Trattori, consuntivo 2020 Europa: venduti 150 mila mezzi

I dati a consuntivo riferiti al 2020 sulle vendite di trattori  in Europa, diffusi ad ottobre dal CEMA (l’associazione dei costruttori europei) confermano la sostanziale tenuta del settore agromeccanico in un anno condizionato dalle conseguenze dell’emergenza sanitaria. Infatti, grazie alla robusta crescita registrata nel terzo e quarto semestre in quasi tutti i Paesi europei, il settore ha recuperato gran parte delle perdite maturate durante i mesi di lockdown, chiudendo il 2020 con 150 mila trattori venduti e con una leggera flessione (3,5%) rispetto ai volumi del 2019 (154 mila mezzi venduti). Il passivo risulta ancora più contenuto se nel bilancio finale si considerano, oltre alle trattrici agricole propriamente dette, anche mezzi quali sollevatori telescopici e quad. In questo caso, come indicano i dati del CEMA, il deficit rispetto al 2019 è di poco superiore alle 2 mila unità, con uno scarto percentuale nell’ordine dell’1%.Per quanto riguarda l’andamento dei diversi mercati europei (i dati comprendono trattrici agricole, sollevatori e quad), alcuni Paesi sono riusciti a recuperare le perdite di inizio anno mentre altri sono stati penalizzati in modo più marcato dall’emergenza sanitaria. Mentre Germania (+10,5%), Austria (+6%), Belgio (+7,5%), Polonia (+26%) e  Slovacchia (+40%) hanno bilanciato l’effetto Covid con uno scatto finale che ha permesso di archiviare il 2020 in attivo,  Portogallo (-26%), Norvegia (-21,5%) e Regno Unito (-18%),hanno chiuso i dodici mesi con un forte passivo così come la Svizzera (-17,5%). Bilancio in rosso anche Repubblica Ceca (-14%), Olanda (-14%), Spagna (-12%) e Francia (-9%). Perdite più contenute, invece, per il mercato irlandese (-6%) e italiano (-3%) che nel 2020 non si sono discostati troppo dai volumi dell’anno precedente.