Alessio Bolognesi, digital area manager at the Bologna office, "because both agricultural practices and machinery have become decidedly more sophisticated than twenty or thirty years ago, embracing the principles of precision agriculture that allow for more targeted interventions in the various phases of cultivation and processing or transformation of products." “Agricultural business management systems are increasingly digital – explains Bolognesi – and now extend to important phases of processing, well beyond the aspects of economic or accounting management. In short, even in agriculture we have to deal with a lot of data: agronomic, on product volumes and quality, meteorological, on energy, on the functioning of machinery and so on and so forth. Faced with this evolution, we must urgently adapt the access of current and future operators to training that meets the needs of both machinery and systems manufacturing companies and agricultural companies." The project, which started in June and is coordinated by Luca Masiero of CREA Viticoltura Enologia (Council for Agricultural Research - Viticulture and Enology) in Conegliano, will propose the development of training courses on specific topics, aimed at both young specialists and individuals already in the workforce. The selected areas are digital security (cybersecurity), mechatronics, IOT (Internet of Things), data management, cloud and edge computing and the exploitation of satellite services for agriculture. Agri Digital Growth, new talents for precision agriculture The European project for the development of skills in agriculture and digital mechanisation is starting. The initiative, which involves CREA, FederUnacoma and partners from other Central European countries, aims to provide theoretical and practical training for optimal use of digital technologies applied to agricultural mechanisation. In-depth sessions and dissemination of the project's contents are planned at EIMA 2024 ferma Alessio Bolognesi, responsabile area digitale presso la sede di Bologna – perché sia le pratiche agricole che i macchinari sono diventati decisamente più sofisticati rispetto a venti o trent’anni fa, sposando i principi dell’agricoltura di precisione che consente interventi più mirati nelle varie fasi della coltivazione e della lavorazione o trasformazione dei prodotti». «I sistemi di gestione dell’impresa agricola sono sempre più digitali – spiega Bolognesi – e si estendono ormai a fasi importanti della lavorazione, ben oltre gli aspetti della gestione economica o contabile. Insomma, anche in agricoltura abbiamo a che fare con una marea di dati: agronomici, sui volumi e sulla qualità del prodotto, meteorologici, sull’energia, sul funzionamento dei macchinari e chi più ne ha più ne metta. Di fronte a questa evoluzione dobbiamo adeguare, e anche urgentemente, l’accesso degli operatori presenti e futuri a una formazione rispondente alle esigenze tanto delle aziende produttrici di macchinari e sistemi, quanto di quelle agricole». Il progetto, che è partito nel mese di giugno, ed è coordinato da Luca Masiero del CREA Viticoltura Enologia di Conegliano, proporrà lo sviluppo di corsi di formazione su tematiche specifiche, destinati sia a giovani specializzandi che a soggetti già inseriti nel mondo del lavoro. Le aree prescelte sono la sicurezza digitale (cybersecurity), la meccatronica, l’IOT (Internet delle cose), la gestione dati, cloud ed edge computing e lo sfruttamento dei servizi satellitari per l’agricoltura. «Cerchiamo di rispondere a quelli che percepiamo come i bisogni delle nostre aziende – spiega la Federazione dei co-

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