6 INTERVISTA me FederUnacoma indicano che nel periodo compreso tra il 2018 e il 2023 il valore della produzione di componenti made in Italy è incrementato del 40%, raggiungendo i 3,8 miliardi di euro. La crescita potrebbe però interrompersi nel corso del 2024, un anno che già in questi primi mesi presenta sfide e incognite per i costruttori italiani di componenti. Di questi temi Mondo Macchina ha parlato con il presidente del Comacomp Fausto Mazzali, analizzando le prospettive del mercato nel breve e medio termine. In questi primi mesi del 2024 il sentiment degli operatori appare improntato ad una certa cautela e non ci si attende una netta inversione di tendenza rispetto al 2023, anche se la seconda parte dell’anno potrebbe vedere un miglioramento dello scenario. Il segmento della componentistica potrebbe avere un andamento anti-congiunturale oppure potrebbe essere condizionato dall’andamento generale del mercato? Purtroppo, i segnali che stanno giungendo da inizio anno sono molto negativi e indicano un calo consistente della domanda. Per il primo trimestre ci aspettiamo una flessione percentuale a doppia cifra rispetto allo stesso periodo del 2023 e anche per i mesi successivi il sentiment degli operatori appare improntato al pessimismo. Insomma una eventuale ripresa del settore non è ancora all’orizzonte. L’andamento della componentistica in questo 2024 non sarà anti-congiunturale, ma risulterà strettamente correlato a quello, negativo, che sta caratterizzando il mercato delle macchine e delle attrezzature agricole. Rimane la speranza di verificare, dati alla mano, quale sarà la tendenza del settore quando i costruttori inizieranno a fabbricare le nuove macchine per il 2025. La variabile geopolitica, con l’apertura del secondo fronte in Medio Oriente, continua a condizionare il mercato delle materie prima, la logistica e le rotte commerciali mondiali. L’ulgenerated not only by the agromechanical sector, but also - to name a few - by the automotive or earthmoving sector. This transversality allows manufacturers to “diversify risk”, compensating for any declines that may occur in a specific product category. FederUnacoma estimates indicate that in the period between 2018 and 2023 the value of the production of made in Italy components increased by 40%, reaching 3.8 billion euros. However, growth could be interrupted during 2024, a year that already in these first months is presenting challenges and unknowns for Italian component manufacturers. Mondo Macchina spoke about these issues with the president of Comacomp Fausto Mazzali, analysing the market prospects in the short and medium term. In these first months of 2024 the sentiment of operators appears to be marked by a certain caution, and a clear turnaround is not expected compared to 2023, although the second part of the year could see an improvement in the scenario. Could the component segment have an anti-cyclical trend or could it be affected by the general market trend? Unfortunately, the signs that have been coming since the beginning of the year are very negative and indicate a substantial decline in demand. For the first quarter we expect a double-digit percentage decline compared to the same period in 2023 and also for the following months the sentiment of operators appears pessimistic. In short, a possible recovery of the sector is not yet on the horizon. The trend of components in 2024 will not be anti-cyclical, but will be closely related to the negative trend that is characterising the agricultural machinery and equipment market. The hope remains to see, data in hand, what the trend of the sector will be when manufacturers start manufacturing the new machines for 2025. The geopolitical variable, with the opening of the second front INTERVISTA
RkJQdWJsaXNoZXIy NTY4ODI=