n. 12/2023 81 TECHNOLOGY ta-attrezzi dotato di due attacchi a 3 punti con terminali automatici, per poter utilizzare contestualmente due diverse attrezzature, con regolazione della profondità di lavoro, grazie a cilindri idraulici precaricati a singolo effetto. Posteriormente, la macchina è equipaggiata con una coppia di ruote di appoggio pivottanti, regolabili in altezza mediante un cilindro idraulico a doppio effetto, per il trasferimento della macchina e la regolazione dell’altezza in fase di lavoro. Con questa macchina è possibile utilizzare diverse tipologie di attrezzi, a partire da un coltivatore con due ranghi di ancore a zampa d’oca a lame larghe sfalsate. Il coltivatore assicura una lavorazione efficace sull’intero fronte di lavoro e garantisce al contempo il miglior deflusso di terra e di residui colturali. Un’ulteriore coppia di lame fissate a ciascuna ancora permette di raggiungere una larghezza di lavoro di circa 40 cm, per aumentare l’effetto di taglio e di eradicazione della coltura, analogamente a ciò che si ottiene con l’erpice undercutter. La macchina multiattrezzi può essere equipaggiata anche con un erpice a dischi, costituito da due alberi porta-dischi che, tramite un cilindro idraulico, possono formare tra loro un angolo variabile tra 0° (dischi paralleli) e 15°. I dischi hanno bordo ondulato (di tipo “turbo coulter blade”) per sminuzzare e interrare con maggior efficacia i residui colturali. Infine, la macchina sviluppata dall’Università di Milano può essere dotata di un rullo crimper a telaio rigido con lame inclinate di 15° e profilo liscio, per ridurre al minimo le vibrazioni dovute al rotolamento. È possibile aumentare la massa del rullo riempiendolo con acqua, attraverso un’apposita imboccatura laterale. Le prove di campo effettuate nel biennio 2021-22 con le prime due combinazioni hanno ottenuto un’efficacia di terminazione simile a quella del trattamento chimico, riducendo quindi significativamente l’impatto ambientale dell’intervento, e lasciando il terreno in una condizione tale da consentire la preparazione del letto di semina per la coltura da reddito con o senza un residuale effetto pacciamante. In definitiva, l’efficacia della terminazione meccanica dipende da diversi fattori, i più importanti dei quali sono lo stadio di sviluppo della cover crop, i parametri operativi di lavoro (velocità di avanzamento, profondità di lavoro, pressione e regolazione degli organi lavoranti), la quantità di biomassa epigea, le caratteristiche dell’apparato radicale e le condizioni meteorologiche dopo l’intervento. Ad esempio, lo schiacciamento è inefficace per cover crop in uno stadio precoce di sviluppo (tipicamente prima della botticella per le graminacee), che si rivela essere una situazione comune quando, nelle condizioni climatiche dell’Italia settentrionale, si deve seminare la coltura da reddito tra la fine di marzo e la prima metà di aprile. Aldo Calcante bining different tools to increase the effectiveness of mechanical termination was designed and developed at the Department of Agricultural and Environmental Sciences of the University of Milan. The operating machine of the semi-mounted type is based on a tool-carrying frame equipped with two three-point hitch with automatic terminals so that two different implements can be used at the same time, with working depth adjustment by single-acting preloaded hydraulic cylinders. At the rear, the machine is equipped with a pair of pivoting support wheels, adjustable in height by means of a double-acting hydraulic cylinder, for transferring the machine and adjusting the height while working. Different types of implements can be implemented with this machine, starting with a cultivator with two rows of goose-foot anchors with wide staggered blades. The cultivator ensures effective tillage across the entire working face while providing the best runoff of soil and crop residues. An additional pair of blades attached to each anchor allows for a working width of about 40 cm to increase the cutting and crop eradication effect, similar to what is achieved with the undercutter harrow. The multi-tool machine can also be equipped with a disc harrow, which consists of two disc-holder shafts that, by means of a hydraulic cylinder, can form an angle between them ranging from 0° (parallel discs) to 15°. The disks have wavy edges (turbo colter blade type) to shred and bury crop residues more effectively. Finally, the machine developed by the University of Milan can be equipped with a rigid-frame crimper roller with 15° inclined blades and a smooth profile to minimize vibrations due to rolling. It is possible to increase the mass of the roller by filling it with water through a special side inlet. Field trials carried out in 2021-22 with the first two combinations achieved termination efficacy similar to that of chemical treatment, thus significantly reducing the environmental impact of the intervention and leaving the soil in a condition that allows seedbed preparation for the cash crop with or without a residual mulching effect. In conclusion, the effectiveness of mechanical termination depends on several factors, the most important of which are the stage of development of the cover crop, the operational working parameters (forward speed, working depth, pressure and regulation of the working organs), the amount of epigeal biomass, the characteristics of the root system and the weather conditions after the intervention. For example, crushing is ineffective for cover crops at an early stage of development (typically before the rootstock for grasses), which turns out to be a common situation when, in the climatic conditions of northern Italy, the cash crop is to be sown between the end of March and the first half of April. Aldo Calcante A: coltivatore ad ancore; B: erpice a dischi con angolo di apertura di 15°; C: rullo crimper A: anchor cultivator; B: disc harrow with 15° opening angle; C: crimper roller
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