n. 3-4/2024 63 TECHNOLOGY to di cancello di entrata e uscita, completato se del caso con una mangiatoia per l’alimentazione durante la mungitura. Il sistema include alcuni sensori per il riconoscimento dell’animale, un braccio robotizzato con dispositivi ottici per individuare e attaccare il gruppo ai quarti e software gestionali per la raccolta dati del singolo animale. Più in dettaglio, il riconoscimento degli animali, che avviene tramite RFID (Radio Frequency Identification), installata su pedometri o collari, serve per ottimizzare l’attacco del gruppo di mungitura avvalendosi anche di sofisticate soluzioni di rilevamento e posizionamento, come videocamere 3D, sensori ad ultrasuoni e dispositivi di localizzazione laser. Viene quindi rilasciato del mangime pellettato concentrato, per incentivare l'animale a rimanere nel box e a ritornarvi. Se un determinato capo è stato munto di recente, la procedura non inizia e il cancello viene aperto per la sua uscita dal box. All’inizio, per assicurare un opportuno livello di igiene tutte le parti vengono lavate automaticamente con acqua calda. Anziché prevedere un solo (o pochi) robot di mungitura, si sta diffondendo la possibilità di installare un significativo numero di esemplari, per rendere possibile la mungitura ad orari stabiliti. Questa soluzione, nota anche come “batch milking“, garantisce il rispetto di una determinata routine di attività degli animali (ovvero l’alternanza tra le mungiture e i periodi di riposo), pur mantenendo tutti i vantaggi dell’automazione, senza l’intervento umano. Inoltre, in tal modo si ottimizzano i consumi energetici e idrici e si possono agevolmente controllare i parametri di mungitura per ogni singolo capo, rendendo possibile una fattiva applicazione della zootecnia di precisione. Daniela Lovarelli ited by more traditional farming practices, but more recently, there has been a significant increase, so today, about 5 percent of dairy farms are equipped with at least one milking robot. The automatic milking routine is complex but, at the same time, intuitive: the animal enters a stall equipped with an entry and exit gate, supplemented, if appropriate, with a feeder for feeding during milking. The system includes a number of sensors for animal recognition, a robotic arm with optical devices to locate and attach the group to quarters, and management software for data collection of the individual animal. More specifically, animal recognition, which is done through RFID (Radio Frequency Identification) installed on pedometers or collars, is used to optimize milking cluster attachment, also making use of sophisticated sensing and positioning solutions, such as 3D cameras, ultrasonic sensors and laser tracking devices. Concentrated pelleted feed is then released to incentivize the animal to stay in the stall and return to it. If a particular animal has recently been milked, the procedure does not begin, and the gate is opened for it to leave the box. First, to ensure an appropriate level of hygiene, all parts are automatically washed with hot water. Rather than providing for only one (or a few) milking robots, the possibility of installing a considerable number of them is becoming popular to make milking at set times possible. This solution, also known as "batch milking", ensures adherence to a set routine of animal activity (i.e., alternating milking and rest periods) while retaining all the advantages of automation without human intervention. Furthermore, in this way, energy and water consumption are optimized, and milking parameters can be easily controlled for each animal, making the implementation of precision animal husbandry feasible. Daniela Lovarelli Un impianto di Batch Milking, ovvero la mungitura automatica con più robot (DeLaval) A Batch Milking establishment, that is, automatic milking with multiple robots (DeLaval)
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