Mondo Macchina Nr. 5-6 - Anno 2024

Non solo, ma l’acciaio inossidabile si caratterizza anche per una durezza superficiale notevole, che ben si presta in quelle applicazioni che la richiedono. Ovviamente, ciò comporta anche alcuni svantaggi, riconducibili essenzialmente al costo più elevato e alla maggiore difficoltà di lavorazione dei normali acciai al carbonio. Comunque sia, sono molto numerosi gli usi dell’acciaio inox nelle macchine agricole: ad esempio, uno relativamente recente è la fabbricazione delle coclee verticali dei carri miscelatori. La Kuhn ha di recente adottato la tecnologia “KNox” per le coclee dei suoi modelli, grazie alla quale l’entità dell’usura sia chimica che meccanica è notevolmente ridotta, nonostante il notevole potenziale corrosivo causato dell’acidità, anche notevole, dei prodotti più comuni della razione zootecnica (pH dell’insilato di mais 3,9; dell’erba 5,8; della farina di soia 6,7) e alla silice, una componente notoriamente molto abrasiva sulle parti metalliche. Più in dettaglio, la denominazione K-Nox fa riferimento ad una lega composta da cromo e ferrite, dove il primo garantisce resistenza all'usura chimica, mentre la ferrite assicura alla coclea di miscelazione la necessaria resistenza meccanica. Il costruttore dichiara una durata delle coclee verticali in KNox nettamente più lunga dell’usuale, tale da scongiurare un potenziale rischio di rottura anche dopo diverse migliaia di ore di lavoro. Carburo di tungsteno. Sempre in tema di lavorazione del terreno, per fronteggiare efficacemente il problema dell’usura degli organi lavoranti, si ricorre a materiali molto più resistenti dell’acciaio, come il carburo di tungsteno, tramite sostituzione delle parti maggiormente sollecitate, oppure più di frequente con l’applicazione di specifici inserti. La loro realizzazione richiede un controllo molto preciso di ogni fase della produzione. Dopo la sinterizzazione, cioè la trasformazione mediante riscaldamento di un materiale dalla forma polverulenta a quella solida, sono eseguiti diversi passaggi di formatura per compressione, ad ottenere gli inserti che saranno collocati, spesso per brasatura, nella loro posizione finale, talvolta con un trattamento termico dell’intero componente a 800°C per una miglior omogeneità strutturale del pezzo. Materiale plastico e vetroresina. Le materie plastiche possono costituire in determinati casi una valida alternativa all’uso dell’acciaio, come ad esempio per la costruzione degli avanvomeri e dei versoi degli aratri, dove lo sviluppo tecnologico ha riguardato la riduzione degli attriti tra l’attrezzo e il terreno, per diminuire la forza di trazione richiesta per dissodare il suolo. Tra le varie soluzioni, quelle che hanno riscosso un certo successo riguardano il rivestimento della superficie di scorrimento del versoio con polietilene o Teflon, oppure in alternativa la fabbricazione dell’intero versoio sempre in polietilene, spesso sostenuto da uno scheletro di rinforzo in acciaio. Più in dettaglio, il Robalon sviluppato già cinquant’anni fa dall’austriaca Röchling Leripa Papertech è polietilene ad altissima densità molecolare (UHMW-PE), combinato con bisolfuro di molibdeno, leganti e stabilizzanti UV. Rispetto alle realizzazioni metalliche tradizionali, questo materiale plastico presenta un attrito ridotto e quindi minor usura, una bassa adesione sulla superficie a contatto con il terreno e, ovviamente, un peso inferiore (fino al 60% in meno), a parità di resistenza dinamica. Ciò lo rende quindi particolarmente adatto a lavorare in suoli collosi ed appiccicosi, dove la terra tende ad aderire al versoio. Non sorprende quindi che molti produttori abbiano a catalogo modelli con versoi costruiti (o ricoperti) con materiale plastico, ottenendo nella lavorazione un certo risparmio di combustibile e potendo mantenere veTECNICA 38 TECNICA greater difficulty of processing normal carbon steels. However, there are many uses of stainless steel in agricultural machinery: for example, a relatively recent one is the manufacture of vertical augers for mixing wagons. Kuhn has recently adopted “KNox” technology for the augers of its models, thanks to which the magnitude of both chemical and mechanical wear is considerably reduced, despite the significant corrosive potential caused by the acidity, even significant, of the most common livestock feed products (pH of corn silage 3.9; grass 5.8; soybean meal 6.7) and silica, a notoriously abrasive component on metal parts. In more detail, the name K-Nox refers to an alloy composed of chromium and ferrite, where the former guarantees resistance to chemical wear, while ferrite provides the mixing auger with the necessary mechanical strength. The manufacturer declares that K-Nox vertical augers have a significantly longer lifespan than usual, to avoid a potential risk of breakage even after several thousand hours of work. Tungsten carbide. Still on the subject of tillage, to effectively deal with the problem of wear of the working parts, materials are used that are much stronger than steel, such as tungsten carbide, by replacing the most stressed parts, or more frequently with the application of specific inserts. Their creation requires a very precise control of each phase of production. After sintering, i.e. the transformation by heating of a material from a powdery form to a solid one, several compression molding steps are performed, to obtain the inserts that will be placed, often by brazing, in their final position, sometimes with a heat treatment of the entire component at 800°C for better structural homogeneity of the piece. Plastic and fiberglass material. In certain cases, plastic materials can constitute a valid alternative to the use of steel, such as for example for the construction of plough furrows and mouldboards, where technological development has concerned the reduction of friction between the tool and the ground, to reduce the traction force required to till the soil. Among the various solutions, Un’opportuna combinazione di cromo e ferrite assicura alle coclee verticali dei carri miscelatori della Kuhn una più elevata resistenza alla corrosione, sia di origine chimica che meccanica An appropriate combination of chrome and ferrite ensures the vertical augers of Kuhn mixer wagons a higher resistance to corrosion, both chemical and mechanical Coclea Tappo Coclea Cono centrale Secondo braccio Saldature

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