Mondo Macchina - Nr. 3-4 - Anno 2024

tuazioni che possono presentarsi in campo. In realtà diversi costruttori, centri di ricerca universitari e start-up sono già in grado di realizzare macchine autonome progettate per reagire in maniera corretta alla presenza di ostacoli, tuttavia lo sviluppo del mercato delle macchine ad alta automazione è frenato da alcune lacune normative che è necessario colmare rapidamente. Un esempio di questo vuoto normativo è quello relativo al fatto che nella stragrande maggioranza dei Paesi del mondo, compresa l'Unione Europea, non è ancora chiaro chi dovrebbe essere ritenuto responsabile per un eventuale incidente causato da un mezzo ad elevata automazione. La mancanza di una norma specifica, in questo caso atta a disciplinare la guida autonoma, è causata dal netto ritardo con cui l’adeguamento normativo insegue i progressi tecnologici, come sta a dimostrare il ritardo con cui si è arrivati a legiferare sul fenomeno Internet. Alcuni enti di rilievo europeo e internazionale si stanno adoperando per risolvere questa problematica. Tra questi, il laboratorio francese LNE (Laboratoire National de métrologie et d'Essais), punto di riferimento per la misurazione, il collaudo e la certificazione di prodotti di ogni tipo; il CEMA (European Committee of Associations of Agricultural Machinery), di cui fa parte anche FederUnacoma e l’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico). È da sottolineare che nell’ambito automotive la legislazione relativa alla guida autonoma è già stata affrontata, anche se ad oggi tra tutti i Paesi dell’Unione Europea solo in Germania è stata autorizzata l’omologazione di un’auto che può guidare autonomamente in autostrada a velocità non superiori ai 60 km/h. In attesa che il quadro normativo venga chiarito e che vengano sciolti i dubbi delle case costruttrici, alcuni brand hanno già presentato al pubblico diversi sistemi ad alta automazione. Alcuni sono ancora in forma di “concept”, altri sono stati solo ingegnerizzati, altri invece sono già commercializzati. Le diverse soluzioni presenti o pronte TECNICA 52 TECNICA university research centres and start-ups are already able to build autonomous machines designed to react correctly to obstacles, but the development of the market for highly automated machines is being held back by some regulatory gaps that need to be filled quickly. An example of this regulatory vacuum is that in the vast majority of countries in the world, including the European Union, it is not yet clear who should be held responsible for a possible accident caused by a highly automated vehicle. The lack of a specific rule, in this case regulating autonomous driving, is caused by the marked delay with which regulatory adaptation pursues technological progress, as demonstrated by the delay with which legislation on the Internet phenomenon has been reached. Some European and international bodies are working to solve this problem. These include the French laboratory LNE (Laboratoire National de métrologie et d'Essais), a reference point for the measurement, testing and certification of products of all kinds; CEMA (European Committee of Associations of Agricultural Machinery), which also includes FederUnacoma and the OECD (Organization for Economic Cooperation and Development). It should be noted that in the automotive sector the legislation relating to autonomous driving has already been addressed, although to date among all European Union countries only in Germany has been authorised the approval of a car that can drive autonomously on the highway at speeds not exceeding 60 km/h. While waiting for the regulatory framework to be clarified and the doubts of manufacturers to be resolved, some brands have already presented several highly automated systems to the public. Some are still in “concept” form, others have only been engineered, others are already commercialised. The different solutions present or ready to enter the market differ fundamentally in size and shape. While some of them are very similar to traditional agricultural tractors, with which the use of diesel fuel as an energy source is almost always in common, others have very few common characteristics with Sesam 2 - John Deere

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