n. 2/2024 45 TECHNOLOGY Una delle applicazioni più diffuse riguarda l’impiego di sensori NDVI (Normalized Difference Vegetation Index) per monitorare lo stato di salute delle piante, rilevando malattie e stress idrici. Grazie a specifici algoritmi, le informazioni fisiche vengono convertite in indicatori agronomici, identificando le cause dei problemi, tenendo conto delle caratteristiche della coltura in atto, delle lavorazioni svolte, delle caratteristiche del suolo e dell’andamento climatico. La mappatura o il monitoraggio si avvalgono di specifici software di pianificazione del volo, finalizzati a definire le traiettorie e ad automatizzare le riprese della videocamera. Le sfide… Sebbene promettente, nei contesti agricoli l’impiego dei droni comporta sfide e rischi, da considerare attentamente. Una delle criticità più evidenti è rappresentata dalla capacità di carico, che al momento non può superare i pochi chilogrammi, ponendo così dei limiti agli strumenti e ai dispositivi utilizzabili a bordo. Il problema relativo alla ridotta capacità di carico si riflette anche sull’autonomia di volo, limitata dalla necessità di non caricare eccessivamente il mezzo con pesanti (e voluminose) batterie. Incrementare l'autonomia operativa dei droni dunque è un obiettivo tecnologico fondamentale, che però richiede tuttora significativi sviluppi delle batterie e più in generale dei sistemi di gestione dell’energia. Oltre a queste sfide di natura tecnica, persiste tuttora una certa complessità normativa sull’uso dei droni in agricoltura, che prevedono restrizioni sull’altezza dei voli e l’obbligo di autorizzazioni specifiche per operare. L’uso dei droni comporta inoltre costi iniziali significativi, sia di acquisto dei velivoli che di formazione e addestramento del personale. Si tratta di oneri economici che possono rappresentare una barriera per le piccole aziende agricole, limitando l’accesso alle tecnologie avanzate e al potenziale miglioramento della produttività. Un’ulteriore sfida, peraltro di carattere generale, è rappresentata dall’integrazione e dall’interpretazione dei dati prodotti dai sensori e dai dispositivi installati sui droni. La gran quantità di informazioni raccolte impone l’adozione di piattaforme software avanzate, e l’acquisizione di competenze specifiche per l’analisi dei dati. Tra l’altro, non bisogna dimenticare che i droni sono particolarmente vulnerabili alle minacce informatiche e possono essere facilmente soggetti a furti. with heavy equipment. The remote control is implemented with dedicated remote controls, to adjust altitude, direction, speed and numerous other specific functions. A wide range of devices and accessories can be installed on drones: GPS navigation systems, cameras, video cameras, thermal imaging cameras and sensors of all kinds. The data collected can be stored on memory media placed on board or more frequently transmitted in real time to the ground, and also analyzed with the help of Artificial Intelligence, to assess the state of the cultivated plants, then making the consequent operational decisions. One of the most popular applications is the use of NDVI (Normalized Difference Vegetation Index) sensors to monitor the health of plants, detecting diseases and water stress. Thanks to specific algorithms, physical information is converted into agronomic indicators, identifying the causes of problems, taking into account the characteristics of the crop in progress, the tillage carried out, the characteristics of the soil and the climatic trend. Mapping or monitoring makes use of specific flight planning software, aimed at defining trajectories and automating camera footage. The challenges... Although promising, the use of drones in agricultural contexts poses challenges and risks that must be carefully considered. One of the most obvious critical issues is represented by the load capacity, which at the moment cannot exceed a few kilograms, thus placing limits on the instruments and devices that can be used on board. The problem related to the reduced load capacity is also reflected in the flight range, limited by the need not to overcharge the vehicle with heavy (and bulky) batteries. Increasing the operational autonomy of drones is therefore a fundamental technological objective, but it still requires significant developments in batteries and, more generally, in energy management systems. In addition to these technical challenges, there is still some regulatory complexity regarding the use of drones in agriculture, including restrictions on the height of flights and the requirement of specific authorizations to operate. The use of drones also entails significant upfront costs, both in terms of the purchase of aircraft and the education and training of personnel. These are economic burdens that can be a barrier for small farms, limiting access to advanced technologies and potential productivity improvements. A further In contesti boschivi, i droni sono utili per il monitoraggio fitosanitario e la lotta contro parassiti che causano evidenti defogliazioni, facilmente rilevabili dall’alto In wooded contexts, drones are useful for phytosanitary monitoring and the fight against pests that cause evident defoliation, easily detectable from above
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