Mondo Macchina Nr. 5-6 - Anno 2024

n. 5-6/2024 5 CLOSE-UP sales was especially evident in the second half of the year, while the first part of the year was characterised by substantial resilience, mainly due to the disposal of orders accumulated in 2022 due to supply delays and the crisis in the commodities market. The decline in tractor sales did not affect all product classes equally. The lower power ranges, those below 22 kW, as well as the higher bands (from 133 KW) not only withstood the drop in demand better, but also managed to increase volumes. Moreover, as CEMA itself notes, the growth of the low powers may have been influenced by the peak recorded in Italy (+63% on 2022), where an amendment to the Highway Code also authorised non-professional operators to register their agricultural machinery, consequently increasing the number of vehicles registered. France and Germany hold. Once the “ripple effect” associated with the fulfilment of accumulated orders had disappeared, the agromechanical sector began to discount the effect of cyclical variables on demand for agricultural machinery. The final balance sheet of 2023 therefore recorded a decrease of 5% for 158,000 units, which is 8,000 less than the previous year. The contraction – CEMA explains – has affected most European countries, but not the two core markets: Germany and France. In fact, while Germany confirmed substantially the same volumes as in 2022 (+0.4% for 29,000 vehicles), France, on the other hand, improved the performance of the previous twelve months by about 2 percentage points, closing with about 36,400 tractors registered. Among the main European countries, the United Kingdom is also characterised by a dynamic trend in the sector, which marks +2.4% for a total of 13,300 registered machines. Emerging marTractor sales in Europe fall in 2023 The "old continent" ended 2023 with a total of 158,000 tractors sold, marking -5% on the previous year. France, Germany and England are holding up, while Italy, Poland and Spain are registering double-digit liabilities. No significant turnarounds expected for 2024 do alle rilevazioni del CEMA, il rallentamento delle compravendite di macchinari si è manifestato soprattutto nel secondo semestre, mentre la prima parte dell’anno è stata caratterizzata da una sostanziale tenuta, dovuta principalmente allo smaltimento degli ordini accumulati nel 2022 a causa dei ritardi delle forniture e della crisi nel mercato delle materie prime. La flessione delle vendite di trattori, non ha interessato in egual misura tutte le classi di prodotto. Le gamme di potenza più basse, quelle al di sotto dei 22 kW, così come le fasce più elevate (a partire dai 133 kW) non solo hanno resistito meglio al calo della domanda, ma sono riuscite anche ad incrementare i volumi. Tengono Francia e Germania. Svanito l’”effetto onda” connesso all’evasione degli ordini accumulati, il settore agromeccanico ha iniziato a scontare l’effetto delle variabili congiunturali sulla domanda di macchinario agricolo. Il bilancio consuntivo del 2023 registra pertanto un calo del 5% in ragione di 158 mila unità, vale a dire 8 mila in meno rispetto all’anno precedente. La contrazione – spiega sempre il CEMA – ha interessato la maggior parte dei Paesi europei, ma non i due mercati di riferimento: quello tedesco e quello francese. Infatti, se la Germania si è confermata sostanzialmente sugli stessi volumi del 2022 (+0,4% in ragione di circa 29 mila macchine), la Francia, invece, ha migliorato di circa 2 punti percentuali la performance dei dodici mesi precedenti, chiudendo con circa 36.400 trattrici immatricolate. Tra i principali Paesi europei, anche il Regno Unito si caratterizza per un andamento dinamico del settore, che segna +2,4% per un totale di 13.300 macchine registrate. In crescita sono risultati anche i mercati emergenti dell’Olanda (+10,1% per 3.151 unità vendute), della Svizzera (+3,1% per 2.165 unità) e della Grecia (1.667) mentre per il resto del continente l’andamento non è stato altrettanto positivo. Con poco più di 17.500 mezzi immatricolati, l’Italia cala del 12,8%

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